Per Dario Iennaco Farmacia non è solo una scelta universitaria, è una questione genetica: “mi sono iscritto nel 2012. È stata la mia prima scelta. Al test mi sono classificato tra i primi trenta. È una passione che viene dalla mia bisnonna. Sono cresciuto all’interno della farmacia di famiglia. Ho fatto questa scelta perché la mia è un’azienda familiare che non può essere lasciata, ma principalmente perché è un Corso di studi che mi piace”. Mai avuto dubbi, insomma. Il suo cammino, però, è partito in salita: “ho perso quasi un anno per problemi legati al trasferimento della mia famiglia a Roma. Però mi sono rimesso subito in carreggiata. Oggi ho una media discreta, partecipo molto alla vita universitaria”. Un esame in particolare ha segnato la sua ripresa: “mi ha aiutato molto l’esame di Chimica Generale. È stato molto sofferto, ma ho ottenuto un buon risultato e mi ha dato una buona visione per riprendere il passo”. A suo avviso la situazione del Dipartimento non è particolarmente complessa: “disagi veri e propri non ce ne sono. I servizi necessari sono attivi. Abbiamo un bar e un’ottima aula studio aperta a tutti. Grazie all’AISF, inoltre, si organizzano manifestazioni particolari come il Guacci day, una giornata che si ripete ogni anno e che è prevista per il prossimo 26 maggio. È un incontro con gli studenti, volto a mostrare come funziona un’azienda di distribuzione farmaceutica”. In merito ad altre questioni, a suo avviso l’unione fa la forza: “credo che la collaborazione tra i vari consiglieri sia importante per garantire tutto quello che chiedono gli studenti. Una richiesta che ci arriva spesso riguarda il numero degli appelli”. I suoi obiettivi da studente: “voglio laurearmi il più presto possibile continuando a vivere tutto quello che fa parte dell’università. Uno dei miei sogni, dopo la laurea, è un’esperienza all’estero, magari a Londra”.







