Accesso riservato a 40 matricole

Test a settembre (in data da definirsi) per le 40 aspiranti matricole del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia (con sede ad Avellino). “80 domande che attesteranno la cultura di base dei partecipanti – spiega il prof. Luigi Moio, Presidente del Corso di Laurea – A risposta multipla, il test verterà su argomenti di logica, fisica, biologia e chimica, materie che saranno riprese poi durante il percorso. Non è necessario comprare un manuale ad hoc, le domande saranno a breve sul sito di Agraria per esercitarsi via web”. Una volta superati i test, si entra nel mondo dell’enologia. “Molti si iscrivono pensando di parlare solo di vino, degustando di qua e di là – afferma il docente – In realtà, lo studente si confronta con materie scientifiche. Essendo, però, a numero programmato, chi si iscrive va sempre avanti, perché spinto da forte motivazione”. Molte le esercitazioni sul campo: “I tirocini presso le aziende permettono di vivere gli aspetti pratici legati al vino, favorendo l’ingresso nel mercato del lavoro. In Dipartimento abbiamo una sala di analisi sensoriale, fondamentale per familiarizzare con i sapori e gli odori legati ai particolari tipi di vino. Da noi la frequenza non è obbligatoria ma consigliabile, perché le nostre lezioni, essendo così particolari e specifiche, sono irripetibili”. Alla fine del triennio si diventa enologi: “Ci si può iscrivere all’Associazione Enologi Italiani, in quanto si è già professionisti. Oppure si può proseguire con la Magistrale”. Tra gli sbocchi lavorativi: “Nelle aziende che producono vino, nel controllo della filiera, nella gestione agronoma ed enologica dei terreni. Si può lavorare in cantina, sul controllo della qualità della materia prima, sugli additivi o sui metodi di produzione. Ci occupiamo anche degli aspetti amministrativi, dei percorsi di vendita e di marketing”. Il settore è in crescita, si registrano alti picchi di occupazione: “Il vino è legato alla nostra cultura culinaria, affascina da sempre e non manca mai sulle nostre tavole. Non abbiamo risentito la crisi, anzi alcuni nostri studenti sono diventati imprenditori, lanciandosi nel campo della produzione, valorizzando ciò che hanno appreso durante il percorso”. 
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