Tre giorni dedicati alle matricole

Un nuovo inizio al Suor Orsola dopo il Covid

L’ultima settimana di settembre è la chiave di volta per l’apertura del nuovo anno accademico del Suor Orsola Benincasa. Giovedì 22 ha avuto luogo la serata di chiusura di Napoli Come Back a Castel dell’Ovo, mentre il 26, 27 e 28 si apriranno le porte della Cittadella per le giornate dedicate alle matricole, che coincidono con l’inizio delle lezioni. Due iniziative che sembrano perseguire scopi diversi. C’è tuttavia un denominatore comune assai forte: il recupero sociale e fisico degli spazi. I dati relativi a matricole e test d’ingresso fanno ben sperare: +37% di nuovi iscritti rispetto allo scorso anno e 2mila partecipanti alle verifiche in entrata. A fare il punto della situazione è la prof.ssa Paola Villani, Direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Delegata all’Orientamento. “Entrambi gli eventi devono rappresentare, per noi, la fine del Covid. Dunque un nuovo inizio che ci vede arricchiti”, spiega la docente, che poi si sofferma sull’accoglienza delle nuove matricole. “Seguiremo il nostro format vincente. Il Rettore darà il benvenuto, mentre al manager didattico spetterà mostrare gli strumenti digitali a disposizione dei ragazzi, ovvero l’area operativa, il funzionamento di app e sito. Ogni Corso di Laurea avrà poi spazio attraverso le parole e la presenza dei Direttori e docenti di riferimento che racconteranno nel merito struttura e discipline. Faremo gli onori di casa insomma, accompagnando gli studenti dal primo giorno alla laurea, della quale avranno già la data. Perché, a nostro modo di vedere, questo è l’obiettivo. Noi siamo qui per fornire loro organizzazione e metodo, considerando che la programmazione dello studio non sarà più settimanale, ma annuale”.

Un inizio, quello della tre giorni in pieno stile Suor Orsola, anticipato da una chiusura: quella di Napoli Come Back, iniziativa per la prevenzione del disagio giovanile partita lo scorso maggio e che il 22 ha calato il sipario con la terza e ultima serata. Il bilancio è più che positivo: “Abbiamo ospitato, all’insegna dello sport, il Coni, l’Ordine degli Psicologi, il governatore del Rotary Ugo Oliviero che ha dimostrato, progetti alla mano, che l’attività sportiva è inversamente proporzionale alla dipendenza da alcol e sostanze”. In generale, per l’intero evento, sono stati circa 200 gli studenti coinvolti, che hanno contribuito all’organizzazione dei convegni, a guidare gli ospiti all’interno di Castel dell’Ovo, a formare i ragazzi del Liceo Pansini. “Le nostre ricette sono tre: sport, beni culturali e musica”.

Villani, tuttavia, ha rilevato una grossa difficoltà: coinvolgere gli studenti, nonostante i numeri siano importanti. “Sia tra i docenti che i ragazzi c’è ancora un forte malessere dovuto a ciò che ha provocato il Covid in termini sociali. Dobbiamo e vogliamo tornare a vivere fisicamente i nostri spazi. Stiamo per terminare la ristrutturazione del bar, dei nuovi terrazzi. Basti pensare che gli studenti che ora iniziano il terzo anno non hanno quasi mai messo piede nelle varie sedi. Come ha detto il Rettore, torniamo migliori di prima. Aumenteremo le esercitazioni, offriremo sempre più possibilità di partecipare in maniera attiva alle nostre iniziative”. Il Suor Orsola ha un chiaro obiettivo pedagogico: stimolare le competenze relazionali e sociali”.

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