“Stiamo lavorando per inserire nei nostri percorsi competenze sul digitale e sulla transizione ecologica”

Nuovi docenti per i Corsi di Laurea del Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo de L’Orientale, diretto dal prof. Andrea Manzo, docente di Egittologia e civiltà copta. Alcuni sono già in organico ed hanno preso servizio. Altri saranno individuati a seguito di bandi di concorso che sono stati pubblicati o che saranno emanati a breve. “Abbiamo – dice Manzo – un nuovo professore di Storia dell’India contemporanea. Si chiama Diego Maiorano”,  è considerato un profondo conoscitore della realtà del subcontinente indiano ed è talvolta ospite di trasmissioni di approfondimento dedicate appunto a quella realtà così complessa. Per Archeologia, “poi, è arrivato il prof. Michele Cammarosano, che si occupa di Anatolistica”. “Ci apprestiamo poi – prosegue il prof. Manzo – a bandire un concorso per reclutare un docente, uno storico, sull’area del sud-est asiatico. Per la medesima area dovremmo reclutare anche un docente di Lingua”. 
Sotto il profilo dell’offerta formativa, “stiamo lavorando per inserire nei nostri percorsi competenze sul digitale e sulla transizione ecologica. La digitalizzazione dei beni culturali è un aspetto sempre più importante ed un obiettivo perseguito con forza in tutti gli ambiti, sia a livello nazionale sia a livello internazionale. È fondamentale che le nostre studentesse e i nostri studenti abbiano competenze adeguate e siano ben formati anche sotto questo particolare aspetto, perché è una carta importante che potranno giocarsi dopo la laurea, quando si metteranno alla ricerca di un lavoro coerente con la loro formazione. Per irrobustire e rafforzare le competenze del Dipartimento, relativamente alla digitalizzazione dei Beni culturali, abbiamo un archeologo esperto su queste problematiche: il prof. Andrea D’Andrea”, il quale collabora come archeologo esperto di sistemi computazionali a molteplici progetti di ricerca e formazione realizzati in territorio nazionale (Alba Fucens, Cuma, Fossa, Pompei, Pontecagnano) e all’estero (Cipro, Egitto, Etiopia, Giordania, Romania, Messico, Turchia, Yemen). Sempre nella prospettiva di acquisire competenze sulla tematica della digitalizzazione, “abbiamo assunto un ingegnere informatico tunisino. Si chiama Zied Mnasri”, il quale, tra il 2011 ed il 2018, è stato docente all’Università Tunis El Manar della capitale del Paese nordafricano, prima di  trasferirsi nelle Università di Genova e poi di Enna – Kore. “Stiamo inoltre per bandire un posto di ricercatore per la Bioarcheologia, un settore di grande attualità che sta avendo un forte sviluppo. L’Archeologia può aiutare a capire le dinamiche ambientali nel lungo periodo, ed attraverso essa possiamo capire quanti secoli ci sono voluti affinché l’ambiente si rigenerasse”. 
Novità anche in merito ad Orsa, la Scuola di Specializzazione interateneo sui Beni archeologici che L’Orientale promuove in collaborazione con l’Università di Salerno e che è destinata ai laureati. “È partito – dice il prof. Manzo – un curriculum Orientale che va ad aggiungersi ai tre preesistenti: Preistorico, Classico, Medievale. La Scuola mira a preparare  coloro che intendono dedicarsi alle carriere nel Ministero dei Beni Culturali.  Si acquisiscono competenze legate al fare, alle attività sul campo grazie alle quali gli allievi mettono a frutto le competenze teoriche acquisite nell’ambito del loro percorso universitario”. Nel periodo di formazione, infatti, gli studenti potranno fare esperienze sul campo sia nello scavo della Scuola, presso il Parco Archeologico di Paestum, sia in altri cantieri archeologici dei due Atenei (Pompei, Napoli, Posillipo, Cuma, Cupra Marittima, Caselle in Pittari, Montecorvino Rovella, Pontecagnano, e all’estero, in Grecia, Egitto, Marocco, Sudan, Oman, Arabia Saudita, nel Mar Rosso, Indonesia, Arzeibaijan, Russia e Pakistan). Sono previsti, poi, i tirocini nelle Soprintendenze, Parchi archeologici e Musei. L’anno accademico di Orsa è stato inaugurato a metà gennaio. 
Sono in cantiere, infine, aggiornamenti ed adeguamenti nell’ambito dei quattro Corsi di Laurea che afferiscono al Dipartimento. “Le modifiche – conclude il prof. Manzo – saranno introdotte anche in relazione alle richieste della società civile e dal mondo produttivo e del lavoro con il quale ci confrontiamo costantemente”. 

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