Chimica e Fisica, i più duri da superare

“I tecnologi alimentari sono figure professionali che trovano impiego nelle industrie alimentari o nelle Istituzioni pubbliche e private. Si può trovare lavoro nel settore del controllo qualità degli alimenti, come tecnici di laboratorio o nel campo della produzione: alimentazione, nutrizione ed igiene sono i pilastri su cui si fonda il percorso”, spiega la prof.ssa Silvana Cavella, Coordinatrice del Corso di Laurea. Al primo anno le vere difficoltà si incontrano con gli esami di base: “Chimica e Fisica sono i più duri da superare. Dal secondo anno – continua la professoressa – ci si rapporta con materie caratterizzanti il Corso e la preparazione diventa più specifica. Si incontrano discipline come Alimentazione e Nutrizione umana, Microbiologia degli alimenti, Ingegneria dei processi alimentari. Questi nomi non devono spaventare, ma va sottolineata la loro forte componente scientifica. Ai nuovi iscritti occorre una forma mentis predisposta alle scienze per poter procedere spediti”. Tuttavia: “Nessun esame è così difficile da poter ostacolare il percorso in modo determinante. Anche le materie più ostiche si superano con la frequenza, lo studio e l’aiuto che si ottiene andando a ricevimento. Oltre alle lezioni, ogni professore ha 4 ore settimanali per ascoltare i dubbi degli studenti. Questo strumento va adottato ed utilizzato perché molto efficace, aiuta il dialogo ed il confronto, indispensabili per la crescita professionale”. Con una media di 400 nuove iscrizioni annue, Tecnologie Alimentari risulta un ambiente familiare per i ragazzi. “Gli studenti sono ben seguiti, cerchiamo di avere un rapporto diretto con tutti. Vorremmo rendere la frequenza obbligatoria. Al primo anno, nonostante le nostre raccomandazioni, gli studenti tendono ad abbandonare i corsi. Eppure seguire è la prima arma per non disperdersi”. I Laboratori: “La parte pratica è la più divertente ed è quella che fa capire gli aspetti tecnici del mestiere”. Un consiglio: “non perdere l’abitudine che si aveva al liceo: lo studio giornaliero delle materie è importantissimo”. Perché avere una sorta di assegno “aiuta a mantenere viva la costanza, una dote fondamentale per rendere il percorso veloce”. La Triennale da sola non basta per trovare facilmente lavoro: “I ragazzi dovranno iscriversi successivamente alla Magistrale”. 
- Advertisement -




Articoli Correlati