Dopo qualche smagliatura, in campagna elettorale si torna a parlare di programmi

Manca ormai poco più di un mese alle elezioni per il Rettore della Seconda Università. I tre candidati – Giuseppe Paolisso di Medicina, Luigi Santini di Medicina, Mario Mustilli di Economia – sono impegnati negli incontri con le varie componenti dell’Ateneo. Occasioni per stringere alleanze, cercare consensi, illustrare il programma. Il tutto in attesa del confronto pubblico che si svolgerà certamente entro poche settimane ma che, al momento, non è stato ancora messo in calendario. “È una campagna elettorale senza infamia e senza lode”, commenta il Decano dell’Ateneo, il professore Gennaro Vittorio De Francesco, che insegna a Giurisprudenza. “Finora non ci sono stati particolari sussulti”, aggiunge. Riguardo alle esigenze che dovranno essere interpretate dal nuovo Rettore, ecco la richiesta del professore De Francesco: “Un problema particolare è che questo Ateneo è sorto attorno alla prima Facoltà di Medicina e Chirurgia. Inevitabilmente, questo ha determinato un grosso squilibrio a favore di Medicina ed a discapito delle altri componenti dell’Ateneo, sotto il profilo della distribuzione delle risorse materiali e dell’organico. Oggi noi continuiamo a portarci dietro l’eredità di questa situazione originaria, perché il numero degli afferenti a Medicina è nettamente prevalente. Spero che, nel tempo, questo squilibrio possa essere sanato”. 
Non ha dubbi sul nome da inserire nell’urna a giugno Riccardo Pierantoni, che un paio di mesi fa era in procinto di candidarsi anch’egli al rettorato, ma poi ha preferito desistere. È ordinario a Medicina, ma non per questo si schiererà con l’ex Preside della Facoltà, il professore Giuseppe Paolisso. “Voterò per il professore Mario Mustilli”, annuncia infatti, “dal momento che ha fatto parte della squadra del professore Francesco Rossi. Secondo me ha bene operato. Mustilli ha competenze, esperienza e può far sì che l’Ateneo cresca nell’ambito del solco già tracciato dal Rettore uscente”. Non risparmia critiche all’entourage del suo collega di area disciplinare: “Mi rammarica che la notizia dell’indagine sul professore Mustilli, nell’ambito del fallimento Firema, sia stata strumentalizzata ed utilizzata impropriamente. Si è voluto dare ad essa un risalto improprio e questo ha impedito che ci si concentrasse sui temi della campagna elettorale. La posizione di Mustilli si è chiarita in tempi brevi. È uscito dall’inchiesta. Spero vivamente che ora si torni a parlare di programmi”. 
Considerazioni in parte analoghe da parte del professore Mario De Rosa, ProRettore uscente ed ordinario di Chimica. Dice: “La campagna elettorale ha avuto qualche smagliatura ed una sorta di campagna denigratoria verso il professore Mustilli, che non mi è piaciuta. Non penso che sia partita dai candidati rivali, ma dall’entourage di questi ultimi”. I problemi della Sun che dovrà affrontare il nuovo rettorato? “Sono quelli derivanti dall’attuazione della riforma: progressioni del personale ed idoneità. Poi c’è, ovviamente, la questione irrisolta della realizzazione del Policlinico di Caserta, un obiettivo strategico che va centrato ad ogni costo”. Non esprime pubblicamente la sua preferenza: “Il voto è segreto. Diciamo, però, che, poiché mi sono speso personalmente durante il rettorato di Francesco Rossi nello sviluppo dell’Ateneo, spero che quell’investimento trovi continuità”.
