Ricca di stimoli e con tanta tecnologia: Biologia piace ai suoi studenti. “Scegliere il Corso di Laurea in Biologia Generale e Applicata – dice Luigi Nappa, rappresentante degli studenti in Consiglio di Dipartimento – è stata la scelta migliore che potessi fare. In Dipartimento ci sono docenti disponibili che lavorano con passione e trasmettono la loro voglia di fare. Il percorso, poi, è davvero molto concreto. Abbiamo tante attrezzature in Laboratorio, fin dal primo anno impariamo ad analizzare i tessuti lavorando con cellule umane ed animali, testando l’uso di vetrini e microscopi. Inoltre, ci sono anche le escursioni sul territorio, vere e proprie esperienze lavorative sul campo”. Il primo anno però è il più difficile: “perché è di sicuro più passivo. Si studiano materie formative. Seguire è l’unica strada per non perdersi. Occorre sfruttare appieno le lezioni dei docenti, in questo modo il lavoro maggiore si svolge in aula e a casa si deve solo ripetere”. Conclude: “Amo ciò che faccio anche perché una volta laureato potrò servire la comunità e questa cosa mi rende orgoglioso”. Giorgio Vingiani, studente al III anno di Biologia Generale e Applicata, afferma: “Le difficoltà maggiori le ho riscontrate per Genetica. È una disciplina molto temuta, ed è difficile superarla se non si ha un personale metodo di studio. Invece, per gli esami del primo anno, ad esempio Chimica, non credo ci siano veri impedimenti. Basta studiare ed avere un confronto continuo con i docenti. Siamo pochi e le opportunità per essere ascoltati non mancano”. Biochimica, Nutrizione, Biologia Molecolare, gli insegnamenti da temere perché prevedono “quasi tutti la parte di laboratorio che va studiata come un esame a sé. Quindi ogni disciplina è come fosse sdoppiata in due parti, con due prove”. Ma proprio l’attività in laboratorio è l’aspetto più affascinante di questo percorso di studi. A Giorgio, d’altronde, piacerebbe dedicarsi alla ricerca (“ma so che dovrò trasferirmi all’estero”). Per il momento, dice, “mi iscriverò alla Magistrale con indirizzo Molecolare e poi vedrò il da farsi”. Viene dall’Istituto Alberghiero Luca Antimo, studente al I anno di Biologia Generale e Applicata. Non ha una buona base in materie scientifiche, così “è stato molto duro quest’anno. Per sostenere Chimica al secondo semestre, e non al primo come avrei dovuto, ho seguito i corsi di sostegno. Sono stati utili per le esercitazioni, mi hanno insegnato a fare gli esercizi e mi hanno reso più sicuro. Per fortuna con lo studio e buona volontà si supera tutto. Tuttavia, non ho ancora affrontato Matematica, veramente uno scoglio per chi non ha buone basi”. E nel secondo semestre si incontra Chimica Organica: “Ancora più complicata. Per ora studio per gli esami di Zoologia e Botanica, discipline più fattibili”. Difficoltà a parte, Luca si è appassionato ai “Laboratori, soprattutto quello di Zoologia”. Il suo consiglio: “seguire qualche corso prima di iscriversi, per non restare delusi. Io rifarei la stessa scelta, ma non nego che occorrono grandi sacrifici quando non si posseggono basi sufficienti”. Soddisfatta a metà Giulia, studentessa al III anno del Corso in Scienze Biologiche: “Mi sono iscritta dopo non aver passato i test di Medicina – racconta – Però mi sono fermata perché ciò che ho trovato mi ha appassionato. Al primo anno ci sono molte materie generali, tranne Botanica e Zoologia. È tutto incentrato sui numeri. La parte pratica e le discipline caratterizzanti arrivano dopo, bisogna avere pazienza”. Purtroppo “l’attività in laboratorio è minore di quanto si possa immaginare. Così si rischia di arrivare impreparati al mondo del lavoro. Alcuni colleghi mi hanno riferito che la Magistrale è concepita per fare pratica. Io sono all’ultimo anno e dovrei avere già acquisito gli strumenti giusti, senza dover aspettare la Specialistica. Non so se continuerò il percorso. Anche se, con queste condizioni, è quasi una scelta obbligata”.