Attiva una Commissione studenti-docenti

Da riunione informale a organo formale per risolvere i problemi del Corso di Laurea in Biotecnologie Industriali: questo è il percorso della Commissione studenti-docenti raccontato da Joseph Spina, iscritto al primo anno della Magistrale: “è un esperimento interessante perché non esiste altrove e perché da noi i problemi vengono risolti molto rapidamente”. A suo avviso, non c’è tanto da migliorare: “dal punto di vista dell’insegnamento ci sono solo pregi. I docenti sono molto preparati e ci possono seguire perché siamo pochi. Forse il problema vero è la scarsa consapevolezza che si ha del valore di questo Corso. Questo fa sì che molti lo abbandonino senza conoscerne le reali prospettive”. Lui non lo ha abbandonato: “il mio percorso qui è iniziato per caso. Ho scoperto il Corso su internet ed essendo una sorta di Ingegneria genetica mi ha convinto subito. Mi è piaciuto molto e alla Triennale mi sono laureato con lode”. È vicina alla laurea Matilde Sicuranza, del terzo anno: “sto al passo, mi mancano tre esami e sto già facendo il tirocinio per la tesi. Sicuramente proseguirò qui alla Federico II”. Il suo è un percorso iniziato per caso: “non è stata una scelta vera e propria. Provai il test a Medicina e non entrai, però, dato che il Corso mi è piaciuto da subito, ho abbandonato presto l’idea di ripetere i test”. La sensazione è quella di non essere mai usciti dall’ambiente scolastico: “siamo pochi iscritti, possiamo seguire un percorso universitario senza per questo perdere il rapporto con i docenti. Tutti i docenti ci conoscono per nome e cognome. L’aspetto negativo è che in Italia non conoscono molto la figura del biotecnologo”. Sulla Commissione: “ne faccio parte da due anni. È bella l’attenzione che i docenti ci rivolgono accogliendo tutte le nostre richieste”. Fa da portavoce per il primo anno la matricola Mariano Rumolo: “sono referente della mia classe. Finora ho partecipato ad un incontro a fine febbraio. Ci hanno spiegato com’è strutturato il Corso sia alla Triennale che alla Magistrale”. Anche lui non ha passato i test a Medicina: “sono entrato a Scienze Infermieristiche e a Biotecnologie. Ho scelto quest’ultimo perché mi attraeva parecchio. Penso che non tenterò più il test perché questo Corso mi piace molto, soprattutto per le prospettive che offre. Anche il rapporto con i colleghi è ottimo. Siamo in pochi, quindi dobbiamo darci per forza una mano. Anche a livello umano siamo molto legati”. Si è subito rimboccato le maniche: “ho dato tre esami su quattro. È stato duro soprattutto il primo esame di Biologia”. L’unione tra studenti va oltre la classe e abbraccia tutto il Corso, come spiega Ginevra Del Vecchio, all’ultimo anno della Magistrale: “sono ormai cinque anni che, con i rappresentanti, stiamo lavorando per mantenere un costante dialogo, mettendo a confronto le esigenze dei singoli anni. Finora abbiamo avuto grandi risultati”.
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