Eletti Buongiovanni e Frassineti

Cambio della guardia alla Presidenza dei Corsi di Laurea Triennale in Lettere e Magistrale in Filologia Classica e Moderna. Sono stati eletti, rispettivamente, Claudio Buongiovanni, docente di Lingua e Letteratura Latina, e Luca Frassineti, docente di Letteratura italiana. 
Laurea in Lettere, indirizzo classico, alla Federico II, con una tesi su “Semantica di facinus in Tacito: tra parole, politica e storia”, dottore di ricerca in Filologia greca e latina presso la stessa Università, dal 2015 professore associato presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Vanvitelli, il prof. Buongiovanni, 43 anni, sottolinea l’obiettivo del suo mandato: “aprire il Corso di Studi al territorio allargandone i confini. Incrementeremo l’internazionalizzazione. Auspico che il nostro Dipartimento sia in grado di  aprirsi a nuove sfide, fermo restando che già partiamo da un’ottima situazione”. Stimolare occasioni di dialogo non soltanto fra alunni e docenti ma anche con gli esponenti della società civile, un altro proposito: “Chi ha le giuste competenze può approfondirle e metterle a disposizione dell’altro. Bisogna aprire le coscienze e la mente degli studenti che molto spesso invece non vengono invogliati ad avere contatti con i temi del territorio”. Sul piano della didattica, poi, il prof. Buongiovanni intende rafforzare le iniziative  dirette a colmare le eventuali lacune degli studenti.
A guidare la Magistrale il prof. Frassineti, il quale, nato a Genova nel 1969, ha compiuto gli studi universitari a Pisa, laureandosi nel 1994 in Letteratura Italiana. Presso la stessa Università ha quindi perfezionato il proprio percorso di formazione superiore con il titolo di dottore di Ricerca in Studi Italianistici, nel 2010 ha conseguito l’idoneità di associato presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Bologna, dal 2011 ha preso servizio alla Vanvitelli. “Appartengo ad una generazione che mediamente non è inserita all’interno dei meccanismi decisionali dell’Università italiana per ragioni squisitamente anagrafiche”, commenta dopo l’elezione. Aumentare l’attrattività del Corso (“I numeri del Corso di Laurea che eredito sono, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, nella media sia di area geografica che nazionale”) acquisendo nuove iscrizioni, uno degli obiettivi del mandato:  “Abbiamo un numero di studenti molto basso che si iscrive da noi avendo frequentato Triennali non nostre. In tal senso sarà possibile aprire un tavolo di discussione sulla base di una proposta didattica nuova che va discussa con il Collegio. È una grande sfida ma vale la pena di ragionarci insieme. Siamo chiamati tutti ad uno sforzo ideale e materiale”. Altra questione sulla quale interrogarsi: la disparità numerica “tra la parte interclasse moderna e la parte classica e antichistica” del Corso di Laurea. 
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