Presidenza Scuola delle Scienze Umane e Sociali: candidato (non ufficiale) il prof. Stefano Consiglio

Il decano della Scuola delle Scienze Umane e Sociali (cui afferiscono i Dipartimenti di Economia, Management e Istituzioni, Giurisprudenza, Scienze Economiche e Statistiche, Scienze Politiche, Scienze Sociali e Studi Umanistici) prof. Lorenzo Zoppoli ha fissato per il 22 febbraio (dalle ore 9.00 alle ore 16.00 presso il seggio che sarà allestito nell’Aula De Sanctis) le elezioni per il Presidente che succederà al prof. Andrea Mazzucchi, dimessosi dalla carica perché eletto al timone del Dipartimento di Studi Umanistici. In attesa dell’assemblea elettorale, preliminare alla presentazione delle candidature, che si svolgerà il 15 febbraio nell’Aula Coviello, un docente, sia pure senza averlo finora comunicato in maniera ufficiale, è disponibile ad assumere l’incarico. È il professore Stefano Consiglio. Cinquantasette anni, insegna Organizzazione aziendale ed è il Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, dove ha infranto un tabù. È stato, infatti, il primo non sociologo ad assurgere al vertice di Sociologia. Consiglio è stato, poi, uno dei fautori della recente attivazione del nuovo Corso di Laurea Magistrale in Innovazione sociale. È molto attivo e presente anche in ambito extra universitario ed in particolare nelle attività relative alla valorizzazione  dei beni culturali. A dicembre, per esempio, è stato nominato nel Consiglio di Amministrazione del Parco Archeologico di Pompei. Il decreto è stato firmato dal Ministro per i Beni culturali Dario Franceschini. 
Consiglio, si diceva, per ora non ha ancora mosso un passo ufficiale e preferisce anche rimandare il colloquio con Ateneapoli, che lo aveva contattato per qualche dichiarazione sulla vicenda delle elezioni, ad una fase successiva. Non perché non abbia le idee chiare sulla volontà di candidarsi, ma per una questione di eleganza istituzionale e di rispetto nei confronti del suo Dipartimento e dell’assemblea della Scuola durante la quale, par di capire, avanzerà ufficialmente la sua disponibilità. Il Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali sarà eletto dal Consiglio che è composto dai componenti indicati dai vari Dipartimenti e del quale fanno parte settantadue docenti. Ad essi spetta l’elettorato attivo e passivo. Sono gli unici, dunque, che possono aspirare alla presidenza. Non sembrerebbe, ad oggi, che siano emersi nomi di potenziali candidati alternativi a Consiglio. Nulla esclude, ovviamente, che in extremis possa spuntare qualche altra proposta ma, a favore dell’ipotesi della candidatura unica, gioca anche la circostanza che, finora, la non lunga storia della Scuola delle Scienze Umane e Sociali si è caratterizzata per l’alternanza alla presidenza di docenti provenienti da Dipartimenti differenti. Il primo è stato il prof. Aurelio Cernigliaro, di Giurisprudenza. Dopo di lui è toccato al prof. Mazzucchi, che proveniva da Studi Umanistici. Proposte alternative e concorrenziali rispetto a quella di Consiglio potrebbero dunque arrivare da Economia o da Scienze Politiche. Sulla base delle informazioni raccolte da Ateneapoli, però, non sembrerebbe che ci siano docenti in questi due Dipartimenti interessati a farsi avanti. Se davvero si concretizzerà l’ipotesi di una corsa in solitaria alla presidenza della Scuola da parte di Consiglio, si aprirà poi una nuova partita per il Dipartimento di Scienze Sociali, dove si è votato un paio di anni fa per la direzione.
 
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