Pasqua a Vienna per un gruppo di studenti capitanati dal lettore madrelingua David Amster

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È una città sospesa nel tempo Vienna, ancora profondamente pregna dell’antico splendore imperiale che l’ha pervasa tra ’800 e ’900, tra le grandi capitali artistiche e culturali dell’Europa. Ed è la città che a cavallo della Pasqua ha ospitato diciannove studenti Magistrali de L’Orientale, tutti con in piano di studi la lingua tedesca, accompagnati dal lettore austriaco David Amster. L’Abbazia di Klosterneuburg, il Castello del Belvedere, gli appartamenti imperiali, l’Albertina, il Castello di Schönbrunn e lo Zoo di Vienna, l’Ufficio delle Nazioni Unite: l’intenso tour culturale – un’iniziativa organizzata dal Ministero dell’istruzione austriaco – con cui il gruppo ha avuto modo di immergersi nel cuore della città. Per molti degli studenti si è trattato del primo viaggio in un paese di lingua tedesca sin dall’iscrizione a L’Orientale – racconta il dott. Amster – ma soprattutto, finalmente, è stata l’opportunità di vivere una bella esperienza di gruppo dopo il difficile periodo della pandemia”. Originario di Vienna, il dott. Amster è stato egli stesso un ‘turista’: “Dal Palazzo del Belvedere, strettamente connesso alle guerre napoleoniche, alla dinastia degli Asburgo, studenti e studentesse hanno avuto modo di vivere sulla loro pelle tutto quanto hanno studiato finora a lezione e di approfondire le loro conoscenze grazie ad aneddoti e curiosità raccontatici dalle espertissime guide, alcuni dei quali non conoscevo nemmeno io”, scherza. Con il suo accento tedesco prosegue nel racconto del viaggio. Il suo entusiasmo è palpabile, soprattutto quando accenna alla colazione del giorno di Pasqua che i suoi genitori hanno offerto a tutto il gruppo: “Una colazione viennese con uova e uova di cioccolato e un dolce tipico il cui impasto ricorda quello della brioche. Poi abbiamo terminato con un cin cin con lo spumante”. E aggiunge: “Tenevo molto a questo incontro con la mia famiglia. I miei genitori hanno anche condiviso con gli studenti i loro contatti specificando di essere disposti a supportarli nel caso in cui, un domani, vorranno stabilirsi a Vienna per lavoro”. L’esperienza, inutile specificarlo, si è svolta interamente in lingua: “Sicuri di sé ragazzi e ragazze al secondo anno, inizialmente più timidi quelli al primo. Sono stati tutti assolutamente all’altezza, a proprio agio all’interno della lingua. Parlavamo di questo viaggio da tempo, nel corso di riunioni o caffè dopo le lezioni. Ci tenevo affinché si divertissero e se ne sentissero arricchiti”. E qual è, invece, il suo rapporto con il nostro Paese? “Sono a Napoli dall’autunno del 2020. È una città bellissima e piena di cultura. Purtroppo non sono ancora riuscito a visitare tanto l’Italia perché sono arrivato in un momento particolare. Non vedo l’ora”. Sul valore dell’esperienza anche la prof.ssa Elda Morlicchio, germanista: “A fronte della più famosa Germania spesso si tende un po’ a trascurare la realtà austriaca”. E conclude: Erasmus, tirocini e altre attività all’estero sono centrali nella vita di uno studente di lingua. Questo viaggio ha rivestito un’importanza ancora maggiore proprio alla luce di ciò: è stato un rifiorire di quelle attività che, per L’Orientale, sono un segno distintivo”. 

Carol Simeoli