Orientamento: le iniziative dei Dipartimenti di Economia

La scelta del percorso universitario è un momento delicato. Bisogna riflettere bene sulle proprie passioni e inclinazioni e chiarirsi le idee in merito al lavoro che si vorrà svolgere in futuro. Ma quest’analisi non può avvenire se non c’è, alla base, un’informazione puntuale e completa. Ecco che, per ogni Dipartimento universitario, l’orientamento in ingresso si configura come una delle più importanti missioni da portare a termine. Le future matricole, spesso, “non conoscono nemmeno la logica dei Dipartimenti e li confondono con le vecchie Facoltà. E quando affermano di voler studiare Economia non hanno completa cognizione di cosa significhi, né di quanti e quali Corsi afferiscano effettivamente all’area economica. Ecco perché è importante solidificare le basi, per poi approfondire”, commenta la prof.ssa Rosaria Romano che, insieme al prof. Marco Gherghi, si occupa dell’orientamento in ingresso per il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (Dises). Proprio su questo fronte, il Dises ha in partenza un nutrito corpus di attività. Il 22 febbraio “parteciperemo all’Open Day della Scuola delle Scienze Umane e Sociali che si svolgerà in collaborazione con Federica Web Learning, sulla piattaforma Zoom. Interverranno il Presidente della Scuola, Stefano Consiglio, il Responsabile di Ateneo per l’orientamento, Piero Salatino, e i referenti per l’orientamento dei vari Dipartimenti”. Sarà “un’iniziativa apripista, in cui avremo modo di presentarci alle scuole, per poi approfondire il discorso sulle offerte formative e sui servizi nelle rispettive manifestazioni di Dipartimento”. L’Open Day congiunto tra i Dipartimenti di Scienze Economiche e Statistiche e di Economia, Management e Istituzioni, si terrà infatti pochi giorni dopo, il 25 febbraio: “È una tradizione che portiamo avanti da tempo e che, anche quest’anno, si svolgerà online. Incontrare e coinvolgere dei ragazzi giovani, per di più in modalità virtuale, non è semplice. Vanno calibrati gli interventi dei docenti e le eventuali testimonianze dei nostri studenti. Quando il discorso si protrae troppo, l’attenzione rischia di calare e si perdono informazioni importanti”. In prospettiva di un miglioramento della situazione pandemica, prosegue la docente, “il Dises ha ripristinato integralmente anche alcune iniziative tradizionalmente organizzate in passato, tra cui i seminari e le presentazioni dell’offerta didattica presso le scuole che ne fanno richiesta”. La lista dei seminari è stata già stilata. Qualche titolo: ‘Economisti in laboratorio’, ‘Riforme del mercato del lavoro’, ‘Incertezza e avversione al rischio e scelte di investimenti’, ‘Chiusura delle scuole e contrasto alla pandemia da Covid-19: l’esperienza della Campania’. “La prossima settimana i docenti orientatori cominceranno le prime visite sul territorio. Sono arrivate richieste anche dalla provincia, da Pozzuoli, Ercolano, Nola e dalla zona Vesuviana”. E ancora: “È in itinere un’altra attività, il Virtual Dises, con cui permettiamo alle scuole interessate di seguire alcune lezioni dei nostri docenti. In attesa che parta il secondo semestre, il 21 febbraio, stiamo lavorando per incrociare domanda e offerta”. Le aspiranti matricole saranno virtualmente ospitate nelle aule dei primi anni delle Triennali, “per seguire qualche lezione di base. Pre-pandemia, poi, il Dipartimento aveva lanciato ‘Un giorno all’Università’, con cui aprivamo la nostra sede agli istituti del territorio, organizzando delle lezioni a tema economico-finanziario e laboratori. Ci piacerebbe riprendere anche questa iniziativa”. La confusione creata dalla pandemia “ha indotto tutti gli Atenei a cercare più punti e momenti di contatto. Proprio le scuole, però, stanno incontrando delle difficoltà nell’ospitare gli orientatori. La rielaborazione degli spazi dovuta al distanziamento le ha portate a sacrificare aule magne e di rappresentanza e sta diventando difficile organizzare momenti congiunti con, ad esempio, tutte le quinte ad assistere ad una lezione del docente universitario”. Prosegue: “Noi saremmo felici di poterle accogliere. Il complesso di Monte Sant’Angelo ha spazi e aule adeguate, il che compensa lo svantaggio di non essere immediatamente raggiungibili”. Frequentare l’Università, e non considerarla solo un esamificio, “è fondamentale; lo diciamo anche agli studenti universitari. Si può avere una formazione completa solo vivendo la comunità. Con le belle giornate primaverili, poi, i nostri prati sono meravigliosi!”. 

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