Una gestione più smart di libretto, calendario esami, pagamenti con la app ‘MyUniOr’

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“È solo un primo passo” dei progetti in cantiere volti a semplificare la vita degli studenti, dice il Rettore Roberto Tottoli

Si scrive app ‘MyUniOr’, si legge scatto in avanti verso una maggiore digitalizzazione dei servizi per gli studenti. In pochi passaggi – scaricando l’applicazione da Play Store o da unior.it, e inserendo le proprie credenziali accademiche – gli iscritti de L’Orientale, d’ora in poi, potranno accedere a tutti i dati personali relativi alla carriera: una gestione più smart di libretto, calendario esami, pagamenti. Sul sito dell’Ateneo – che con questa misura si mette in pari con gli altri – inoltre, è disponibile un breve tutorial che ne spiega il pur semplice funzionamento. L’ufficialità è arrivata solo qualche settimana fa, tuttavia la fase di sperimentazione dell’app (eventuali bug, rallentamenti) è iniziata molto prima. Un migliaio di immatricolati circa, infatti, ha effettuato il download sul proprio smartphone testandone l’efficienza. Per l’occasione, il Rettore Roberto Tottoli ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e come questa faccia parte di un quadro più generale di misure volte a semplificare la vita degli studenti. “Ci tengo a dire che l’app, della quale siamo molto soddisfatti, è solo un primo passo di una serie di progetti preparati nei mesi passati. Con MyUniOr, disponibile sia per Android che Apple, gli iscritti possono visualizzare gli esami sostenuti, la data, il voto, i crediti formativi e gli esami ancora da sostenere; possono avere accesso alla gestione della prenotazione agli esami e di quelle già effettuate. Senza dimenticare i pagamenti, per tenere sott’occhio le scadenze oltre che lo storico dei pagamenti eseguiti. Accanto a tutto ciò, a breve partirà il ticketing con la segreteria, grazie al quale qualsiasi studente si rivolgerà ad un unico numero, con il personale pronto a seguire le varie pratiche tutte le volte che sorgerà una necessità”. Ma L’Orientale non si ferma qui: acquisizione di nuove strutture, riorganizzazione della macchina amministrativa con l’assunzione di nuovo personale, riflessioni interne – “coraggiose” dice il Rettore – sulla didattica, il trend degli iscritti in leggero calo che tuttavia non preoccupa.

Edilizia, novità entro l’estate

A che punto è L’Orientale con l’acquisizione di nuove strutture?

“Sulle nuove strutture stiamo definendo la partecipazione al bando di edilizia studentesca e ci saranno novità probabilmente entro l’estate. Innanzitutto l’acquisizione, nel centro storico, di un palazzo piuttosto grande, che è al vaglio di un perito e nel giro dei prossimi mesi dovremmo finalizzare il tutto. Inoltre, sempre all’interno di questo bando, ci stiamo muovendo su altre due acquisizioni. Ripeto, l’anno decisivo è questo”.

A novembre lei aveva raccontato di un progetto di riqualificazione, in zona Agnano. Sta proseguendo?

“No, da quel punto di vista il progetto è fermo, perché nell’ultimo periodo abbiamo deciso di concentrare le energie sul centro storico, dove è più difficile muoversi, è vero, ma, considerando l’intero movimento della città, l’attrazione che quei luoghi garantiscono, siamo propensi a lasciare l’anima de L’Orientale qui. Nei nostri dintorni, ad esempio, stiamo vagliando la possibilità di riqualificare ampi spazi per le aule studio

A proposito di immobili, nei mesi scorsi si è parlato dell’acquisizione di una struttura che, nelle idee, dovrebbe essere destinata ad uso foresteria per Palazzo Corigliano. Ci sono novità?

“Sì, dopo la verifica del perito, siamo alle battute finali per l’acquisizione. Lo spazio sarà destinato, come da progetto, al Dipartimento di Eccellenza Asia, Africa e Mediterraneo, per il quale stiamo sfruttando i finanziamenti del Ministero. A questi abbiamo aggiunto altri fondi per accogliere visiting professor e researcher”.

60 nuovi ricercatori

Ci sono novità rilevanti sull’incremento del corpo docente-ricercatore e del personale amministrativo?

“Assolutamente sì. Ci tengo molto a sottolinearlo. Domani (24 marzo, ndr) in Consiglio di Amministrazione, verrà approvata la riorganizzazione della macchina amministrativa. Già a inizio anno sono partiti concorsi per figure di tutti i livelli, dal dirigenziale in giù. È un passo in avanti essenziale per far fronte alle tante necessità con cui dobbiamo fare i conti. Basti pensare che, per i pensionamenti, il parco del personale nel tempo si è ridotto a 180 unità e urge creare una struttura che funzioni, con uffici più ampi. Contiamo, prossimamente, di bandire procedure per almeno una trentina di posizioni. Riuscirci significherebbe poter guardare con ottimismo al futuro prossimo. A questo aggiungo che ieri ho incontrato 60 nuovi nostri ricercatori (di tipo A, tipo B, a tempo determinato, ndr) per presentare loro l’Università. Abbiamo bisogno di forze fresche, perché in media c’è un solo docente per 50 studenti, che sono circa 13mila.

Dobbiamo aspettarci novità concrete sul fronte della didattica per il prossimo anno?

“Per il futuro immediato no. Certamente stiamo lavorando su una revisione generale, necessaria dopo dieci anni. Una revisione, aggiungo, anche abbastanza coraggiosa. Tuttavia, a livello nazionale, è in atto una fase evolutiva da un punto di vista normativo, sia per le classi di laurea che per i crediti relativi all’insegnamento. Dunque la riflessione interna è viva, ma d’altra parte conviene attendere un quadro normativo definitivo, per non doverci poi tornare con nuove modifiche. Di sicuro, a partire dall’anno prossimo, c’è l’intenzione di cominciare, assieme ai vari delegati”.

La pandemia ha rotto parecchi equilibri. Il trend degli iscritti ne ha risentito in questo senso?

“Abbiamo registrato circa il 12-15% di immatricolazioni in meno. Siamo passati, cioè, da 3300 a 2800 nuovi iscritti. Ciononostante non sono affatto preoccupato. Restiamo un polo attrattivo a livello regionale e provinciale per le Triennali, e addirittura a livello nazionale e internazionale per le Magistrali. Di fatto, guardando il trend dell’ultimo decennio, i numeri sono in crescita”. 

Claudio Tranchino