Scena prima: “la guida dello studente? A metà gennaio”. Atto secondo: “vuole la guida? Torni a fine gennaio”. Terzo episodio: “per la guida non se ne parla prima di metà febbraio”. Di rinvio in rinvio –una volta le rispondevano che era terminata, un’altra volta che era in ristampa, una terza che non si sapeva che fine avesse fatto- Francesca Santarpino, 25 anni, è arrivata al sette marzo senza la guida dello studente di Psicologia. “Sono veramente stufa – si sfoga dopo l’ennesimo buco nell’acqua- Io abito a Napoli e lavoro come baby sitter; ogni volta devo prendere il treno per recarmi alla segreteria studenti, a Caserta. Pago il biglietto del treno, perdo una mattinata, arrivo a Caserta e mi sento dire ancora una volta che questa guida benedetta non c’è. Come è possibile?”. Secondo quanto riferisce Francesca, peraltro, quello della guida fantasma è uno soltanto dei disservizi che caratterizzerebbero la segreteria studenti di Psicologia. Rincara, infatti, la dose: “qualche volta ho provato a telefonare per chiedere informazioni ed evitare l’ennesimo viaggio a vuoto. Quasi sempre risulta occupato. Quando finalmente sono riuscita a mettermi in contatto sapete cosa mi ha risposto un signore all’altro capo del telefono? Che ai suoi tempi lui non si sarebbe mai neanche sognato di telefonare in facoltà per avere informazioni. Sembra incredibile, nell’era di Internet, ma è così. Ho provato a chiamare per sapere se il giorno di Carnevale si sarebbe svolta la lezione di Psicologia generale, ma non ho avuto il piacere di parlare con nessuno. Almeno fosse una segreteria efficiente con chi si reca di persona! Invece gli impiegati addetti al pubblico sono due nel migliore dei casi; più spesso uno soltanto. L’orario di apertura è solo mattutino, dalle 9.00 alle 13.00”.
La studentessa venticinquenne lamenta disservizi anche per quanto concerne il funzionamento della segreteria amministrativa, quella che ha sede a S. Maria Capua Vetere. “Siamo ancora costretti a ritirare personalmente i bollettini per il pagamento delle tasse universitarie. Ditemi voi se è concepibile. Qualche giorno fa sono andata appositamente per ritirarli, ma ancora non erano disponibili. Ho chiesto all’impiegato di verificare al computer la mia posizione, per sapere se sono esentata dal pagamento per la combinazione del voto di maturità e del reddito, ma per il computer io non ero neanche immatricolata. Insomma, un viaggio a vuoto, l’ennesimo. Non sono l’unica a lamentarmi di questa situazione; si tenga presente che ci sono studenti i quali arrivano a Caserta o peggio ancora a S. Maria da S. Giorgio a Cremano, Portici. Dopo più di due ore di viaggio sentirsi rispondere in maniera evasiva o non sentirsi rispondere affatto non è proprio l’ideale”.
E’ delusa, Francesca, e non fa nulla per nasconderlo. “Quello attivato dalla Seconda Università è l’unico corso di laurea in Psicologia tra Roma e Palermo. Non è pensabile che offra ai suoi iscritti servizi tanto scadenti”. A sostegno di tali affermazioni cita altri due episodi. Il primo: “i libretti universitari ancora non ci sono stati consegnati”. Il secondo: “a settembre, con altri trecento immatricolandi, più o meno, ho svolto la tanto consigliata prova di autovalutazione, facoltativa e non obbligatoria ai fini dell’iscrizione. Ho versato 40.000 lire su un bollettino di conto corrente postale. Ci era stato detto che sarebbero state defalcate dalle tasse, ma a tutt’oggi non se ne sa niente ed anzi ci è stato detto che quei soldi non ci saranno restituiti”.
La studentessa venticinquenne lamenta disservizi anche per quanto concerne il funzionamento della segreteria amministrativa, quella che ha sede a S. Maria Capua Vetere. “Siamo ancora costretti a ritirare personalmente i bollettini per il pagamento delle tasse universitarie. Ditemi voi se è concepibile. Qualche giorno fa sono andata appositamente per ritirarli, ma ancora non erano disponibili. Ho chiesto all’impiegato di verificare al computer la mia posizione, per sapere se sono esentata dal pagamento per la combinazione del voto di maturità e del reddito, ma per il computer io non ero neanche immatricolata. Insomma, un viaggio a vuoto, l’ennesimo. Non sono l’unica a lamentarmi di questa situazione; si tenga presente che ci sono studenti i quali arrivano a Caserta o peggio ancora a S. Maria da S. Giorgio a Cremano, Portici. Dopo più di due ore di viaggio sentirsi rispondere in maniera evasiva o non sentirsi rispondere affatto non è proprio l’ideale”.
E’ delusa, Francesca, e non fa nulla per nasconderlo. “Quello attivato dalla Seconda Università è l’unico corso di laurea in Psicologia tra Roma e Palermo. Non è pensabile che offra ai suoi iscritti servizi tanto scadenti”. A sostegno di tali affermazioni cita altri due episodi. Il primo: “i libretti universitari ancora non ci sono stati consegnati”. Il secondo: “a settembre, con altri trecento immatricolandi, più o meno, ho svolto la tanto consigliata prova di autovalutazione, facoltativa e non obbligatoria ai fini dell’iscrizione. Ho versato 40.000 lire su un bollettino di conto corrente postale. Ci era stato detto che sarebbero state defalcate dalle tasse, ma a tutt’oggi non se ne sa niente ed anzi ci è stato detto che quei soldi non ci saranno restituiti”.







