Scuola Politecnica. “Da noi gli studenti sono seguiti con molto interesse”

Dopo circa venticinque anni la Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN) nel mese di novembre del 2016 è diventata l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. L’Ateneo, guidato dal Rettore Giuseppe Paolisso, ora ha anche una nuova identità grafica: il logo che si è aggiudicato il primo premio di un bando internazionale. Ampia e diversificata l’offerta formativa – che coniuga tradizione e innovazione – della ‘Vanvitelli’: dall’area umanistica a quella tecnico-scientifica, a quella medica. Alcuni Corsi  di Laurea sono a numero programmato. I Dipartimenti che li accolgono si dislocano sul territorio casertano e napoletano, toccando i Comuni di Aversa, Caserta, Capua, Santa Maria Capua Vetere e del capoluogo. Ai problemi di mobilità sollevati dagli studenti, l’Ateneo ha risposto con SoonToSun, sistema integrato di trasporti con navette bus e parcheggi gratuiti. 
 
Scuola Politecnica e delle Scienze di Base
Con sedi dislocate nelle città di Aversa e Caserta, la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base costituisce una delle aree di eccellenza nei settori della Didattica e della Ricerca per Ingegneria, Architettura, Design e le Scienze di Base. Alla fine del 2016 la Scuola raggiunge il suo attuale assetto costituito da quattro Dipartimenti: Architettura e Disegno Industriale; Ingegneria Civile, Design, Edilizia e Ambiente; Ingegneria Industriale e dell’Informazione; Matematica e Fisica. “È stato un anno tranquillo nel senso che non si sono presentati ostacoli allo svolgimento della didattica –  afferma, in vista delle imminenti immatricolazioni, il Presidente della Scuola Alfredo Testa – Abbiamo registrato un incremento delle iscrizioni in alcune aree dell’Ingegneria in controtendenza di quanto avvenuto in altri Atenei italiani a causa degli effetti della crisi che ha interessato questo settore. Per cui posso dire che il bilancio è decisamente positivo”. Un clima sereno e rilassato anche grazie all’attivazione dei cosiddetti ‘percorsi rallentati’, per la gioia degli studenti. In cosa consistono? “Se lo studente del primo anno viene a trovarsi in difficoltà, può rivolgersi alla Segreteria Studenti e chiedere che il programma del primo anno possa svolgerlo nell’arco di due anni – spiega il prof. Testa – questo accorgimento porta a due vantaggi: prima cosa, non creiamo dei fuori corso, e quindi uno snellimento dei costi legati al pagamento delle tasse. Credo che in questo modo la situazione sia sicuramente più sotto controllo”. La cura dello studente è l’aspetto che più contraddistingue la Scuola Polisciba e per cui raggiunge risultati di eccellenza, a prescindere dal Dipartimento considerato. “Da noi gli studenti sono seguiti con molto interesse, in particolare quando sono necessari interventi mirati per coloro che…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 14 luglio (n. 11-12/2017)
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