Giochi di piume tra versi

Un pomeriggio all’insegna della poesia, intesa come medium di comunicazione tra sé e l’altro, quello di mercoledì 23 novembre presso la Sala degli Angeli al Suor Orsola Benincasa. Un luogo suggestivo i cui dipinti costituiscono la cornice maestosa che fa da contrappunto all’esperienza di lettura generativa, condivisa da giovanissimi appassionati di scritture letterarie. Immessa nel ciclo seminariale di incontri su Arte e Educazione, l’occasione di spunto è il volume “Le piume degli angeli scemi” di Gianni Valentino, una serie di 28 poemetti “che situano il percorso di educatori nella ricerca delle pratiche estetiche con l’intento di fare formazione partendo da una domanda comune: Cosa può accadere tra me e te attraverso la materia poetica?”, si rivolge così alla platea la prof.ssa Maria D’Ambrosio. Gli studenti del suo corso in Pedagogia della Comunicazione ascoltano affascinati le parole della docente, ognuno di loro ha in mano una piuma. “Il testo poetico è sempre un ‘pretesto’ per entrare in relazione, ha il potere di spostare l’asse portante e condurlo a un livello che facilita l’incontro con l’altro fuori dal senso ordinario”. La poesia non è qui considerata in quanto approccio decorativo, è piuttosto materia di apertura e interazione, che ravvisa le sue origini nel gesto del poeta. “Colui che condividendo qualcosa di intimo invita gli altri a interagire, a metter mano all’opera, a entrare nel sistema restituendo ai lettori un’altra forma di gesto: la poesia è un dono di reciprocità”. Questo lavoro educativo di ricerca che abbraccia la pedagogia dell’arte è in perfetta sintonia con il contributo della DanzaMovimento Terapia per la sperimentazione del corpo poietico curata da Sara Diamare, psicologa presso l’ASL Napoli 1 Centro. “L’arte mette realtà distanti tra loro in sinergia su vari pani: la rigenerazione della poesia, la filosofia del corpo e l’empowerment psico-corporeo. Soprattutto in questo momento storico, riscoprire il linguaggio poetico può aiutarci a ritrovare il nostro angelo. Angeli che precipitano in emozioni trasferite dal vissuto degli altri e dalle espressioni poetiche che si fanno corpo. L’obiettivo della Danzaterapia non è quello di costruire una coreografia, tutt’altro: co-costruire ambienti di salute per diventare poeti della propria vita”. Intanto, gli studenti di Scienze dell’Educazione fremono dall’impazienza di conoscere i segreti che si celano dietro la carta dei poemetti. Gianni Valentino, classe 1975, un napoletano appassionato di musica, cinema e fotografia che scrive per La Repubblica e altre testate del Gruppo L’Espresso, ha un’abitudine ormai consolidata da anni: portare con sé un quadernino su cui annotare appunti, impressioni, batticuori. “Il libro è uscito un anno fa, ma in realtà esiste da 15 anni. Scrivo più o meno in maniera cosciente dal 1991. Dopo la morte di un mio amico, sentii che…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 9 dicembre (n.20/2016)
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