Prodotti campani a marchio ed etichette in cui è riportata una specifica denominazione o indicazione geografica, gastronomia molecolare, vulcanologia, enologia, politicamente corretto e femminilizzazione delle professioni. Sono ambiti disciplinari e concetti settoriali, la cui identità si fonda anche su un lessico e una fraseologia propria, specialistica, per ciascuno di essi. Ma qual è la terminologia adatta a raccontarli e a consentire il corretto accesso al loro universo cognitivo? E come si traducono queste specificità lessicali nelle altre lingue? È un discorso interessante, quanto complesso, che 100 studenti dei Corsi Triennali in Management delle Imprese Internazionali, Management delle Imprese Turistiche ed Economia e Commercio potranno affrontare nell’ambito del ciclo di tre seminari, online dal 6 all’8 aprile, “Terminologia e contesti di comunicazione specialistica”. I responsabili scientifici del programma sono i professori Raffaella Antinucci, Claudio Grimaldi, Maria Giovanna Petrillo e Silvia Domenica Zollo.

“Il ciclo è rivolto a studenti che, da piano di studi, devono affrontare insegnamenti di natura linguistica e ha l’obiettivo di approfondire l’uso, negli scambi comunicativi, di una terminologia corretta, condivisa e specifica, spiega il prof. Grimaldi. E prosegue: “In ambito professionale – che ci si riferisca al settore turistico, bancario, finanziario, agro-alimentare o altro – è necessario che gli scambi avvengano padroneggiando correttamente la lingua e il registro linguistico onde evitare che si crei un disallineamento con l’interlocutore”. I relatori saranno giovani dottori e dottoresse di ricerca in Terminologia (francese, inglese, spagnola) dell’Ateneo “che forniranno una panoramica quanto più ampia possibile sulla tematica oggetto di analisi”. Si parlerà, dunque, di lessico di base e avanzato, stimolando anche una riflessione sulla contrastiva italiano-inglese-francese-spagnolo “in un’ottica di approfondimento che sarebbe difficile condurre nel corso delle lezioni poiché nei percorsi di lingua che si affrontano alla Triennale ci si concentra principalmente sul potenziamento delle competenze di base”. Ma non di soli grafemi e lessemi è composta la lingua. Ogni parola che utilizziamo per nominare un concetto lo carica di un significato e, in un certo senso, ci permette di raccontarlo. Diventa, insomma, anche una questione di storytelling. Il docente lo chiarisce con un esempio: “Le eccellenze campane. Dietro questi prodotti c’è l’identità del produttore, c’è una realtà produttiva, ovvero un complesso di saper fare che va indietro nel tempo”. Nel corso dei tre incontri ci si focalizzerà su diverse realtà, contesti produttivi e discipline specifiche. Nel primo seminario, ad esempio, si parlerà proprio dei prodotti campani a marchio e del modo in cui vengono ‘presentati’ ai paesi anglofoni: “Pensiamo al pomodorino del Piennolo, al pomodoro San Marzano, ai prodotti che hanno una determinata denominazione geografica. Come si rendono queste etichette? Si lascia il termine in italiano con una glossa? Si cerca un equivalente inglese? C’è un’adeguata riflessione da portare avanti”. Altro tema interessante “è il politicamente corretto in relazione all’immagine sociale del giornale. In questo caso potremmo intendere il politicamente corretto, ad esempio, come riflessione sulla scelta di femminilizzare o meno i nomi delle professioni. È un discorso su cui c’è molto fermento, in italiano come in francese”. In merito, spiega, non ci sono norme prescrittive: “Ricordo il recente caso di una famosa direttrice di orchestra che ha specificato di voler essere chiamata direttore e non direttrice. In questi contesti entrano in gioco tanti fattori, alcuni anche identitari”. Sono peculiari, data la giovane platea di area economica, le scelte dei focus sulla gastronomia molecolare o sulla vulcanologia. Prosegue la prof.ssa Zollo: “Ci sono tanti discorsi interessanti da poter avviare in proposito. Penso alla gastronomia molecolare e alle strategie discorsive usate in questo ambito; ad esempio, alla soggettività enunciativa e all’utilizzo dei pronomi personali o della nominalizzazione dei sostantivi”. E ancora: “La collega che interverrà sulla vulcanologia si è occupata, nel suo lavoro, anche dei sotto-ambiti della disciplina e della divulgazione della terminologia in diversi contesti, come quello della Solfatara”. Ce ne sarà per tutti i gusti: “Dopo un inquadramento teorico di base verranno forniti degli strumenti metodologici, fondamentali ai fini di un’analisi che si può allargare ai vari settori di interesse per i nostri studenti e le nostre studentesse”, conclude.

Carol Simeoli