A Servizio Sociale si formano gli assistenti sociali

Il percorso di Studi in Servizio Sociale dall’anno scorso entra a far parte del Dipartimento di Scienze Politiche. “Abbiamo dovuto riadattare i curricula per ben due volte, a seconda delle trasformazioni del welfare”, spiega il prof. Giacomo Di Gennaro, ex Coordinatore del Corso di Laurea e parte integrante del Consiglio di Dipartimento. Per quest’anno non ci saranno ulteriori modifiche, quindi chi ha intenzione di iscriversi a questo Corso dovrà prepararsi ad acquisire strumenti e metodologie riguardo: il social work, la politica sociale, la legislazione sociale, l’organizzazione sociale, la sociologia e il diritto. I contenuti di ogni insegnamento sono declinati a seconda degli obiettivi formativi dei curricula. “Per esempio, lo studio del Diritto Ecclesiastico – continua Di Gennaro – da noi è lo studio della storia del no profit e delle attività di assistenza sociale”. All’ultimo anno della Triennale, inoltre, lo studente può scegliere se indirizzare la sua carriera accademica approfondendo l’analisi e la conoscenza delle varie forme di dipendenze e patologie sociali o se spostarsi verso le organizzazioni territoriali e il lavoro sociale. Il tirocinio è obbligatorio sia alla Triennale che alla Magistrale. Nel primo caso, c’è la possibilità di lavorare negli enti locali come le ASL, nel settore del No Profit o nella gestione dei servizi. Nel secondo caso, lo studente si occupa prevalentemente di progettazione e gestione dei piani di zona avendo come tutor un assistente sociale. Il Corso di Laurea in è a numero chiuso sia al primo che al secondo livello. Per la Triennale i posti disponibili sono 150 e 100 per la Magistrale. Il test viene preparato dall’Ordine regionale degli assistenti sociali e solitamente verte prevalentemente su domande riguardo l’economia, la legislazione sociale, la conoscenza degli organi territoriali. Ogni anno sono circa 400 gli studenti che tentano la prova per accedere alla Triennale. Dopo aver affrontato il Corso di Laurea di primo livello, si può già ottenere l’abilitazione di tipo B, che permette di esercitare la professione, ma per poter aprire le porte della dirigenza c’è bisogno dell’abilitazione di tipo A, per la quale è necessaria la Magistrale. 
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