“La nostra estate dura quindici giorni”

Dopo lo scoglio dei test, per le matricole di Medicina arriverà l’impatto con discipline, strutture e docenti. Gli studenti già iscritti (a Caserta) anticipano, con i loro racconti, cosa doversi aspettare. “Il nostro vantaggio è il numero chiuso, che ci permette un contatto diretto con i professori”, afferma Antonio Russo, studente al quarto anno. “Il problema principale che affligge da anni lo studente di Medicina non è tanto il numero chiuso all’ingresso, quanto i limitatissimi accessi alle Specializzazioni, rispetto ai laureati”, prosegue. Il primo anno fornisce le basi, dal secondo gli esami presentano un indirizzo più specifico: “come Fisiologia, il cui apporto di specialisti, nel nostro caso un medico dello sport e un neurofisiologo, aiuta a comprendere meglio la materia, accompagnata da esempi pratici”. Al terzo arrivano le materie cliniche: “le discipline di base aiutano a comprenderle. Ad esempio, la Fisica è fondamentale per capire il funzionamento della flebo, la Biologia è alla base della Medicina, e, se studi Istologia come Dio comanda, hai parte del programma della temibile Anatomia già assimilato”. I docenti sono “preparati e comprensivi”, “gli amministrativi sono competenti”. Per quel che riguarda le strutture: “negli ultimi anni si è registrato un miglioramento organizzativo. Nonostante i limiti oggettivi di spazio, riusciamo a sederci tutti nelle aule. Non siamo in Paradiso, ma sfruttiamo bene le risorse che abbiamo. I piani di studio di Napoli e Caserta da poco sono stati unificati, in questo modo passare da una sede all’altra risulta più semplice”. Antonio conclude con un ammonimento: “l’errore che si commette non è risolvibile, c’è di mezzo una vita; per cui lo studio dipende dalla coscienza individuale. Se si studia tanto, si riduce la possibilità di arrecare danno ad un paziente”.
Si sofferma, appunto, sull’organizzazione dello studio Riccardo Toscanini, rappresentante degli studenti in Consiglio di Ateneo al terzo anno: “fare vita sociale è possibile, organizzando bene il percorso. Abbiamo sessioni invernali a gennaio, febbraio e fine dicembre; estiva a giugno, luglio e settembre. La nostra estate dura quindici giorni in pratica, ma, se si riesce a gestire il tempo, durante i corsi invernali puoi anche uscire la sera”. Il carico è pesante, non si può dire il contrario: “al primo anno si seguono i Laboratori di Anatomia e Istologia, dove si possono osservare le cellule al microscopio. Questi, ben attrezzati, si trovano al quinto piano del Complesso di San Benedetto, a Caserta”. Il futuro: “La nostra principale aspettativa è l’apertura del Nuovo Policlinico a Caserta”, tema in agenda del neo eletto Paolisso: “sostenuto molto da noi rappresentanti, in quanto sempre attento alle problematiche studentesche”. Per il momento, il Complesso di San Benedetto comprende: “un’aula studio, una biblioteca e due bar. Arrivare qui non è difficile con mezzi pubblici o propri: a 800 metri a piedi dalla stazione di Caserta, a 700 dall’uscita 13 dell’autostrada. I parcheggi nei dintorni sono convenzionati, ovvero prevedono tariffe scontate per gli studenti”. Per Riccardo l’impegno nello studio deve diventare un programma di vita: “non rimandare a domani quello che puoi fare oggi, poiché, se resti indietro e non gestisci bene il carico giornaliero, ti trovi in difficoltà”.
Entrata al secondo tentativo, dopo un anno a Farmacia, Linda Franzese oggi è iscritta al primo di Medicina: “mi sono dovuta abituare ad un metodo di studio diverso, lì gli esami erano in prevalenza scritti, qui quasi tutti orali. L’autonomia nello studio è una conquista rispetto al liceo, ma è anche complessa da gestire. Non bisogna lasciarsi prendere dall’euforia dell’approdo all’Università, si deve studiare assiduamente”. Al primo anno cinque esami da sostenere: “si inizia a seguire anche Anatomia, per darlo al secondo anno. In periodo d‘esame si studia continuamente, ma durante i corsi bastano tre ore al giorno pomeridiane, poiché finiscono dopo pranzo”. Se si vuole studiare in sede: “l’aula studio non è molto capiente, bisogna andare di mattina presto per trovare posti”. 
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