Con metodo e frequenza, “si è già a metà dell’opera!”

‘Atipici’, è così che Giuseppe definisce i ‘meccanici’ perchè “sono in grado di rivestire i ruoli più disparati nell’ambito della progettazione e realizzazione di lavori. Diciamo che il ‘meccanico’ è uno dei pochi ingegneri che può collaborare con qualsiasi altro tipo di ingegnere. Proprio questo, insieme alle conoscenze essenziali, è lo scopo formativo del Corso”. Si passa agli esami: “è essenziale seguire tutti i corsi. L’esame più difficile è Costruzioni di Macchine, seguito da Scienza delle Costruzioni e Meccanica Applicata alle Macchine”. Ci vuole tenacia: “Mi sento di consigliare a chi vorrà iscriversi a questo Corso di Laurea di affrontarlo sempre con la massima tenacia e forza perché le difficoltà ci sono, ma vanno superate!”.
Racconta Andrea: “Si studiano svariati fenomeni fisici che vengono schematizzati tramite modelli matematici, in modo tale da avere un approccio più ingegneristico. Lo scopo principale è quello di apprendere e attuare alcune tecniche per svolgere al meglio il compito dell’ingegnere impiantista, che non solo deve sapere dimensionare e produrre un determinato manufatto industriale, ma deve avere anche le basi per comprendere le dinamiche di uno stabilimento di produzione o di energetica”. Per raggiungere tali competenze ci sono gli esami: “Bisogna sostenere 19 esami in 3 anni, passando per molte materie fondamentali come Meccanica Applicata alle Macchine, Scienza delle Costruzioni, Costruzioni di Macchine e Impianti di Macchine. Materie importanti e complicate ma anche belle ed interessanti, perché consentono di assumere elevate competenze tecniche e di approcciare in modo più professionale a problemi anche giornalieri. Il bello di questo Corso è che si entra in contatto con tantissime problematiche quotidiane”. Ci sono tante opportunità: “di fare esperienza sul campo. Mi riferisco soprattutto al progetto ‘Unina Corse’, del quale faccio parte da quasi un anno, che consente di entrare in un’ottica lavorativa importante e di assumere ulteriori competenze in modo rapido ed interessante. È un’esperienza che potrebbe allungare i tempi di laurea, ma che certamente ripaga in futuro di tutti i sacrifici!”.
Per Olimpia il Corso potrebbe essere diviso in due parti: “In una prima fase lo studente si trova ad affrontare materie non di ambito ingegneristico quali Analisi 1 e 2, Fisica generale, Geometria e Algebra, Chimica ed Elementi di Informatica, che consentono di acquisire gli strumenti necessari ad affrontare la seconda fase. Durante quest’ultima fase si affrontano materie più tecniche quali Disegno Tecnico Industriale, Elettrotecnica, Fisica Tecnica, Fisica Matematica, ecc… L’esame cardine è, a mio avviso, Scienza delle Costruzioni, che fornisce gli strumenti per l’analisi del comportamento dei materiali e degli organi di macchina. Poi Meccanica applicata e Costruzioni di Macchine, gli insegnamenti che maggiormente formano l’ingegnere industriale, sono gli esami più complessi”. L’esame più bello? “Fisica Tecnica”. Un consiglio ai futuri ‘meccanici’: “affrontare il Corso con passione e determinazione. Il percorso è arduo e gli ostacoli, sebbene non insormontabili, sono tanti!”.
Enrico descrive le sedi: “In genere il I anno si segue a Monte Sant’Angelo, bella struttura, ma decisamente complicata da raggiungere. Dal II anno si segue tra Piazzale Tecchio e via Claudio, vicine tra loro e facilmente raggiungibili). Strutturalmente la migliore delle tre è Piazzale Tecchio. Tuttavia, anche qui ci sono alcuni problemi causati da ‘errori di progettazione’, come ad esempio una vetrata nella parte centrale di alcune aule che crea problemi nella proiezione di slides tramite proiettore e che d’estate trasforma l’aula in una vera e propria serra! Problemi che, comunque, si sta cercando di risolvere”. Poi, arriva un consiglio: “Ingegneria Meccanica è uno dei Corsi tra i più difficili nel suo campo, ma, una volta superati gli ‘scogli’ iniziali, le materie trattate diventano sempre più interessanti. Bisogna trovare un buon metodo di studio e seguire i corsi regolarmente e con attenzione: facendo ciò si è già a metà del lavoro!”.
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