“Lettere Moderne – spiega Katia Di Lorenzo – si incentra particolarmente sullo studio delle materie umanistiche, come Letteratura italiana, Storia (medievale, moderna e contemporanea), Latino, ecc. Tra gli obiettivi vi è, sicuramente, quello di conferire una solida ed ottima conoscenza delle materie, al fine dell’insegnamento, ma anche allo scopo di permettere nuovi sbocchi nel campo del giornalismo o dell’editoria”. Si passa ai dettagli: “Sono 18 esami. Tra le materie più complesse figura soprattutto il Latino. Di esami belli ed interessanti ce ne sono diversi, come, ad esempio, Filosofia morale, dai contenuti affascinanti, e Letterature comparate, una solida guida alla conoscenza delle letterature di tutti i tempi. Le lezioni si seguono tra Porta di Massa e corso Umberto. Una scelta di cuore: “che permette di seguire le proprie passioni letterarie. La stessa passione, però, bisogna averla nello studio! Tenendo conto della scarsa considerazione nei confronti degli indirizzi umanistici, c’è tanta paura per il futuro. Credo e mi auguro che all’estero la situazione non sia la stessa, che ci sia un barlume di speranza per noi giovani”.
Anche Susy Albano si sofferma sugli esami: “tutti abbastanza impegnativi, ma i più difficili, a mio parere, sono quelli di Letteratura latina, ai quali bisogna dedicare tantissimo tempo”. Susy, che si è iscritta a Lettere per passione, per amore della poesia e dell’arte, non è rimasta delusa perché “ci sono dei corsi davvero belli da poter seguire. Ad esempio, quello di Letterature comparate, dove si mettono a confronto testi diversi di autori vari cercando di coglierne similitudini ed aspetti importanti” e perché nel Dipartimento fervono iniziative di ampio respiro (“sono rimasta molto colpita da un incontro in cui ci occupavamo di propaganda anti-camorristica, al quale ha preso parte anche Don Luigi Merola”). Insomma, “Lettere Moderne offre tanto da imparare, anche se il lavoro sembra un’utopia”.
Olimpia Boemio mette subito le cose in chiaro: “Lettere Moderne si occupa di formare, parzialmente, una figura professionale che possa lavorare nel campo dell’editoria e, solo se si decide di continuare il Corso di studi, ti permette di avere quei requisiti necessari per poter accedere al TFA (Tirocinio Formativo Attivo), utile all’insegnamento”. Bisogna sapere gestire il tutto: “Non esistono materie complicate, dipende molto anche da come un professore imposta la sua materia e cosa pretende dagli studenti. Inoltre, siamo divisi in base al cognome (A-L ed M-Z) e spesso, confrontandomi con i colleghi dell’altro gruppo, esami che per me erano complicati per loro erano una ‘passeggiata’ e viceversa. Consiglio, quindi, in presenza di difficoltà insormontabili, di chiedere il passaggio di cattedra”. Gli esami più piacevoli: “Geografia, Letterature moderne comparate e Sociolinguistica, per una questione legata ai professori, giovani e molto più vicini agli studenti”. Infine, un consiglio: “Per affrontare questo Corso ci vuole solo passione, l’unico espediente per essere ottimista ed andare avanti”.
Il bello di Lettere, per Claudia Esposito, è che “ci si può innamorare degli esami più difficili! Ad esempio, per Filologia romanza, la parte relativa alla grammatica è abbastanza difficile, ma lo studio della lirica trobadorica è affascinante ed avvolgente; oppure Letterature comparate, dove il professore è un vero mito; o ancora Filologia dantesca, dove basta pensare al canto V dell’Inferno e alla grandezza di un professore come Calenda”. Ci vuole caparbietà: “Trovare lavoro in questo campo è sempre più complicato e, alla fine, ci si ritrova a credere di aver sbagliato tutto e si desidera ritornare indietro… ma sarebbe una scelta razionale e non di cuore”.
Per Maria Adelaide gli ingredienti più belli di questo Corso sono tre: “Lo studio, i libri utilizzati e la capacità critica dei professori. Lettere Moderne ti apre la mente e ti fa affrontare tutto con sguardi e prospettive diverse. Lo consiglio soprattutto per la competenza dei docenti!”. Per lei, la partecipazione all’Erasmus “credo sia una possibilità che tutti dovrebbero darsi”.
Anche Susy Albano si sofferma sugli esami: “tutti abbastanza impegnativi, ma i più difficili, a mio parere, sono quelli di Letteratura latina, ai quali bisogna dedicare tantissimo tempo”. Susy, che si è iscritta a Lettere per passione, per amore della poesia e dell’arte, non è rimasta delusa perché “ci sono dei corsi davvero belli da poter seguire. Ad esempio, quello di Letterature comparate, dove si mettono a confronto testi diversi di autori vari cercando di coglierne similitudini ed aspetti importanti” e perché nel Dipartimento fervono iniziative di ampio respiro (“sono rimasta molto colpita da un incontro in cui ci occupavamo di propaganda anti-camorristica, al quale ha preso parte anche Don Luigi Merola”). Insomma, “Lettere Moderne offre tanto da imparare, anche se il lavoro sembra un’utopia”.
Olimpia Boemio mette subito le cose in chiaro: “Lettere Moderne si occupa di formare, parzialmente, una figura professionale che possa lavorare nel campo dell’editoria e, solo se si decide di continuare il Corso di studi, ti permette di avere quei requisiti necessari per poter accedere al TFA (Tirocinio Formativo Attivo), utile all’insegnamento”. Bisogna sapere gestire il tutto: “Non esistono materie complicate, dipende molto anche da come un professore imposta la sua materia e cosa pretende dagli studenti. Inoltre, siamo divisi in base al cognome (A-L ed M-Z) e spesso, confrontandomi con i colleghi dell’altro gruppo, esami che per me erano complicati per loro erano una ‘passeggiata’ e viceversa. Consiglio, quindi, in presenza di difficoltà insormontabili, di chiedere il passaggio di cattedra”. Gli esami più piacevoli: “Geografia, Letterature moderne comparate e Sociolinguistica, per una questione legata ai professori, giovani e molto più vicini agli studenti”. Infine, un consiglio: “Per affrontare questo Corso ci vuole solo passione, l’unico espediente per essere ottimista ed andare avanti”.
Il bello di Lettere, per Claudia Esposito, è che “ci si può innamorare degli esami più difficili! Ad esempio, per Filologia romanza, la parte relativa alla grammatica è abbastanza difficile, ma lo studio della lirica trobadorica è affascinante ed avvolgente; oppure Letterature comparate, dove il professore è un vero mito; o ancora Filologia dantesca, dove basta pensare al canto V dell’Inferno e alla grandezza di un professore come Calenda”. Ci vuole caparbietà: “Trovare lavoro in questo campo è sempre più complicato e, alla fine, ci si ritrova a credere di aver sbagliato tutto e si desidera ritornare indietro… ma sarebbe una scelta razionale e non di cuore”.
Per Maria Adelaide gli ingredienti più belli di questo Corso sono tre: “Lo studio, i libri utilizzati e la capacità critica dei professori. Lettere Moderne ti apre la mente e ti fa affrontare tutto con sguardi e prospettive diverse. Lo consiglio soprattutto per la competenza dei docenti!”. Per lei, la partecipazione all’Erasmus “credo sia una possibilità che tutti dovrebbero darsi”.