Parte Fintech Lab, laboratorio “multidisciplinare”

Trasformazione digitale in campo finanziario

Un ecosistema inclusivo in cui gli studenti convivono con industrie bancarie, finanziarie, tech e startup, in una logica di esplorazione e sperimentazione di nuove soluzioni. È alla seconda edizione il Napoli Fintech Lab, progetto di alta formazione, gratuito per i partecipanti, attivato dal Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi. Occhio alla scadenza del bando, il 29 maggio. “Napoli Fintech Lab propone due percorsi tra cui scegliere: ‘Open Innovation’, in cui gli studenti lavorano allo sviluppo di un progetto fintech con i partner bancari e tecnologici, e ‘Startup’, in cui vengono proposte idee di business che noi incubiamo e portiamo ad una prima presentazione ufficiale”, spiega il prof. Daniele Previtali, Direttore del progetto. Le attività cominceranno a settembre: “Fino a dicembre i partecipanti seguiranno un corso di formazione dedicato, nel primo percorso, ai temi di intermediazione finanziaria e fintech, analisi di dati e innovazione tecnologica, programmazione in Python e, nel secondo, alle aree business e design thinking”. A gennaio inizierà la parte applicativa. Nell’ambito di Open Innovation si lavorerà su progetti reali, proposti dai partner. Le startup, invece, accederanno ad un programma di incubazione ed è previsto il coinvolgimento dell’acceleratore di impresa del Dipartimento, il Knowtrack. 25 è il numero massimo di partecipanti accettati al percorso Open Innovation, laureandi o laureati con una formazione economica o ingegneristico-informatica, 5 per le start-up: “Il Laboratorio, comunque, è estremamente multidisciplinare”, garantisce il docente. Poi spiega: “Il Fintech, l’applicazione della tecnologia in campo finanziario, sta avendo uno sviluppo fortissimo. Nei loro piani industriali, tra le priorità, le banche indicano proprio la trasformazione digitale”. È in atto una vera e propria rivoluzione: “L’incrocio tra nuovi paradigmi tecnologici, blockchain, cloud, sta modificando i modelli distributivi e di produzione del sistema finanziario ed è un processo che si accentuerà sempre di più”. I risultati della prima edizione? “Circa il 70-80% degli interessati è arrivato dall’Università Parthenope. Su quaranta candidature abbiamo ammesso diciassette persone. So che questi ragazzi ora lavorano, alcuni hanno ricevuto una proposta dai partner mentre stavano ancora seguendo il percorso”.

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