DIETI Day Zero, un incontro per conoscersi meglio

È alla sua prima edizione il DIETI Day Zero, l’incontro di orientamento  destinato alle matricole iscritte ai Corsi di Laurea Triennale del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione. Due le date in cui si è svolto l’evento, il 19 novembre presso la sede di San Giovanni a Teduccio e il 22 nella sede di Piazzale Tecchio. A moderare l’incontro nell’Aula Magna “Leopoldo Massimilla” di Piazzale Tecchio il prof. Giovanni Breglio: “Nel corso degli anni ci siamo accorti che gli studenti hanno difficoltà a reperire una serie di informazioni utili e pratiche che servono loro per entrare pienamente nella vita dell’università e del DIETI. Siamo un po’ in ritardo rispetto all’inizio delle lezioni, ma il nostro obiettivo sarà, d’ora in avanti, ripetere questo evento ogni anno per aiutare gli studenti a cominciare il loro percorso universitario con il piede giusto”. Alcune slide introduttive hanno presentato il Dipartimento, l’offerta formativa, gli sbocchi lavorativi e i percorsi di ricerca. “Le statistiche ci offrono dati rassicuranti – ha proseguito il prof. Breglio – Le lauree in Ingegneria sono quelle che hanno i tassi più alti di occupazione e di retribuzione. Ma a chi rivolgersi per risolvere quei piccoli o grandi problemi che uno studente incontra nel corso della sua carriera universitaria?”. Ingegneria Elettrica, Ingegneria Informatica, Informatica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Biomedica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria dell’Automazione: per ciascuno di questi Corsi sono stati indicati alle matricole docente coordinatore di riferimento, rappresentanti degli studenti, sito web ed eventuale pagina facebook. Ed infine una veloce presentazione di segreterie, aule studio, biblioteche, laboratori e studi docenti dislocati tra le sedi di Monte Sant’Angelo, via Claudio, Piazzale Tecchio, via Nuova Agnano e San Giovanni a Teduccio prima di lasciare la parola al prof. Carlo Sansone per alcuni utili consigli alle matricole: “Come si affrontano gli esami? Durante la prima lezione dico sempre che dovete studiare, studiare costantemente sin dal primo giorno. Non ci sono altre strade. Se non lo fate ora dovrete farlo dopo, ma dopo non ci sarà più tempo. Molti docenti cercano di facilitarvi con delle prove in itinere: è un modo per cominciare a testare la vostra preparazione e tenervi allenati. Studiate e ripetete ogni giorno, sfruttate i momenti di approfondimento, il tutorato e il ricevimento dei professori. Un ultimo consiglio: potete partire in Erasmus già dal primo anno, ma consigliamo di fare questa esperienza durante la seconda parte della vostra carriera universitaria. Troverete meno difficoltà e vivrete un’esperienza più completa”. Hanno chiuso l’incontro alcuni rappresentanti degli studenti, membri dell’associazione ASSI, che hanno invitato le matricole ad una piena e consapevole partecipazione alla vita universitaria, e Ferdinando Chianese del team Unina Corse che ha invitato gli studenti a fare domanda di reclutamento per partecipare alla progettazione e produzione di un’automobile per corse targata Federico II.
I primi mesi 
delle matricole
Ma come stanno vivendo, le matricole, i loro primi mesi da studenti universitari? Analisi Matematica I, Fisica I e Fondamenti di Informatica sono i “mostri sacri”, comuni a tutti i Corsi Triennali di area ingegneristica, con cui gli studenti dovranno confrontarsi presto. “Tutti ci dicono che Analisi I è uno scoglio da superare. Mi auguro di riuscirvi. Vengo da un liceo scientifico e con la pratica me la cavo bene. L’orale, invece, mi spaventa di più. Abbiamo già avuto un buon riscontro con Fondamenti di Informatica: la prova intercorso è stata superata quasi da tutti, soltanto 20 studenti su 180 non ce l’hanno fatta”, racconta Simone Carannante, appassionato di tecnologia e computer, che ha scelto Ingegneria Informatica perché crede che il mondo corra verso il progresso e con esso anche la tecnologia e l’informazione. Un appunto lo muove il suo collega Gennaro Abruzzese: “Seguiamo i corsi in via Claudio e ci troviamo bene sia in termini di mezzi di trasporto che di strutture a nostra disposizione. A volte il wi-fi unina traballa un po’. Credo, però, che le ore di lezione siano poche. Quando ti trovi lì a seguire puoi porre qualche domanda al professore, ma, per quanto possa risponderti in modo completo, i programmi sono corposi e il tempo a nostra disposizione è sempre troppo poco per approfondire”. “I docenti sono molto bravi – dice Andrea Giuliano che, indeciso tra Ingegneria Informatica e Chimica, si è dedicato all’Ingegneria perché attratto dalle elevate percentuali di occupazione nel post-laurea – Non ho ancora visitato la biblioteca anche se mi hanno detto che i libri più interessanti sono sempre già in prestito. Se c’è qualcosa che non va? Forse le classi. Le nostre aule sono grandi, per 180 persone, ma i posti a sedere non sono molto funzionali. I banchi hanno giusto le dimensioni di un quaderno e le sedute sono scomode. Al momento in aula siamo circa 150 persone, ma sicuramente diminuiremo. Credo che esami tosti come Analisi servano anche a questo, a sfoltire un po’ il gruppo. Solo i più motivati andranno avanti”. Una inziale perplessità ha lasciato il posto ad una maggiore sicurezza in Francesco Bardaro, primo anno di Ingegneria Elettronica: “All’inizio le cose mi sembravano molto complicate, ma poi, andando avanti e insistendo, sono riuscito ad abituarmi ad un ambiente nuovo come l’università. Ho acquisito sicurezza e confidenza sia con i docenti che con gli argomenti delle lezioni che, naturalmente, sono abbastanza complessi. Il mio metodo di studio è questo: studio contemporaneamente dagli appunti e dal libro di testo. A lezione, a volte, ho notato che la spiegazione del professore non è proprio uguale all’argomento trattato dal libro. Fare un confronto tra appunti e testo è fondamentale”.
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