Gli studenti di Storia dell’Arte piangono la scomparsa di Rossella Passero

Forte, determinata, coraggiosa. Rossella Passero era tutto questo e anche di più. Nata con la Malattia di Pompe, rara e incurabile, è sopravvissuta ai suoi primi anni di vita per poi spegnersi a soli 21 anni. Studentessa brillante e collega fidata, si trovava ormai ad un passo dalla tanto desiderata Laurea in Scienze dei Beni Culturali, curriculum di Storia dell’Arte, presso l’Università Suor Orsola Benincasa. La scomparsa di Rossella ha lasciato un vuoto immenso nel cuore dei suoi colleghi e professori. “Lei era una grande conoscitrice della storia dell’arte. Aveva uno sguardo più delicato del nostro, più romantico… la sua era una grande passione ed era questo a distinguerla da molti altri”, afferma Francesco Chinelli, collega, amico e rappresentante degli studenti in Consiglio di Corso di Studio. “Spesso ci incontravamo alla metro di Chiaiano per andare in Ateneo. Lei doveva prendere tre ascensori per salire sul piano della strada, quindi spesso la aspettavo per fare il tragitto insieme. Non posso pensare che non succederà più”, conclude Francesco. “Rossella era una persona con un grande spirito e una grande vivacità mentale. Mi aveva colpito già il primo anno di università quando, durante un corso un po’ noioso, lei era l’unica attiva che partecipava con interesse. Per curiosità, un giorno le chiesi come faceva ad essere sempre così partecipe ad ogni lezione e lei mi diede una risposta che non dimenticherò mai, mi disse che si spronava da sola ponendosi delle domande. Lei tendeva sempre a migliorarsi e questa è una cosa che ho sempre ammirato, e lo farò per sempre”, afferma la collega Marianna Spiezia. “Rossella era speciale, mi ha insegnato a non avere mai pregiudizi, mi ha aiutato a capire la vera importanza della vita perché lei, nonostante la sua malattia, le difficoltà fisiche e le sofferenze che la affiggevano quotidianamente, era sempre solare, forte, ambiziosa… molto più di me”, riporta un messaggio scritto dalla compagna di corso Fabiana Fusco.
Prima dell’emergenza Covid, Rossella non ha mai saltato un giorno universitario, neanche quando lo scorso semestre iniziò la didattica mista. La sua assiduità l’aveva spinta a vivere per il suo Corso di studi, aiutata sempre dal padre che, ogni giorno, l’accompagnava e restava in Ateneo durante tutte le ore di lezione per la manutenzione della sedia a rotelle e dei macchinari della figlia. 
Rossella era un esempio di abnegazione e dedizione alla storia dell’arte, per questo i suoi colleghi sperano nel conferimento post mortem della quasi raggiunta Laurea Triennale. Nel frattempo, con il sostegno del prof. Stefano Causa e della dott.ssa Maria Varriale, il terzo anno di Storia dell’Arte si sta attivando per adottare un albero presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il luogo di cultura preferito da Rossella, come ultimo regalo di addio per la brillante e amata studentessa.
 
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