Ammodernamento delle aule e due nuovi Centri di elaborazione culturale

Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati

È stata aumentata all’80 per cento la capienza delle aule in questa seconda parte del semestre a L’Orientale. Chi ha frequentato in presenza nelle ultime settimane prima di Pasqua ha avuto modo di notare le nuove dotazioni installate in alcune classi: lavagne interattive multimediali, schermi ultra HD in sostituzione dei vecchi pannelli con proiettore, webcam con sensori che permettono di seguire il docente nei suoi spostamenti, microfoni ambientali che catturano l’audio da qualunque punto dell’aula e impianti audio/video di ultima generazione. “L’ammodernamento continuerà nei prossimi mesi – annuncia la Direttrice del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati Maria Carmela Laudando ed al riguardo intendiamo promuovere incontri e/o tutorial di aggiornamento destinati ai docenti per valorizzare appieno l’utilizzo di questi strumenti”.

Sul versante della ricerca, “abbiamo promosso la costituzione di due Centri di elaborazione culturale, il Centro Studi sull’Apprendimento e le Didattiche Disciplinari (CSADD) con una forte vocazione interdipartimentale e interuniversitaria che raccoglie l’istanza strategica di una riflessione scientificamente fondata sui processi della didattica e dell’apprendimento, e Archivi Letterari, della Memoria e delle Arti (ALMA) finalizzato a valorizzare il patrimonio archivistico letterario di Napoli e della Campania ed è in fase di rifinitura anche la proposta per un Centro internazionale di Ricerca su Letterature e psicoanalisi. Con riferimento ai bandi competitivi, “il Dipartimento ha confermato i buoni risultati già conseguiti nell’ambito del fondo PON-AIM (Attrazione e Mobilità Internazionale, bando 2018), nonché quelli del Dottorato di Studi letterari, linguistici e comparati sempre nell’area strategica dell’innovazione industriale, soprattutto se si considera l’assetto sostanzialmente umanistico del suo corpo docente, ottenendo nell’ambito dei fondi PON 2014-2020, sul bando aggiuntivo del 2021, altre 4 borse, di cui 3 su tematiche dell’innovazione e 1 su tematiche green. Inoltre, sulle tematiche green vincolate a progetti di ricerca per posti di ricercatore di tipo A siamo riusciti a reclutare due nuovi docenti di lingua inglese. Prosegue: “Va registrata anche una buona partecipazione al bando PRIN 2022 con la presentazione di circa una dozzina di progetti. Sul bando FISR 2019 è stato finanziato il progetto Museo multimediale della lingua italiana, nell’ambito della Lingua e linguistica italiana e della Storia della lingua italiana. Relativamente al bando PNRR sugli ecosistemi, il Dipartimento partecipa con ben dieci componenti al progetto Interculturalità e multiculturalismo affidato a L’Orientale, con referente scientifico il prof. Fabio Amato del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, che costituirà il polo corrispondente nell’ambito del bando regionale Ecosistema dell’innovazione culturale e creativa”. In relazione al finanziamento della ricerca di Ateneo, informa la docente, “in estrema sintesi, al momento si sono avviati nel Dipartimento 2 progetti PRA (Progetti di Ricerca di Ateneo su bando competitivo interno) a ognuno dei quali è agganciato un assegno di ricerca, 6 progetti di ricerca di Dipartimento, tutti di aggregazione, e una nuova ricerca di interesse strategico che si pone in linea di stretta continuità con quella su Inclusione e creatività e che intende coinvolgere tutte le aree scientifiche del Dipartimento in una riflessione inter- e multi-disciplinare sul ruolo delle humanities nella congiuntura critica del presente, come recita il titolo: Interazioni e transizioni critiche: dialoghi di lingue, letterature e culture per un modello inclusivo del sapere umanistico”. Come obiettivi strategici: “si punta soprattutto alla formazione e al dialogo interdisciplinare con attenzione ai giovani studiosi, a un coinvolgimento più organico dei Centri di elaborazione culturale e, naturalmente, alla ripresa della mobilità nazionale e internazionale dopo il lungo periodo di arresto dovuto all’emergenza pandemica”. Sempre nell’ambito della ricerca, la docente evidenzia come vi sia un ragguardevole numero di iniziative scientifiche “programmate dai nostri docenti per quest’anno, molte dal respiro internazionale e/o in stretta connessione con le associazioni nazionali, con il territorio (soprattutto scuole, musei, teatri e associazioni culturali), con gli obiettivi formativi dei nostri Corsi di studio e con gli altri due Dipartimenti. C’è solo l’imbarazzo della scelta”. 

A Mediazione le lingue slovena e neo-greca

In previsione del prossimo anno accademico si lavora “per assicurare una maggiore attenzione all’equilibrio del carico didattico tra i semestri, privilegiando, laddove possibile, la specificità dei singoli Corsi di Studio o il coordinamento degli insegnamenti offerti in modo trasversale. All’interno di questo quadro complessivo, si arricchisce l’offerta linguistica del Dipartimento, con l’introduzione per il Corso di Laurea in Mediazione linguistica e culturale delle lingue slovena e neo-greca, nell’ottica di potenziare l’area della mediazione nel Mediterraneo”. Per quanto riguarda le  Lauree Magistrali è confermato l’insegnamento di Management e cultura per consolidare lo studio dei legami tra economia e cultura, utile per la valorizzazione di un ricco patrimonio culturale e artistico come quello campano”. L’organico si è rafforzato “grazie ai due piani di reclutamento straordinario. Sono arrivati nel Dipartimento 5 nuovi ricercatori a tempo determinatodi tipo B: tre su settori rimasti scoperti (polacco, albanese, letteratura italiana contemporanea) e due su lingue dalla numerosità rilevante come inglese e spagnolo. Si è inoltre potuto consolidare l’organico di altre lingue come portoghese, tedesco, francese, svedese, nonché un settore base quale la linguistica italiana e uno caratterizzante come le letterature comparate”. Uno dei settori cronicamente più in sofferenza quale la lingua inglese è stato rinforzato oltre che dalla nuova ricercatrice di tipo B, dal trasferimento da altro Ateneo di una professoressa associata e da tre nuovi ricercatori di tipo A, di cui due grazie a progetti su tematiche Green, e due assegni di ricerca. Altri due assegni sono andati a consolidare la lingua tedesca e la letteratura inglese. Per il 2022 è in arrivo anche una docente di Letteratura italiana “a supporto dell’internazionalizzazione della didattica nell’ambito degli Italian studies” e una ricercatrice di tipo A di Diritto internazionale “che arricchisce l’organico di Mediazione linguistica e culturale in un settore in crescita per numerosità studenti”. Alla luce dell’esperienza molto positiva di due contratti di ricerca sul programma PON-AIM (Attrazione e Mobilità Internazionale) partiti nell’estate del 2019, “il Dipartimento ha deciso di investire nella proroga di due ricercatrici di tipo A in ambiti strategici quali la didattica delle lingue e la linguistica computazionale”.

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