Esami: preoccupa il “trittico” per la vastità del programma

I corsi sono ormai alle spalle e a Biotecnologie è partito il count down per gli esami. Preoccupazione per il poco tempo a disposizione, stress da esami arretrati e ansia per i programmi vasti accomunano molti degli studenti che già affollano l’aula studio. Molti si sono organizzati in gruppo, adottando la via del mal comune, mezzo gaudio. Tra questi c’è Lucia Parisi, del secondo anno, divisa tra prove vecchie e nuove: “sto preparando Genetica, che è un esame del primo anno ed è l’unico che ho lasciato arretrato. Poi Biologia molecolare e Diagnostica e Medicina di Laboratorio”. Non c’è tempo per staccare un po’ la spina. Finito con un libro, attacca subito con un altro: “ora ho finito il programma di Genetica per l’esame del 16 giugno. Il 23 ho anche Biologia. Studiando due materie insieme c’è la preoccupazione di non riuscire a ricordare tutto e di confondersi”. L’organizzazione della didattica, a suo avviso, non aiuta: “ci sono poche date, troppi esami modulari, niente preappello. Abbiamo solo due mesi per dare degli esami come Anatomia, Fisiologia e Istologia che in pratica sono tre esami in uno”. Allo stesso tavolo con lei è seduto il collega Stefano Navarro che non se la passa meglio: “sto preparando il trittico (l’esame in tre moduli di Anatomia, Istologia e Fisiologia). Poi ho un esame modulare di Medicina di laboratorio più Diagnostica per immagini ed eventualmente Biologia molecolare. Ci sono poche date d’esame e troppi esami modulari. Così ti trovi per forza nella condizione di fuoricorso”. La fatica aumenta se ci sono esami arretrati: “mi mancano due esami del primo anno, cercherò di darne uno a luglio e uno a settembre”. È alle prese con il trittico anche Fabiana Matarese, che ha già superato il primo step: “il corso mi ha aiutato tanto per gli esami. La difficoltà è soprattutto per Anatomia perché è dura come materia. Lo scritto l’ho già passato. Erano trenta domande a risposta multipla. Adesso mi tocca studiare tutti i capitoli restanti per l’orale”. Stesso impegno anche per Valeria Consolo: “il corso del trittico l’ho seguito e questo mi ha aiutato molto”. C’è un però: “con i corsi c’è poco tempo per studiare, perché andare la mattina all’università significa tornare a casa alle cinque e non è possibile studiare bene”. All’esame di Anatomia ci sarà anche Gregorio Favale, intimorito soprattutto dalla mole di studio: “l’argomento più difficile, secondo me, è il sistema nervoso centrale e periferico. Però il problema maggiore è la vastità del programma. Ho anche un esame arretrato di Chimica organica che credo che darò a luglio. Sto studiando in maniera costante. Avendo diversi esami, per me è inevitabile accavallare i vari programmi”. Non mancano le preoccupazioni anche per le matricole come Valeria Caturano: “sto preparando Biologia Molecolare, Chimica Organica e Genetica. Mi preoccupano molto le modalità dell’esame e i blocchi, perché se non superi un esame non puoi darne altri”. Più rilassata è la sua compagna di corso Marcella De Luca. Per lei gli esami sono un dettaglio, visto che a settembre saluterà Biotecnologie della salute per proseguire il suo cammino universitario altrove: “ho passato i test a Medicina, quindi ho seguito i corsi fino ad aprile, poi ho lasciato. Adesso proverò Biologia e Genetica per farmeli convalidare. Studio più o meno quattro ore al giorno. Seguire i corsi mi ha aiutato tanto”. Per motivi diversi lascerà anche Sara S., ormai giunta all’ultimo anno della Magistrale in Biotecnologie mediche. È tranquilla per il suo prossimo esame, merito di un professore chiaro e disponibile: “sto studiando per l’esame di Sintesi di biomolecole. Non lo trovo particolarmente difficile perché il professor Piccialli spiega veramente bene ed è molto vicino agli studenti. Credo che l’esito dell’esame dipenda molto anche da come si pone il docente. Lui è molto disponibile, quindi facilita l’approccio”. La scaletta è già pronta: “dopo questo esame preparerò Neurologia e Immunologia. Mi preoccupano un po’ di più perché si tratta di materie nuove, però il corso mi ha aiutata molto”. 
Ci.Ba.
- Advertisement -




Articoli Correlati