Prove di ripartenza ad Ingegneria

Attività seminariali, progettuali e di ricerca. Fervore al Collegio di Ingegneria: si programma sul lungo periodo e si prepara il terreno per accogliere gli allievi nel prossimo semestre. Comincia a delinearsi un piano d’azione per il rientro in presenza con le attività didattiche, da rapportarsi naturalmente all’evoluzione della situazione pandemica. Da una prima consulta tra i Coordinatori dei Corsi di Laurea, sulla base delle indicazioni pervenute dal Ministro Manfredi e dall’Ateneo, “si cercherà di attivare il più possibile i corsi in presenza, tenendo conto della disponibilità degli spazi e nel rispetto di tutte le norme”, spiega il prof. Massimiliano Fabbricino che coordina Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. L’ipotesi “è quella di portare in sede le lezioni del primo anno, e successivamente del secondo, delle Triennali. Chi vorrà potrà sempre seguire anche a distanza. Le aule sono da riempire con capienza del 50% e quindi sarà necessaria la prenotazione tramite Go-In”. Non sono previste le aule a specchio “poiché questa esperienza non si è rivelata molto proficua. Le restanti aule libere verranno assegnate ai Coordinatori che potranno quindi riportare in presenza altri anni di corso o insegnamenti. Resteranno tutti a distanza, invece, gli esami a scelta libera poiché frequentati da ragazzi che provengono da Corsi diversi, per evitare troppe commistioni”. La riunione dei Coordinatori è stata anche occasione di una riflessione su questo semestre di didattica a distanza: “In molti abbiamo ritenuto la modalità blended meno proficua di quella completamente online avuta durante il primo lockdown. Avendo la possibilità di scegliere, gli studenti per lo più hanno comunque optato per non muoversi. Anche io – prosegue il docente – ritengo che le lezioni vadano pensate e impostate per essere a distanza o in presenza. Tenere insieme le due cose, in alcuni casi, ha finito per penalizzare gli studenti a casa o in sede. L’università ha una funzione sociale. Ma anche in aula, data la situazione, questa funzione non riesce ad esplicarsi”. Quanto ad Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, dunque, “pensiamo di attivare in presenza il primo e secondo anno e qualche insegnamento che dovesse necessitare di attività di laboratorio, esercitazioni o visite tecniche, in piccoli gruppi”.
160 studenti di Gestionale apprendono le tecnologie per l’impresa del futuro 
Per Ingegneria Gestionale “ci atterremo naturalmente alle disposizioni – conferma il Coordinatore, prof. Pierluigi Rippa – Poi proveremo a portare in aula anche gli studenti del secondo anno della Magistrale, ma questo è un discorso che verrà fatto a valle del razionamento delle aule”. Ben 160 studenti, intanto, “sono iscritti al programma ‘Competenze e tecnologie per l’impresa del futuro’, un ciclo della durata di sette settimane, che esplora i temi legati alle trasformazioni e alle tecnologie digitali e delle competenze necessarie: dall’e-commerce ai social media, alla blockchain e altro”. Il programma rientra nell’offerta per i 3 crediti formativi destinati alle ulteriori conoscenze. Si rinnova, su Scienza e Ingegneria dei Materiali e relativa Magistrale, la tradizionale nomina dei migliori docenti e studenti dei corsi. “La premiazione ufficiale ci sarà a settembre – anticipa il Coordinatore, prof. Giovanni Filippone – in occasione della giornata dedicata alle matricole e alla presentazione dei nostri Corsi. Come da tradizione consolidata, i migliori docenti, eletti sulla base delle schede di valutazione degli allievi, premieranno i migliori studenti”. Quattro sono i docenti che hanno ricevuto questo encomio: i professori Giovanni Filippone, Martina Salzano De Luna, Antonio Langella e Paolo Aprea. Molto apprezzate dagli studenti, intanto, una serie di attività laboratoriali che i docenti sono riusciti ad impostare nonostante la distanza. “Proprio la professoressa Salzano De Luna, ad esempio, ha proposto esperienze pensate per essere gestite da casa. Con una piccola spesa, gli studenti hanno acquistato coloranti alimentari, vetrini, carboni attivi per depurazione di acquari, elastici e bacchette di legno, e fatto degli esperimenti sulla misura di tensione interfacciale e sull’assorbimento di simulanti di inquinanti”. Tra loro “è nata una sana competizione a chi si avvicinasse di più ai risultati esatti e hanno sorpreso la docente per l’accuratezza delle misure nonostante la dimensione domestica dell’esperimento”. È alla prima attivazione il secondo semestre della nuova Magistrale di Ingegneria Chimica. “Il Manifesto prevede 6 crediti di tirocini formativi e di orientamento che possono essere gestiti in vari modi – precisa il Coordinatore, prof. Giovanni Ianniruberto – In questi, può rientrare, ad esempio, anche l’attività di formazione sulla sicurezza che dobbiamo offrire per l’ingresso nei laboratori così come interventi di esponenti aziendali che possono portare esperienze di Ingegneria Chimica dal loro punto di vista”. Sui laboratori e le attività di tesi di laurea: “I docenti stanno proponendo, anche in questo caso, una modalità blended, in modo da poter dare spazio a quanti più studenti possibile. Chi si affaccia alla tesi avrà comunque la possibilità di fare le sue esperienze e speriamo in un miglioramento della situazione con la primavera”. 
