Dalla Francia e dalla Turchia per studiare alla Parthenope

Sono a Napoli grazie ad accordi internazionali che consentono di conseguire la laurea a doppio titolo (double degree) e al progetto Erasmus. Sono due degli studenti stranieri ospiti in Ateneo. Frequentano le lezioni al Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (DISAQ). “Sono uno studente dell’Università di Bordeaux. Vivo lì, ma la mia famiglia è di Limoges. Sono arrivato il 17 settembre e mi tratterrò a Napoli per un semestre”, spiega Antoine Deltreil, primissimo studente straniero ad inaugurare il double degree. “Frequento il terzo anno di Economia, la laurea che qui è chiamata Triennale in Francia prende il nome di ‘licenza’. Ho scelto Napoli per l’opportunità della doppia laurea e per assaporare lo stile di vita italiano, che qui si sente molto. È una bella città. Io voglio viaggiare in tutto il mondo, incontrare nuove persone, scoprire nuove abitudini”. Non nota molte differenze tra Napoli e Bordeaux: “ma penso che il concetto di tempo sia diverso, la vita è più cool qui”. Il corso preferito da Antoine è Comunicazione: “perché è qualcosa di creativo, devi immaginare ed utilizzare la creatività. Inoltre, ho già realizzato un piano di comunicazione per una PMI durante uno stage in Francia”. Ha trovato alloggio da solo: “i miei genitori pagano l’affitto”. La maggior parte dei corsi che segue sono in inglese: “marketing, comunicazione, contabilità, gestione. Ho anche corsi di italiano per impararlo meglio”. Napoli per Antoine è un museo a cielo aperto: “è la più bella città che abbia mai visto. Ogni strada è un pezzo d’arte: ci sono un sacco di musei, e poi c’è il Vesuvio. Mi dispiace davvero dover dire che alcune aree non sono i luoghi più sicuri del mondo!”. 
È invece uno degli undici Erasmus al DISAQ Batuhan Arayici, turco di Smirne, qui a Napoli da tre settimane: “sono al quarto anno di Economia. Avevo tre opzioni per il progetto Erasmus: Romania, Repubblica Ceca e Napoli. Ho scelto questa città perché navigando in internet mi sono accorto che è molto simile alla mia”. Prima di venire in Italia, ha sostenuto un esame d’inglese e ha richiesto il visto: “la Turchia non è in Europa, abbiamo bisogno del visto per venire qui. Mi fermerò un semestre, tornerò nel mio Paese a febbraio 2015”. L’Università di Pamukkale, da dove proviene, è più grande della Parthenope: “ma altre differenze non ne trovo, anche perché i miei corsi non sono ancora letteralmente iniziati”. Batuhan ha scelto di seguirli in italiano: “poiché non conosco bene la lingua del luogo e l’inglese dei napoletani non è un granché, come il mio del resto, per cui, se voglio comunicare con qualcuno, devo a tutti i costi imparare l’italiano”. Ha trovato una stanza in affitto ed è molto felice di aver scelto Napoli: “che ci crediate o no, tutto è okay qui. La città è viva, le persone sono molto gentili con me e la vita è più conveniente rispetto alle altre città europee. In più, il tempo è sempre buono, posso fare il bagno ad ottobre, mentre in Turchia no. Il vero problema si riscontra al volante: gli autisti sono completamente pazzi, più che a Smirne!”.
Allegra Taglialatela
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