L’Ateneo in soccorso delle matricole in difficoltà

Questo esame è uno scoglio, il programma è lungo e articolato, questo semestre, con tre o quattro esami da sostenere, sembra infinito. Non si vede la luce alla fine del tunnel. Quanti studenti, soprattutto matricole, si saranno riconosciuti in questo flusso di pensiero. Ma niente paura, la Parthenope è pronta ad aiutare i suoi esaminandi con un programma di tutoraggio che si snoda lungo due diverse direttive, coinvolgendo anche ricercatori e dottorandi.
“Sulla base di una serie di indicatori, agli Atenei vengono attribuite delle quote premiali – è la premessa del prof. Antonio Garofalo, Prorettore per la Didattica e gli Affari Istituzionali – Nel merito della didattica, tra gli altri, ci siamo concentrati sull’indicatore relativo alla percentuale di studenti che, tra primo e secondo anno, consegue tra i 40 e i 50 crediti formativi”. L’Ateneo “ha buone performance in tal senso, ma vogliamo ulteriormente migliorarle – prosegue – E muoversi in questa direzione significa anche prevenire gli abbandoni che soprattutto al Mezzogiorno, con soglie che superano il 40%, sono una criticità di tutti gli Atenei. Come Parthenope abbiamo messo in atto misure contro gli abbandoni già in passato, e siamo infatti al di sotto del 40%, ma continueremo ad impegnarci”. Da qui, il varo di un programma di tutoraggio, progetto congiunto con la Delegata all’Orientamento e Placement prof.ssa Francesca Perla: “Una prima misura è volta all’individuazione di tutor, nostri ricercatori, che affiancheranno gli studenti nel superamento degli esami critici inseriti al primo anno dei Corsi di primo livello e del ciclo unico in Giurisprudenza”. I tutor, unitamente ai docenti di quegli insegnamenti, che predisporranno anche materiale di approfondimento, “metteranno in essere una serie di azioni che possono andare dal tutorato in senso proprio, ad incontri per la simulazione dell’esame, all’approfondimento di specifici argomenti”. Una seconda azione, a breve partirà la call dedicata, è volta “al coinvolgimento dei nostri dottorandi che si focalizzeranno sugli studenti che hanno sostenuto un numero di esami pari a zero o comunque molto basso. Sarà cura dei dottorandi contattare questi allievi per capire quali problemi abbiano avuto e guidarli in un percorso di recupero”. Giovani ricercatori e dottorandi sono percepiti dalle matricole “come più prossimi e vicini. Ogni Dipartimento, comunque, ha già i suoi tutor e queste azioni che stiamo mettendo in campo sono un ulteriore investimento di risorse umane”. Un accenno all’aumento delle immatricolazioni registrato dall’Ateneo quest’anno, onere e onore: “È un dato positivo, significa che la didattica, i docenti e le strutture trovano un riscontro positivo nelle aspettative di tanti giovani. Il risultato adesso va mantenuto e, in quest’ottica, è ancora più importante la prevenzione degli abbandoni e il supporto alla carriera dello studente”. 
 
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