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Intervista al prof. Andrea Delogu

“La nostra ambizione è che un giovane frequentante, mostrando le sue qualità, possa subito lavorare nel mondo dell’impresa. Questo è possibile perché al corso forniamo le chiavi di accesso all’economia applicata, che valgono per tutti i settori e in ogni tempo. Lo testimonia l’altissima fidelizzazione alla cattedra anche dopo la laurea, con tanti ex studenti che vengono da noi a raccontare i propri successi”. Si esprime così il prof. Andrea Delogu, sardo d’origine e dal 1992 Vice Direttore Generale in seno al Coordinamento Informazione del gruppo Mediaset nonché giornalista e già Direttore di varie testate, a proposito di Branding, corporate identity e lobbying, insegnamento del quale è docente a contratto presso l’Università Suor Orsola Benincasa, ormai dal lontano 2005. Un percorso, quello di Delogu, che si articola a doppia mandata lungo i bordi apparentemente lontani della trasmissione di concetti alla platea studentesca da un lato, e della carriera di manager dall’altro. La congiunzione, negli scopi e nelle linee teoriche del corso stesso, che fino a maggio terrà impegnati online, come ogni anno, circa 50 iscritti alla Magistrale in Comunicazione pubblica e d’impresa. “Noi ci proponiamo in primis di calare la realtà del branding, della gestione dell’immagine e dell’identità d’impresa, nello scenario macro e microeconomico. Di conseguenza, occuparsi di branding significa setacciare il legame diretto tra economia aziendale e economia politica, cioè l’economia degli Stati”. Non è un mero orpello. A tal proposito, nella dicitura dell’insegnamento, il termine lobbying, che indica innanzitutto l’attenzione del docente e dell’Ateneo stesso ad adeguare la formazione ai cambiamenti che l’attualità impone: il primo corso tenuto da Delogu al Suor Orsola, infatti, era ‘Teoria e Tecnica della Promozione dell’Immagine e Valorizzazione del Brand’, che si è evoluto, perché la lobbistica è fondamentale, in quanto si sofferma sul rapporto tra cittadini e imprese, tra le imprese stesse, e soprattutto tra le imprese e lo Stato. Avendo a che fare con la protezione, le gestione degli interessi degli stakeholder, si occupa del cosiddetto pre-mercato. Una qualsiasi azienda, per esportare, deve preoccuparsi che non ci siano dazi, che il brevetto sia protetto anche all’estero, che per assumere si possa puntare sulla qualità”. Insomma, la lobbistica è un elemento strategico, che spiega le ragioni di successo di un brand, della sua immagine e della sua identità: “Tanto per fare un esempio, se Coca Cola o Ferrero vogliono vendere in Cina, devono fare accordi locali, creare le condizioni per realizzare fabbriche e produrre sul posto, così da avere vantaggi su immagine e prezzi. Questa è lobbistica trasparente in chiave di marketing strategico”.

Ma come ogni insegnamento universitario che si rispetti, nonostante la dimensione frontale a distanza, gli studenti sono sempre al centro di uno scambio dialettico e proficuo. Un coinvolgimento raggiungibile anche grazie al team messo su da Delogu, composto proprio da tre ex iscritti del Suor Orsola, ora all’apice delle rispettive carriere. Andrea Chinese, dirigente a Mediaset, Diana Nappo, dirigente Whirlpool, che fa la spola tra Londra e Milano, e Francesca Romana Bergamo, consulente d’impresa in strategie di marketing e attrice. Tre elementi di circa 120 tesisti registrati in circa 17 anni di docenza a contratto, con uno scopo preciso nella stesura dell’elaborato finale: “i miei tesisti approfondiscono alcune delle chiavi tematiche affrontate al corso, fanno ricerche sperimentali sul campo e soprattutto analizzano casi di imprese di successo a livello internazionale, nazionale e regionale”. Sulla Campania, a dispetto di quello che si possa pensare, con un tessuto industriale spesso ritenuto sonnolento e abbattuto dalle tante crisi che si sono succedute negli anni, “la situazione è molto interessante. Abbiamo analizzato tantissime aree industriali, dall’aeronautica all’abbigliamento, passando per l’agroalimentare. La situazione è tutt’altro che deficitaria”

A chiunque aspiri ad una carriera da manager, Delogu svela alcuni ‘segreti’ e, soprattutto, sottolinea l’importanza del confronto serrato con gli studenti. Già, perché nonostante le lauree in Giurisprudenza, Filosofia e Scienze Politiche, vede nel corso “una bellissima opportunità di crescita personale, perché i ragazzi, con domande brillanti, che evidenziano una visione del mondo spesso per me impensabile, mi spingono a formarmi di continuo, così da poter essere sempre al passo con i tempi. Ecco, un buon manager, secondo me, non deve mai smettere di studiare loro, inconsapevolmente, sono una grande fonte di stimoli”.

Claudio Tranchino