Paolisso
“Sono fiducioso, le proposte sono condivise”
La campagna elettorale, si diceva, passa per ora soprattutto attraverso il giro dei Dipartimenti da parte dei candidati. Giuseppe Paolisso ne aveva già incontrati 13 a fine aprile ed ha proseguito, nei primi giorni di maggio, con Giurisprudenza, Architettura, Medicina sperimentale, Scienze del Farmaco, Matematica e Fisica. “In ogni situazione”, questo è il suo parziale bilancio, “ci sono ovviamente esigenze diversificate. Io ascolto, mi confronto, propongo strategie. Sto incontrando anche le diverse categorie che compongono l’Ateneo. Per esempio i ricercatori, anch’essi raggruppati per poli disciplinari, perché quelli di Lettere e Giurisprudenza hanno esigenze in parte diverse da quelli di Medicina”. Il giudizio del professore Paolisso sulla campagna elettorale in corso è il seguente: “C’è un clima positivo e di assoluta serenità. Fa bene al dibattito e può essere un viatico per elezioni nelle quali l’Ateneo, sia pure nell’ambito della normale contrapposizione tra noi candidati, non si spacchi e mantenga la sua unità”. Conclude: “Sono fiducioso, perché mi sembra che le proposte che ho elaborato attraverso il programma siano condivise in maniera diffusa e capillare. Soprattutto, mi fa piacere che i colleghi abbiano ben compreso che la mia non è la candidatura di Medicina contro tutti, ma è una proposta finalizzata a consentire all’Ateneo di crescere e migliorarsi in tutte le sue diverse componenti ed aree disciplinari”. 
Mustilli
“Bisogna riportare alla SUN l’entusiasmo”
Mario Mustilli, a fine aprile, aveva a sua volta incontrato i Dipartimenti di Scienze Politiche, Architettura, Ingegneria (due), Medicina sperimentale, Biochimica, Lettere e Psicologia. Il 7 maggio si è recato a Salute mentale ed a Scienze cardiochirurgiche. “Ovunque”, racconta, “ho riscontrato che c’è una fortissima esigenza di innovazione, cambiamento delle regole, spostamento della valutazione dalle strutture agli individui, assistenza ai bandi internazionali, amministrazione efficiente. Soprattutto, ho capito che bisogna riportare alla Sun l’entusiasmo”. Prosegue: “Trovo grande voglia da parte dei giovani ricercatori di riprendere un ruolo che ci stanno sottraendo. Una grande voglia di uscire dai vicoli stretti nei quali ci hanno messo, consapevoli delle difficoltà, ma determinati a superarle”. Conclude: “La competizione elettorale è molto accesa, anche con qualche colpo non corretto, sotto la cintola, ma sono attrezzato ad affrontarla. Mi sento fiducioso, sto riscontrando consensi. Rompo una tradizione storica ed è difficile, ne sono consapevole. Credo, però, che ormai anche a Medicina sia maturata la convinzione che sia una visione feticistica quella per la quale la Sun debba esprimere solo Rettori di area medica”.
Santini
Non si è voluto che l’Ateneo “si radicasse sul territorio casertano”
Luigi Santini, il terzo candidato, è anche colui il quale ha deciso di proporsi al rettorato per ultimo. “Mi dicono infatti alcuni colleghi”, rivela, “che condividono le mie proposte, ma che li frenerà dal votarmi il fatto che io non abbia studiato da Rettore. Rispondo che la figura del Rettore non è amministrativa. C’è un Direttore generale. Il Rettore deve indicare la strada e creare le condizioni per la crescita dell’Ateneo. Io mi confronto sui problemi, non spiego la legge Gelmini. La conoscono bene come me, d’altronde”. Prosegue: “I miei rivali hanno iniziato la campagna elettorale otto anni fa ed hanno partecipato a vario titolo alle amministrazioni che non hanno affrontato e risolto i gravi problemi che oggi penalizzano la Sun. In primis, non hanno voluto che questa università si radicasse sul territorio casertano. Ora tutti dicono che vogliono il Policlinico in Terra di Lavoro, che s’impegneranno per realizzarlo. Ma cosa hanno fatto finora Mustilli, che era Prorettore con Rossi, e Paolisso, che è stato Preside a Medicina? Dove erano?”. Chiama in soccorso delle sue argomentazioni Aldo Moro: “Disse una volta che il programma non è un elenco di cose da fare. Vale anche nella corsa per il rettorato della Sun. Ho avuto modo di leggere i programmi dei miei rivali: una sequela di buoni propositi. La verità, però, è che il nuovo Rettore dovrà soprattutto dare un indirizzo affinché si cambi mentalità, si elevi la qualità, si metta lo studente al centro dell’ateneo”. Un’altra stoccata polemica: “A fine aprile sono stato invitato dal collega della Federico II, il professore Franco Salvatore, per festeggiare il decennale del Ceinge, il centro avanzato di ricerca sulle malattie genetiche. Un fiore all’occhiello. Mi chiedo: mentre alla Federico II partecipavano a questa straordinaria esperienza, cosa facevano i colleghi della Sun che hanno governato per 8 anni, durante il rettorato di Francesco Rossi?”.
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