Il prof. Andrea Prota è il nuovo Direttore del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, struttura alla quale afferisce un solo Corso di Laurea, quello Magistrale in Ingegneria Strutturale e Geotecnica, ma che ‘presta’ i suoi docenti per numerosi insegnamenti in altri Corsi di Laurea di Ingegneria ed Architettura. Prota, eletto il 26 novembre, candidato unico, ha avuto 62 preferenze su 64 votanti. L’elettorato attivo spettava a 70 persone. Subentra al prof. Raffaele Landolfo, che è rimasto in carica per due mandati. “Ho costruito il mio programma – dice il giorno dopo la votazione –confrontandomi con chi ha svolto le funzioni di Direttore in periodi precedenti alla nascita dell’attuale Dipartimento. Con loro ho iniziato sin dal 2002 a conoscere la macchina dipartimentale sia sotto il profilo scientifico che organizzativo, traendo insegnamenti sul campo che saranno per me indispensabili”.
Sono numerosi i capitoli in agenda del nuovo Direttore. Eccone alcuni. Riguardo alla didattica: “va rafforzata la sinergia con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale per le iniziative di promozione dei Corsi di Laurea dell’Area Civile e per riflettere su eventuali modifiche dell’attuale offerta”. Prosegue: “Mi propongo, con il contributo dei colleghi, di valorizzare al meglio le valutazioni degli studenti”. L’auspicio: “una riflessione sulle potenzialità che offrono i canali che man mano si attivano presso la nuova sede di San Giovanni e l’attivazione di ulteriori possibili meccanismi che, in linea con le iniziative dell’Ateneo, diano premialità a chi si distingue particolarmente per l’impegno nella didattica”. Tra i desiderata ci sono anche “la riattivazione di Master in lingua inglese che in passato il Dipartimento ha erogato con successo ed altre azioni che ottimizzino il Dottorato di Ricerca e stimolino il finanziamento di ulteriori borse non istituzionali”.
Quanto alla ricerca, “la recente esperienza del progetto che abbiamo costruito per entrare tra i Dipartimenti di Eccellenza ha dimostrato che la collaborazione e l’interazione tra i due settori scientifico-disciplinari del Dipartimento possono rendere ancora più competitive le proposte che ciascuno può sviluppare in modo indipendente. Nonostante il prevedibile esito negativo finale, la valutazione di merito della proposta è stata molto positiva e credo rappresenti un punto di partenza per nuove iniziative comuni di ricerca non appena ve ne sarà occasione”. Precisa, tuttavia: “Per essere competitivi nel prossimo futuro dovremo tutti lavorare per ottenere un risultato ottimale nella VQR 2015-2019. Questo è un aspetto a cui intenderò dedicarmi personalmente cercando di stimolare chi concretizza in modo meno efficace le proprie ricerche e provando a sostenere in tutti i modi progetti ed idee che possano generare opportunità di ricerca (specie per i più giovani) e quindi prodotti scientifici di elevato valore bibliometrico”. Ricorda che già negli anni scorsi numerose sono state le opportunità per il coinvolgimento di numerosi docenti nelle attività dei progetti PON ai quali il Dipartimento ha partecipato insieme con il Distretto Stress. “Credo che tali esperienze – prosegue – potranno certamente essere rafforzate nel prossimo futuro all’esito dell’istruttoria di proposte progettuali a cui abbiamo partecipato nell’ambito di diversi bandi nazionali ed europei. Ritengo inoltre molto positiva l’attività di sviluppo e trasferimento tecnologico che, negli ultimi anni, è stata compiuta attraverso l’attivazione di diversi spin-off e l’elaborazione di domande di brevetto nazionali ed internazionali che vedono protagonisti specialmente i giovani ricercatori. Si tratta di iniziative che intendo continuare a favorire”. All’ordine del giorno inserisce anche l’obiettivo di stimolare i rapporti con aziende ed imprese sia ai fini della proposizione in sinergia di progetti competitivi che per l’attivazione di collaborazioni di natura tecnico-scientifica. Nell’ambito, poi, della programmazione del personale docente, Prota punta anche sul reclutamento di giovani ricercatori provenienti da altre Università italiane o straniere.
