Proiezioni di film e video, interventi aziendali, casi studio: la didattica così è più coinvolgente

Le aspettative di uno studente universitario verso il proprio Corso sono sempre, a giusta ragione, alte. Lo studio del manuale deve essere solo un punto di partenza, un mezzo che permette di fortificare le proprie conoscenze di base per poi metterle alla prova. E sono ben accette challenge e business game, incontri con professionisti esterni, competizioni nazionali, film e video a tema; il tutto, supportato dall’esperienza dei docenti e in uno scambio continuo e proficuo con i propri compagni. 
A Giurisprudenza, al primo anno, c’è l’insegnamento di Sistema del Diritto Romano, del prof. Elio Dovere: “Pandemia e chiusure permettendo, nella seconda metà di ottobre, vorrei proporre agli studenti la proiezione di Agorà, un bel film spagnolo di qualche anno fa e sul quale innesteremo poi un dibattito”, anticipa. Il film tratta della filosofa Ipazia, durante l’epoca delle persecuzioni anti-pagane. Da programma, oltre ai testi, “è prevista una parte speciale dedicata ai rapporti tra cristianesimo delle origini e produzione del diritto. Nel mostrare l’intolleranza del cristianesimo verso altri credo, dal film si evince anche la difficoltà del legislatore di allora che operava in una situazione esplosiva”. Altra intenzione del docente è sottoporre una prova intercorso diversa dal solito, “proponendo a qualche studente che si offrirà volontario di preparare una lezione per i suoi colleghi e coinvolgerli così nella didattica. Ci ho già provato in passato e andò bene”. Ai suoi allievi il prof. Dovere ha sempre proposto anche delle escursioni didattiche, “ma al quinto anno, quando ormai sono quasi giuristi. Siamo stati alle Catacombe di Capodimonte, al Duomo di Napoli, dove tenevamo queste lezioni di approfondimento che erano anche l’occasione per una pizza tutti insieme. Indipendentemente da quanto imparavano, camminando per le strade della città, i ragazzi conservavano un bel ricordo”. Attività queste, ovviamente, “per cui è necessario avere una didattica in presenza. Oltre che fisicamente sfiancante, la didattica a distanza non ha risposto ai nostri obiettivi”. Il Diritto “si studia sentendo parlare i professori e imparando, così, a parlare e pensare nel modo giusto. Soprattutto al primo anno, bisogna acquisire il metodo e le categorie mentali che, con questo metodo, andranno riempite dopo”. Nell’avvicinarsi alla quiescenza, il prof. Dovere manifesta un affettuoso attaccamento al suo Ateneo “in cui ho incontrato studenti svegli, che si sono sempre ben piazzati dopo la laurea. Questo vuol dire che facciamo un buon lavoro”.
Si prepari a mettere le mani in pasta chi segue le lezioni della professoressa Annarita Sorrentino che dice: “Ho sempre sposato l’idea di fare una didattica esperienziale che vada oltre la lezione frontale”. Agli studenti di Marketing, terzo anno di Economia Aziendale, percorso Controllo d’Azienda, “presenterò, allineandomi con il collega Michele Simoni – che ha l’insegnamento di Marketing al terzo anno di Economia Aziendale, percorso Management (n.d.r.) – la partecipazione ad una competizione molto longeva promossa dalla Società Italiana di Marketing, in cui gli studenti italiani di marketing si sfidano su un caso. Quest’anno c’è Ferrarelle che dovrebbe proporre qualcosa a tema sostenibilità. È un ottimo modo per applicare quanto ci diciamo a lezione”. Questo semestre, la docente ha anche l’insegnamento di Digital Marketing, secondo anno della Magistrale di Marketing e Management Internazionale percorso Marketing, “sul quale gli studenti hanno alte aspettative. Alle lezioni frontali stiamo affiancando sia interventi aziendali, volti a dare un’idea di come si sta evolvendo il settore e quali sono le nuove traiettorie – alcuni interventi: E-Pharma, Expedia, Galbusera, Condé Nast – ma anche una parte laboratoriale insieme con WeHUB, web agency locale che oltretutto è di ex allievi della Parthenope”. Questo lavoro progettuale, “come anche quello che svolgeranno i ragazzi di Marketing, all’esame finale peserà per un terzo perché non voglio che sia il solito progettino universitario fine a se stesso”. 
Le prove intercorso
Sono attivi e partecipativi gli studenti di Economia Aziendale, primo anno dei Corsi di Economia Aziendale gruppo A-D e di Economia e Commercio, nell’opinione del loro docente, il prof. Loris Landriani: “Tra le due aule, ho circa 400 studenti e la maggior parte è in presenza. Gli studenti stanno riacquistando la socialità e mi sembra che partecipino alle lezioni anche più degli altri anni”. Il programma della lezione “è semplificato e io cerco anche di venir loro incontro perché hanno orari compattati, spesso con otto o nove ore di fila. Per stimolarli, vado su esempi concreti e parlo di grandi aziende che loro conoscono”. In particolare, “mi soffermo sui temi dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e sociale, che sono anche gli assi portanti delle lezioni”. Il docente quest’anno ha anche introdotto una novità: “La prova intercorso che non avevo mai proposto, non ritenendola utile. Tutti i colleghi però la svolgono e i ragazzi, almeno sulla carta, sembrano apprezzare”. Si tratterà di una “prova classica, scritta e in presenza, che permetterà di dividere in due il programma”. Video esplicativi sono il plus delle lezioni di Economia e Gestione delle Imprese, secondo anno di Economia e Management, tenute dal prof. Francesco Schiavone: “A lezione sto proponendo e proporrò, per lo più da YouTube, video di manager di grandi aziende. Abbiamo già visionato e commentato, ad esempio, un intervento di un importante manager di Tim sulla digital transformation”. Altri, poi, “li sceglieremo in base agli argomenti che tratteremo. A novembre, ma non c’è ancora una data, ci sarà un seminario con il dottor Armando Vallone, di Soccertime, che parlerà di economia digitale”. Economia e Management è la Triennale con sede a Nola: “Una lezione su tre è a distanza e, in aula, ho circa l’80% della classe. Gli studenti mi sembrano soddisfatti e noto nei loro occhi il piacere di aver recuperato l’interazione diretta con noi e con i loro colleghi”. Si prospetta un semestre pieno di incontri anche per gli studenti Magistrali di Fashion, Art & Food Management e Amministrazione, Finanza e Consulenza Aziendale, Corsi entrambi coordinati dal prof. Raffaele Fiorentino: “Trasversalmente sui due Corsi, con i colleghi, stiamo organizzando una serie di testimonianze, alcune in presenza e altre in collegamento – qualche esempio – La professoressa Rita Lamboglia ha la disponibilità di un testimonial di Yamamay, io di un collega dell’Università di Coventry che parlerà di digitalizzazione e trasformazione digitale”. Con le testimonianze dello scorso anno, invece, “laddove il testimonial ha dato il suo consenso alla registrazione, stiamo creando un portfolio da mettere a disposizione degli studenti”. Contestualmente alle testimonianze, “vorremmo far lavorare i ragazzi a project work che siano trasversali ai vari insegnamenti. Un esempio: con Producta, l’anno scorso, i ragazzi sono stati coinvolti nella realizzazione di una proposta di modello di business. Il lavoro è piaciuto e lo riproporremo”. Altrettanto importante “è l’implementazione di opportunità di stage e tirocini che portiamo avanti, in collegamento con valide aziende”.
 
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