Nuovo plesso bellissimo, ma dagli ultimi posti è difficile seguire

“Per me in questa sede ci sono tanti svantaggi”. Esordio agrodolce per il nuovo aulario di Farmacia che, con l’inizio del secondo semestre, ha preso vita ospitando lezioni e studio individuale. Marco De Lucia, al secondo anno di Farmacia, spiega cosa a suo parere non va: “innanzitutto le sedie sono troppo distanti dai banchi. Per scrivere bisogna piegarsi. Io che soffro di schiena ne risento tantissimo. In secondo luogo fa un caldo esagerato. Poi l’aula non è inclinata, quindi chi si siede in fondo non riesce a vedere la lavagna. Per il resto la struttura è bellissima, ma queste pecche restano”. Suo collega è Alessandro Molinaro: “sono d’accordo con lui. Se arrivi tardi e non trovi posto in avanti, devi sederti tra le ultime file e lì c’è difficoltà a seguire. Lo dico anche io che sono alto”. Per Francesco Basile: “la struttura resta bella. Potevano essere migliorati dei dettagli, ma evidentemente non poteva essere progettata diversamente. In fondo siamo fortunati a poter disporre di aule nuove. Siamo in tanti e prima era difficile trovare posti dove seguire o studiare”. Ha conosciuto da poco la nuova struttura Laura, altra studentessa del secondo anno: “forse era più comoda la vecchia sede. Qui le aule sono in piano, quindi chi si siede dietro ha difficoltà a vedere”. Una sua compagna di studio: “è difficile vedere il docente, soprattutto se davanti si siede qualcuno alto. Nelle aule vecchie, penso alla 1 e alla 2, la struttura inclinata permetteva di vedere meglio”. Positivo lo spazio studio all’ingresso: “si riesce a studiare tranquilli e, diversamente dalla biblioteca, si può scambiare qualche parola. Spesso, però, i posti sono occupati”. Lo sa bene uno studente di Farmacia iscritto al quinto anno: “ero venuto…
 
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