Uffici del Processo: un’opportunità per i giovani laureati in Giurisprudenza

Lo scorso 21 luglio il prof. Sandro Staiano, ordinario di Diritto Costituzionale, è stato rieletto, con oltre l’82% degli aventi diritto al voto, alla guida del Dipartimento di Giurisprudenza per il triennio 2022/24. Un incoraggiamento a proseguire lungo la strada tracciata. “Con grande piacere ho ricevuto un consenso larghissimo da parte dei colleghi – dichiara il prof. Staiano – Nel Dipartimento c’è una forte coesione intorno ad un progetto comune con il contributo di idee e di impegno da parte di tutti”. Si riprende da ciò che era in parte avviato. “Nello scorso mandato abbiamo proposto una serie di innovazioni che finalmente andranno a regime. Da quest’anno sarà accessibile il doppio canale di Laurea fra Economia e Giurisprudenza; inoltre, saranno attivati, al IV anno, i percorsi specializzanti a scelta degli studenti”. Non ci si ferma a ciò che è stato realizzato: “Siamo occupati in altri versanti. Il corpo docente e non docente sta lavorando per fornire un contributo all’approccio scientifico e all’applicazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza). C’è un nostro Laboratorio che propone e valuta il punto di vista del Dipartimento, il PNRR è uno strumento che prevede una perequazione territoriale, un intervento nella frattura tra Nord e Sud. Intendiamo apportare il nostro contributo per valorizzare le nostre risorse”. Il Dipartimento è protagonista anche su un altro fronte: “Abbiamo avuto, qualche settimana fa, un incontro con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia sulla riforma della giustizia ed il reclutamento dei migliori laureati in Giurisprudenza, che entreranno negli Uffici del Processo. Il Ministero ha previsto un bando che si rivolge alle Università e le aggrega in macroaree territoriali”. La Federico II si colloca “fra gli Atenei cittadini pubblici e, come diversi soggetti che partecipano al bando, ha la possibilità di attribuire varie risorse (stanziati circa 8 milioni di euro) per identificare giovani giuristi che verranno poi immessi negli uffici giudiziari delle macroaree. L’Ateneo ha risposto al bando, la presentazione dei contenuti ci vede in prima linea. Stiamo lavorando insieme. Questa è un’occasione per noi e i nostri laureati di trovare uno sbocco di lavoro vero e proprio fra i funzionari pubblici, a tempo determinato”. Un’esperienza “molto formativa” per i giovani che “acquisiranno una posizione giuridica che consentirà loro l’accesso a diverse carriere. Con la Ministra Cartabia abbiamo discusso proprio di quest’opportunità. Come Dipartimento siamo chiamati a rispondere con la formazione”. Staiano ringrazia “l’Ateneo per la forte collaborazione che sta dimostrando”. Nel prossimo triennio: “Ci aspetta ancora una stagione di riforme, Giurisprudenza è un punto di snodo che riguarda la vita dell’Ateneo e deve giocare un ruolo di centralità. Questi nuovi impegni sono importanti. Stiamo vivendo tempi anomali, il mio ruolo è quello di affrontare i punti di crisi, ascoltare le esigenze di tutti e poi innovare”. 
Intanto anche a Giurisprudenza si ritorna in aula: le lezioni sono ripartite in presenza, con le aule collegate anche da remoto. “La DAD riguarderà solo i casi in cui la presenza non può essere privilegiata. Sono in corso lavori di adeguamento delle aule per migliorare la qualità della didattica da remoto”. Ma, sottolinea il Direttore, “resto un sostenitore dei corsi in presenza. L’Università si fonda su uno scambio che solo la presenza fisica degli studenti può assicurare”. La didattica in remoto, insomma, resta una parentesi legata all’emergenza sanitaria. L’esperienza “non è replicabile in prospettiva come una nuova normalità. Potremmo considerarla, magari, solo per utenze particolari”. O prevedere “corsi aggiuntivi telematici, nettamente separati dai quelli in presenza”. 
 
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli su www.ateneapoli.it
- Advertisement -




Articoli Correlati