Nuove Academy a San Giovanni
Primo anno in presenza, sia per la Triennale di nuova attivazione che per la Magistrale storica, è l’impostazione che si sta dando il Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, diretto dal prof. Andrea Prota. Sulla nuova Triennale in Tecnologie Digitali per le Costruzioni: “Sfortuna ha voluto che sia partita l’anno della pandemia. Alcuni studenti che avevano intenzione di iscriversi hanno scelto di rimandare proprio per timore o per la difficoltà di seguire a distanza un Corso come questo”. Essendo una laurea professionalizzante, infatti, “ha come punto di forza molte attività laboratoriali e di gruppo che stiamo cercando di organizzare per il prossimo semestre. Una parte sarà fatta ancora con il supporto delle tecnologie, ma vorremmo stimolare momenti di incontri in piccoli gruppi”. È intensa anche l’attività sperimentale del Dipartimento: “Nel laboratorio a San Giovanni siamo impegnati con un progetto STAR, finanziato dall’università, in partnership con Mapei. Stiamo facendo prove su strutture di cemento armato in scala reale che vedranno l’applicazione di materiali e tecnologie innovative, con l’obiettivo di andare a proteggere il patrimonio esistente e che consentiranno di ottenere anche bonus fiscali”. Coinvolgere gli studenti è l’obiettivo che si pone anche il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione: “Di concerto con la Scuola e con gli altri Dipartimenti, siamo in fase di elaborazione e riflessione con l’intenzione di fare in modo che nessuno studente resti indietro, soprattutto in corsi tecnico-scientifici come i nostri che necessitano di impegno diretto e contatto con il docente”, dice il Direttore, prof. Giorgio Ventre. Fervono le iniziative su San Giovanni: “il polo accademico e l’hub di innovazione tecnologica vanno a braccetto. Le aziende collaborano con noi per attività di formazione, fanno anche innovazione e gli studenti vengono coinvolti. Ci saranno nuove Academy, stiamo per lanciare un’iniziativa dedicata al mondo delle piccole e medie imprese e alla loro crescita in termini di innovazione e competenze”. Non manca il contatto con il mondo delle professioni, nonostante le chiusure. Per la Magistrale di Ingegneria Biomedica, ad esempio, sono in fase di organizzazione “seminari in cui interverranno le aziende a presentare il loro prodotto”, spiega il Coordinatore, prof. Francesco Amato. Tra queste c’è Sensoria, giovane azienda composta da italiani, con sede negli Stati Uniti: “Si occupa della produzione di sensori intelligenti e vari dispositivi in campo biomedico. È interessata a presentarsi attraverso seminari e ad attività per tesi e tirocini”. La biomedica è uno dei settori di punta del momento: “Soprattutto nel Polo di San Giovanni ci sono molte iniziative che toccano l’ingegneria dell’informazione e la biomedica. Ci sono tante aziende impegnate, adesso anche Medtronic, coinvolta pure nell’organizzazione di un Master sulle tecnologie per la salute”. Il nostro territorio “sta diventando un grande polo di ricerca e sviluppo in questi settori anche grazie ad aziende che stanno investendo su San Giovanni perché convinti della bontà del prodotto napoletano, dei nostri studenti. Su questo Polo, in futuro, avendo arricchito il personale docente con qualche acquisizione, si potrebbero lanciare dei canali di Ingegneria Biomedica paralleli a quelli di Fuorigrotta e Agnano”. 
Computer games piace agli informatici
A fine febbraio si chiude, intanto, il bando per la terza edizione del premio di laurea Goglia, destinato a studenti di Informatica e Ingegneria Informatica delle Università Federico II, del Sannio e Parthenope. Il Corso di Informatica è partito quest’anno accademico con una rimodulazione della Magistrale. Spiega il Coordinatore, prof. Adriano Peron: “Stiamo monitorando la situazione e sembra che il nuovo indirizzo Computer Games abbia riscosso successo. Abbiamo avuto un incremento degli iscritti alla Magistrale. Questo potrebbe dipendere tanto dalla revisione del Corso quanto dalla modalità di erogazione delle lezioni”. Soprattutto sulla Magistrale, infatti, “abbiamo un alto numero di studenti lavoratori. I nostri laureati riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro spesso già prima della Laurea Triennale. La fruizione asincrona delle lezioni è qualcosa che dovremo impegnarci a mantenere in futuro. Anche noi, inoltre, stiamo riflettendo sulla possibilità, quando si creeranno nuovi spazi, di un’apertura di un canale di Informatica su San Giovanni”. 
 
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it
- Advertisement -




Articoli Correlati