Sono numerosi i capitoli in agenda del nuovo Direttore. Eccone alcuni. Riguardo alla didattica: “va rafforzata la sinergia con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale per le iniziative di promozione dei Corsi di Laurea dell’Area Civile e per riflettere su eventuali modifiche dell’attuale offerta”. Prosegue: “Mi propongo, con il contributo dei colleghi, di valorizzare al meglio le valutazioni degli studenti”. L’auspicio: “una riflessione sulle potenzialità che offrono i canali che man mano si attivano presso la nuova sede di San Giovanni e l’attivazione di ulteriori possibili meccanismi che, in linea con le iniziative dell’Ateneo, diano premialità a chi si distingue particolarmente per l’impegno nella didattica”. Tra i desiderata ci sono anche “la riattivazione di Master in lingua inglese che in passato il Dipartimento ha erogato con successo ed altre azioni che ottimizzino il Dottorato di Ricerca e stimolino il finanziamento di ulteriori borse non istituzionali”.
Quanto alla ricerca, “la recente esperienza del progetto che abbiamo costruito per entrare tra i Dipartimenti di Eccellenza ha dimostrato che la collaborazione e l’interazione tra i due settori scientifico-disciplinari del Dipartimento possono rendere ancora più competitive le proposte che ciascuno può sviluppare in modo indipendente. Nonostante il prevedibile esito negativo finale, la valutazione di merito della proposta è stata molto positiva e credo rappresenti un punto di partenza per nuove iniziative comuni di ricerca non appena ve ne sarà occasione”. Precisa, tuttavia: “Per essere competitivi nel prossimo futuro dovremo tutti lavorare per ottenere un risultato ottimale nella VQR 2015-2019. Questo è un aspetto a cui intenderò dedicarmi personalmente cercando di stimolare chi concretizza in modo meno efficace le proprie ricerche e provando a sostenere in tutti i modi progetti ed idee che possano generare opportunità di ricerca (specie per i più giovani) e quindi prodotti scientifici di elevato valore bibliometrico”. Ricorda che già negli anni scorsi numerose sono state le opportunità per il coinvolgimento di numerosi docenti nelle attività dei progetti PON ai quali il Dipartimento ha partecipato insieme con il Distretto Stress. “Credo che tali esperienze – prosegue – potranno certamente essere rafforzate nel prossimo futuro all’esito dell’istruttoria di proposte progettuali a cui abbiamo partecipato nell’ambito di diversi bandi nazionali ed europei. Ritengo inoltre molto positiva l’attività di sviluppo e trasferimento tecnologico che, negli ultimi anni, è stata compiuta attraverso l’attivazione di diversi spin-off e l’elaborazione di domande di brevetto nazionali ed internazionali che vedono protagonisti specialmente i giovani ricercatori. Si tratta di iniziative che intendo continuare a favorire”. All’ordine del giorno inserisce anche l’obiettivo di stimolare i rapporti con aziende ed imprese sia ai fini della proposizione in sinergia di progetti competitivi che per l’attivazione di collaborazioni di natura tecnico-scientifica. Nell’ambito, poi, della programmazione del personale docente, Prota punta anche sul reclutamento di giovani ricercatori provenienti da altre Università italiane o straniere.
Il rammarico: ad
un soffio dal
riconoscimento
dell’Eccellenza
un soffio dal
riconoscimento
dell’Eccellenza
Amministrazione, laboratori e spazi sono gli altri punti del programma in base al quale Prota ha ottenuto il consenso dei suoi colleghi e dei rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo. “Intendo anche coinvolgere in modo ancor più forte il personale tecnico ed amministrativo in tutte le possibili iniziative che consentano di valorizzare il contributo che ciascuno può dare per la gestione, il controllo e lo svolgimento delle attività che si svolgono, nei diversi ambiti, all’interno e fuori dagli spazi del Dipartimento”. Quanto ai laboratori, “dovremo impegnarci per rendere ancor più utilizzato il laboratorio della sede di Architettura che, per caratteristiche intrinseche, potrebbe rappresentare un polo specifico per prove ‘leggere’ e per dimostrazioni sperimentali per gli studenti”. Grandi opportunità sono anche offerte dal nuovo Laboratorio di Strutture del Cesma presso la sede di San Giovanni che dispone di attrezzature “con le quali è possibile condurre prove statiche o pseudo-dinamiche su campioni in scala reale sfruttando il muro di contrasto”.
