35 mila studenti, 1.000 docenti e tanti primati per la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

La Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II racchiude in sè tre ex-Facoltà, oggi identificate con altrettanti Collegi degli Studi rispettivamente in Architettura, Ingegneria e Scienze ed eredita una tradizione secolare che vanta grandi primati: dai primi orti botanici alla prima cattedra di Astronomia, dalla prima Scuola di Ponti e Strade alle prime macchine a vapore d’Italia, al primo acquario del mondo. Eccellenze sopravvissute nel tempo, che hanno ottenuto riscontri favorevoli in termini di valutazione della ricerca e della didattica in tanti settori, ora racchiusi in un unico organismo dai numeri impressionanti: undici Dipartimenti, ventinove Corsi di Laurea Triennale, trentuno Corsi di Laurea Magistrale, due Corsi di Laurea Magistrali quinquennali a ciclo unico, oltre mille fra docenti e ricercatori, trentacinquemila studenti, diecimila nuovi immatricolati ogni anno. 
“Grazie alla presenza di un grande patrimonio di saperi comuni, potremo proporre un’offerta didattica veramente trasversale, razionalizzare l’impiego della forza docente e delle strutture e l’organizzazione dei corsi che potranno più facilmente essere mutuati, riducendo dispersioni e parcellizzazioni. Le relazioni fra i Dipartimenti sono già molto strette. La complessità rappresenta una sfida che non ci scoraggia e la biodiversità culturale è una grande ricchezza”, sottolinea il prof. Piero Salatino, ingegnere chimico, Presidente della Scuola, il quale preannuncia agli studenti l’approdo in un sistema in via di trasformazione culturale e organizzativa.
I primi due
anni sono duri
“Chi sceglie questi studi spesso lo fa perché vuole incidere sulla realtà. Per riuscirci bisogna cimentarsi con discipline fondamentali che appaiono lontane dagli obiettivi a cui si aspira, soprattutto alle nuove generazioni così veloci, ma che sono a questi funzionali. Pertanto, i primi due anni risultano particolarmente duri e bisogna affrontarli sapendo che rappresentano un’indispensabile tappa di maturazione”, suggerisce il professore che sottolinea un ulteriore aspetto: “Quando si arriva all’università non si è sempre né abituati né consapevoli del rigore formale richiesto. Allenarsi sui test in rete, o leggere le dispense di Matematica presenti sulla piattaforma digitale Federica Web Learning, può fornire validi elementi di valutazione sulla propria preparazione e sulle aspettative”. 
Sul rendimento dei ragazzi incidono anche le difficoltà ambientali, in primo luogo trasporto pubblico e penuria di spazi. Questioni che il professore conosce bene, per essere stato egli stesso studente pendolare: “per un grande Ateneo come il nostro, il destinatario finale è il mondo e i nostri studenti devono essere in grado di inserirsi in qualunque contesto. L’Università è, però, anche un grande asset locale, un albero con i rami nel mondo e le radici nel territorio, se queste rinsecchiscono l’intero albero ne risente. Se gli studenti fanno, tutti i giorni, cinque ore di viaggio, rischiamo di vanificare i nostri processi formativi”, afferma prof. Salatino, promotore di un’azione volta ad alleviare i disagi che affliggono le sedi di Fuorigrotta: “Abbiamo chiesto invano, per tre mesi, una navetta e sono bastati due giorni di proteste da parte dei residenti di un quartiere centrale per raddoppiare le linee. In autunno daremo vita ad un tavolo di confronto per trovare una soluzione e facilitare i collegamenti fra i plessi flegrei, ricorrendo anche a soluzioni come il car ed il bike sharing”.
Per quanto riguarda gli spazi, invece, proseguono i lavori di ristrutturazione a via Claudio: “l’intera sede può ospitare fino a milleottocento studenti. Noi non possiamo permetterci di rinunciare a più di seicento posti alla volta ma, trasferendo una parte delle attività a Monte Sant’Angelo, abbiamo avuto un secondo semestre senza problemi e per l’inizio dell’anno accademico 2015 contiamo di inaugurare la sede di Napoli Est, un investimento nel quale crediamo molto”. Complici tutti questi fattori ambientali, il calendario delle attività sarà, ancora per il prossimo anno, compattato in alcuni giorni ed orari evitando però, promette il professore, ‘buchi’ durante la giornata. 
“Tutti gli sforzi
saranno premiati”
La reale possibilità di andare avanti dipende, quindi, molto dalla capacità di organizzarsi, imparando anche a gestire la fatica ma “tutti gli sforzi saranno premiati. I nostri sono titoli di qualità, che offrono ancora grandi prospettive e tanti, fra coloro i quali hanno preferito studiare in città più ‘facili’, non hanno sempre trovato lo stesso livello”.
Infine, un consiglio pratico da parte di una persona che, per molti anni, ha praticato uno sport all’aria aperta come la vela: “più del tempo speso a studiare, conta la sua qualità. Rinunciate a prendere un appunto per seguire il docente ed evitate di svolgere gli esercizi del libro pensando che uno di questi uscirà all’esame. Piuttosto, ragionate su quelli che svolgete. Non occorre studiare in maniera forsennata, è meglio prendersi delle pause, distrarre di tanto in tanto la mente, per tornare a concentrarsi meglio sullo studio in seguito, è un ottimo allenamento”.
Puntando i riflettori su Ingegneria, sono due le questioni di primario interesse studentesco sulle quali si ragiona da tempo. Una riguarda l’istituzione di un primo anno comune a tutti gli indirizzi: “da altri Atenei ci vengono gli spunti per dar vita, se non ad un primo anno comune, almeno a tre semestri con un più alto livello di condivisione, nell’ambito dei settori di riferimento industriale, civile e dell’informazione”. L’altra, l’anticipazione, negli anni a venire, del test di valutazione delle conoscenze in ingresso, che si svolgerà il 4 settembre: “considero positivamente l’esperienza svolta quest’anno, per ora circoscritta ai Corsi di Ingegneria, di una prova on-line in primavera. I ragazzi ne hanno tratto grande vantaggio e mi auguro che, attraverso il dialogo con il Provveditorato, già dal prossimo anno si possa erogare il test di valutazione, che si basa su conoscenze basilari di logica e matematica, al quarto anno della scuola superiore”.
Per ulteriori informazioni, è disponibile in rete il nuovo portale: scuolapsb.unina.it.
Simona Pasquale
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