Medicina strizza l’occhio ad Harvard

Abbattere l’idea di un percorso a ostacoli. Ridurre sempre più la distanza tra docenti e studenti. Continuare a guardare all’Europa, iniziando, però, ad affacciarsi anche sull’altra parte del mondo. Problemi da risolvere e nuove opportunità per gli aspiranti medici sono chiarite dal prof. Sabino De Placido, Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, un cammino che ‘dovrebbe’ durare sei anni. Il condizionale è d’obbligo: “Dati Almalaurea dimostrano che non più del 50% degli studenti si laurea nei sei anni di corso. Il nostro Corso di Laurea si è molto preoccupato di risolvere i problemi del ritardo studentesco, un tema comune e attuale. Ho avuto l’incarico dalla Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Corsi di Laurea di occuparmi della questione e di suggerire tutte le strade da percorrere. Parliamo di un gruppo di lavoro composto da diversi docenti di tutta Italia”. Il suggerimento “attuato nel nostro Corso di Laurea è stato quello di andare a verificare se ci fossero blocchi, che costituiscono una barriera a un percorso didattico che noi vogliamo rendere quanto più fluido e amichevole possibile. Per questo li abbiamo eliminati tutti”. Non solo: “stiamo rivedendo gli aspetti delle propedeuticità e, con il grande aiuto del Presidente della Scuola, abbiamo pensato di attuare una serie di corsi di tutorato che possono aiutare gli studenti che non hanno superato l’esame”. Il supporto è per…
L’articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 14 luglio (n. 11-12/2017) o in versione digitale all’indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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