Infine, ecco il capitolo spazi. “Su questo tema – ricorda il prof. Prota – ho molto lavorato negli ultimi anni su delega del Direttore e posso testimoniare che molti sforzi sono stati profusi”. Oggi cominciano ad essere tangibili i primi risultati: “con l’imminente disponibilità di nuovi bagni al primo piano della sede di via Claudio; finalmente gli studenti avranno dei servizi più idonei rispetto alla loro numerosità, con la disponibilità anche di servizi per diversamente abili”. Saranno poi a breve disponibili, nella stessa area, “una nuova Aula Dottorandi con otto postazioni ed una nuova Aula studio che potrà accogliere circa 40 studenti”. L’ultima proposta, non ancora avviata come procedura di affidamento di Ateneo, ha riguardato la realizzazione di un varco di accesso verso il laboratorio di via Claudio (lato Scienza delle Costruzioni) direttamente dal piazzale antistante l’ingresso di via Claudio e la realizzazione di gazebo esterni a disposizione degli studenti per studio e refezione. La successiva priorità “potrebbe essere la riorganizzazione degli spazi al secondo piano della Palazzina 6” per eventuali nuovi spazi destinati a studenti e dottorandi.
Queste, dunque, le priorità del nuovo Direttore. L’uscente, il prof. Landolfo, lascia con un bilancio soddisfacente ed un rammarico. “Cominciamo da quest’ultimo – dice – Abbiamo sfiorato ma non ottenuto il Dipartimento di eccellenza. Siamo arrivati nella fase finale e per un soffio non siamo entrati tra i vincitori”. Quanto al resto, commenta: “Sono molto soddisfatto dei due mandati che ho svolto. Sono stati anni non semplici e di grossi cambiamenti. Sono riuscito a mantenere il Dipartimento competitivo ed unito. Credo che in sei anni si sia dimostrata la validità del progetto culturale alla base della nostra istituzione. Abbiamo una bellissima Laurea Magistrale ed i numeri sono positivi”.
Fabrizio Geremicca
Infine, ecco il capitolo spazi. “Su questo tema – ricorda il prof. Prota – ho molto lavorato negli ultimi anni su delega del Direttore e posso testimoniare che molti sforzi sono stati profusi”. Oggi cominciano ad essere tangibili i primi risultati: “con l’imminente disponibilità di nuovi bagni al primo piano della sede di via Claudio; finalmente gli studenti avranno dei servizi più idonei rispetto alla loro numerosità, con la disponibilità anche di servizi per diversamente abili”. Saranno poi a breve disponibili, nella stessa area, “una nuova Aula Dottorandi con otto postazioni ed una nuova Aula studio che potrà accogliere circa 40 studenti”. L’ultima proposta, non ancora avviata come procedura di affidamento di Ateneo, ha riguardato la realizzazione di un varco di accesso verso il laboratorio di via Claudio (lato Scienza delle Costruzioni) direttamente dal piazzale antistante l’ingresso di via Claudio e la realizzazione di gazebo esterni a disposizione degli studenti per studio e refezione. La successiva priorità “potrebbe essere la riorganizzazione degli spazi al secondo piano della Palazzina 6” per eventuali nuovi spazi destinati a studenti e dottorandi.
Queste, dunque, le priorità del nuovo Direttore. L’uscente, il prof. Landolfo, lascia con un bilancio soddisfacente ed un rammarico. “Cominciamo da quest’ultimo – dice – Abbiamo sfiorato ma non ottenuto il Dipartimento di eccellenza. Siamo arrivati nella fase finale e per un soffio non siamo entrati tra i vincitori”. Quanto al resto, commenta: “Sono molto soddisfatto dei due mandati che ho svolto. Sono stati anni non semplici e di grossi cambiamenti. Sono riuscito a mantenere il Dipartimento competitivo ed unito. Credo che in sei anni si sia dimostrata la validità del progetto culturale alla base della nostra istituzione. Abbiamo una bellissima Laurea Magistrale ed i numeri sono positivi”.
Fabrizio Geremicca