Cronaca di una giornata particolare

Se Federico II sapesse… 
Povero Federico II di Svevia, di certo non gli farebbe piacere sapere com’è combinata oggi la “sua” università…
La disorganizzazione regna sovrana e quello che mi è accaduto ieri ne è la conferma. Premetto che non è la prima volta che ciò accade ma questa è proprio la goccia che fa traboccare il vaso!
Ieri mattina dovevo sostenere un esame previsto alle ore 8.00. Vivendo ad Ischia mi regolo di conseguenza: sveglia alle 6.00 aliscafo alle 7.00 arrivo verso le 8.00 al Molo Beverello. E’ il 4 luglio, alle 8.00 c’è già un caldo bestiale, il termometro che affaccia sul Molo Beverello indica 30°C il sole già scotta ed io mi avvio con l’abbigliamento opportuno da esame (quindi non in bermuda) e il caldo si fa sentire. Dopo essermi fatto i soliti 15 min. di strada a passo sostenuto per non fare troppo tardi, dal Molo Beverello all’Università entro in facoltà, mi avvicino alla bacheca per vedere in che sala fosse l’esame e……
ESAME RINVIATO
si, proprio cosi’: l’esame era stato rinviato (ovviamente senza alcun preavviso agli studenti) e senza alcuna spiegazione. Chi siamo noi studenti per aver diritto ad una spiegazione? Vogliamo essere avvertiti? Vogliamo una spiegazione? Resto un po’ davanti a quell’avviso per realizzare di essermi svegliato alle 6, aver pagato 4.20 euro ad andata e dover 4.20 euro a ritorno per un totale di 8,40 euro (me li rimborsa il professore?) ed essermi fatto un bello scarpinetto per niente.
Non è la prima volta che un esame viene rinviato senza preavviso e senza spiegazioni, del resto i professori fanno quello che vogliono e nessuno può dirgli nulla, sono come dei mostri sacri. Ovviamente non tutti, non bisogna generalizzare, ce ne sono anche di buoni (l’eccezione che conferma la regola) ma per il resto… C’era un ragazzo li in facoltà che mi guardava mentre leggevo l’avviso in bacheca, si è avvicinato e mi ha detto: “anche tu per l’esame rinviato?” e io “si” e lui mi fa “ma come mai?” e io “beh, non è la prima volta e di certo non sarà l’ultima” qui le cose funzionano cosi’… ed è la migliore università di Napoli! Non oso immaginare la peggiore come sia ridotta!!! Il ragazzo veniva da Eboli (SA) e di certo non è dietro l’angolo…
Me ne torno a casa, aspetto un’ora sul porto l’aliscafo per tornare ad Ischia dove arrivo alle 11.00 (totale tra ore perse di sonno e ad andare a Napoli per niente= 5 ore + 10 euro di “beneficenza” all’Alilauro)
Arrivato a casa direte voi finisce lì? No! Manco a dirlo!!! Ricevo una telefonata a casa, rispondo e dall’altra parte del telefono sento “E’ L’università Federico II, Facoltà di Scienze Politiche” in un attimo stavo per ricredermi sull’organizzazione e l’efficienza dell’università… “Volevamo informarLa che il Consiglio di Facoltà si è riunito…” (da premettere che avevo fatto una richiesta, a marzo credo, per aver riconosciuti dei crediti in seguito al conseguimento del DELF) quindi mi son detto “dai, si fanno perdonare, almeno una bella notizia che compensi quanto accaduto stamattina” e dall’altra parte il funzionario continua “Volevamo informarLa che il Consiglio di Facoltà si è riunito e ha deliberato che Lei deve sostenere l’esame orale di francese”. L’orale di francese? Ma se è stato uno dei miei primi esami?!?!? Il funzionario verifica, mi dice che ho ragione (e grazie!) e conclude dicendo che non può fare nulla lui, forse il consiglio “non ha capito” la mia domanda.
Come si fa a “non capire” una domanda scritta in lingua italiana con tanto di attestato allegato?
Il funzionario mi invita a ripresentare la domanda (magari l’anno prossimo la rivalutano e a laurea ultimata mi riconoscono 1 credito).
Non c’è che dire, COMPLIMENTI E UN BELL’APPLAUSO PER L’ORGANIZZAZIONE E L’EFFICIENZA DI QUESTI BRAVI SIGNORI!
Quanno ce vo’, ce vo’ 
Andrea D’Ambra
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