Calcio a 5, il Cus Napoli fa 13 e stacca il biglietto per L’Aquila

Il calcio a 5 del Cus Napoli va a L’Aquila per la fase finale dei Campionati Nazionali Universitari. Probabilmente se qualcuno avesse letto questo incipit subito dopo la partita di andata con il CUS Catanzaro avrebbe pensato a uno scherzo. Quel match è finito 7 a 2 per i calabresi. Serviva il miracolo e il miracolo, sportivo, non si è fatto attendere. Tra le mura amiche, i cusini partenopei si sono rimboccati le maniche e hanno aspettato che fosse il cronometro a scrivere la parola fine alla contesa. È finita 13-1. Il lieto fine   spalanca le porte verso l’Abruzzo. Un risultato schiacciante che fa pensare a una passeggiata. Provate a chiederlo al Mister Marco Russo che ha osservato i suoi calcettisti dalla tribuna, complice la squalifica rimediata all’andata: “i primi undici minuti sono stati terribili. Il risultato era bloccato sullo 0 a 0. Non riuscivamo in nessun modo a metterla dentro. Io ero fuori. Mi ha aiutato Mister Gargiulo. Ai ragazzi abbiamo detto di stare calmi e di gestire al meglio i 40 minuti a disposizione, senza farsi irretire dalle polemiche”. Alla fine ci ha pensato Piantadosi con un gol da omicidio colposo per i deboli di cuore: tiro-traversa-palla sulla linea-palla fuori dalla porta la sequenza killer. È entrata o non è entrata? L’arbitro ha detto di sì, il VAR non c’era, quindi: 1 a 0 e palla al centro tra le proteste. Il seguito è stato un fiume in piena: “dopo quattro minuti eravamo sul 5 a 0”. Stesso ritmo nella ripresa, fino al 13 a 0. Il gol della bandiera dei calabresi l’ultimo atto prima del fischio finale. Testa ora alle Final Eight: “tutti i calcettisti che hanno partecipato alla doppia sfida di qualificazione hanno dato la loro disponibilità alla partenza. Soltanto due resteranno a Napoli. Sceglieremo i quindici che possono portarci alla vittoria finale”. Partiranno dopo un miniritiro, iniziato il 20 aprile scorso, necessario per allenare muscoli e testa. I CUS più temuti ai CNU: Camerino, “che ci ha buttato fuori nell’ultima edizione”, Catania, “sempre di alto livello con atleti che disputano la A2”, Molise, “alle Final Eight è sempre presente. Dimostra di essere una solida realtà del torneo”. E Napoli? “Noi siamo tra le possibili candidate all’oro. L’obiettivo minimo è il podio”. Quale ambiente caratterizza la manifestazione? “Nelle fasi finali si entra nel vivo. È veramente bello. Si assapora lo sport da professionisti. Le giornate sono tutte concentrate tra sedute atletiche e tattiche. Poi, quando possibile, si va al campo a vedere le partite degli avversari”. Il CUS Napoli ci sarà. Non è uno scherzo.
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