Agricoltura, Alimenti, Ambiente: le 3 A di Agraria

“Siamo un’oasi di tranquillità in cui poter studiare con dedizione. Due elementi caratterizzano il nostro Dipartimento: la familiarità dell’ambiente universitario e l’insegnamento di contenuti rispondenti alle sfide del futuro. Da docenti abbiamo un rapporto costante con i ragazzi, li seguiamo passo dopo passo, informandoci del percorso quotidianamente. Inoltre, offriamo Corsi di Laurea altamente formativi, che indirizzano a precise realtà lavorative”, il prof. Domenico Carputo, delegato all’orientamento, descrive i punti di forza di Agraria. “Le tre A: Agricoltura, Alimenti ed Ambiente rappresentano le sfide che i ragazzi dovranno imparare ad accogliere. Con l’aumento della popolazione, vivere, mangiare e trovare risorse saranno gli interrogativi a cui si dovrà dare risposta. È qui che entreranno in gioco gli studenti, con le competenze specifiche di cui saranno portatori”. Un mercato del lavoro aperto e appetibile non deve far giungere a false conclusioni. Per iscriversi occorre avere “tanta voglia di studiare in modo serio – sottolinea il docente – I programmi, soprattutto al primo anno, sono difficili perché concernono la Fisica, la Chimica, la Matematica, la Biologia, e, oltre ad una forte propensione per le materie scientifiche, bisogna avere la scintilla. Solo la passione fa intraprendere la strada giusta, aggirando i possibili intoppi”. Visitare il Dipartimento e vedere che aria tira è un buon punto di partenza. “Capire il meccanismo, seguire una lezione, avere un confronto diretto con i docenti è fondamentale per operare una buona scelta. Ad ottobre (dall’1 al 3) dedicheremo alcuni giorni all’accoglienza delle matricole. Mostreremo i luoghi in cui si svolgerà la vita universitaria, invitando gli studenti senior a raccontare le proprie esperienze. I presupposti ci sono tutti e con percorsi di studio non proprio impossibili sarà compito dei ragazzi essere artefici della propria fortuna”. E, mentre l’offerta formativa della Triennale è multidisciplinare in modo da dare una visione di base, quella della Magistrale “indirizza nel settore lavorativo che si sente più consono alle proprie esigenze. Nel triennio si capisce per cosa si è portati, nei due anni successivi ci si specializza. In realtà Agraria può definirsi quinquennale, proprio perché completa”. Un percorso che registra, in controtendenza, un boom di iscrizioni: “Oggi più che mai c’è un ritorno alle origini avvertito da tutti. Il mondo del lavoro si trova ad investire su nuove figure, in vari campi. Occorrono, ad esempio, professionisti sulla ricerca applicata, sulla consulenza in azienda, sul controllo della produzione, sulla salvaguardia dell’ambiente. La necessità di esperti del settore invoglia i ragazzi ad intraprendere studi innovativi, che diano maggiori possibilità di crescita professionale”. 
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