Lezioni della talent editor di Vogue per gli studenti in Design per l’Innovazione

“Agli studenti serve interfacciarsi anche con realtà esterne al Dipartimento, così da toccare con mano qual è la reale applicazione dei loro studi”,  racconta la prof.ssa Maria Antonietta Sbordone, titolare della cattedra di Fashion ecodesign al Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale. È questa l’idea alla base delle lectures online che vedranno protagonista Serena Castrignano, Talent Editor di Vogue che nel corso del primo incontro, lo scorso 22 ottobre, ha spiegato i meccanismi dello storytelling, come nasce una rivista e qual è il punto di congiunzione tra il designer e il lavoro editoriale. Il ciclo di incontri, erogato da remoto tramite Microsoft Teams, si inserisce nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Design per l’innovazione. “Questa iniziativa – sottolinea la prof. Sbordone – non è nuova in Dipartimento, anzi è ormai una prassi ben consolidata. Ogni anno mi prodigo nella ricerca di contatti, di protagonisti del mondo della moda che possano apportare la propria testimonianza in aula, anche se virtuale. Queste lezioni integrano il normale decorso curricolare e si terranno a cadenza settimanale o bisettimanale, su un calendario che copre più o meno l’intero anno accademico”. Poi continua: “è normale che a sentir parlare di Vogue si abbia subito la percezione di qualcosa di importante, perché si tratta di un nome assai rinomato, ma vorrei spezzare una lancia a favore di tutti quei professionisti che ogni anno varcano le porte del nostro Dipartimento e che, pur non godendo di altrettanta rinomanza, non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi”. 
Laureati della Vanvitelli lavorano per Armani e Fendi
La collaborazione con Vogue non è nuova “Serena Castrignano è la talent editor di rivista, il suo lavoro consiste nell’individuare le potenziali future stelle del mondo della moda, cioè i talenti, coloro che si distinguono nel settore. Collaboro con Serena da anni, e ogni volta si tratta di una partnership molto proficua. Le ho spesso fatto i nomi di studenti meritevoli, i quali si sono distinti per capacità e passione. Molti nostri studenti, anche grazie a queste lectures, quindi all’incontro de visu con i professionisti del settore, hanno poi raggiunto grandi risultati: un nostro ex studente cura la linea uomo di Armani, mentre una nostra laureata lavora per Fendi”. 
Il Dipartimento “è sempre molto attento a far sì che la didattica non sia imperniata soltanto su una modalità di erogazione frontale e unilaterale, ma che si estenda al di fuori del Dipartimento e dello stesso Ateneo. È importante puntare all’espansione, e il nostro Dipartimento in questo esibisce una spiccata tendenza, come dimostra anche il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Planet life design, che ha sede ad Assisi ed è in collaborazione con l’Università di Perugia. Il Rettore uscente poi, Giuseppe Paolisso, pur provenendo dall’area medica, si è interessato molto al settore della moda, aiutandoci a crescere e sostenendoci passo passo. È da sottolineare il suo coraggio, basti pensare al cambio di denominazione da S.U.N a Vanvitelli. Il Dipartimento gli deve molto”. 
La docente conclude con un consiglio agli studenti: “siamo sempre al servizio degli studenti e queste iniziative ne sono la prova. Quelli più datati, che sono qui da prima del cambio di denominazione dell’Ateneo, hanno letteralmente costruito il Dipartimento e lo sentono un po’ come una casa, come me. Per questo voglio che si sappia che noi siamo vicini agli studenti e che faremo sempre il massimo per fornire loro tutte le competenze necessarie, e anche di più, per poter essere competitivi nel mondo del lavoro e intraprendere una brillante carriera".
 
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