Il bivio: badare alla quantità di esami o alla media?

La sessione straordinaria di esami si avvia verso il tramonto. Ultimi appelli per gli studenti, a breve questa lunga carrellata di prove lascerà spazio ai corsi, rimarcando il confine fra chi ce l’ha fatta ad ultimare il programma previsto e chi, invece, dovrà rivedere i propri piani. “È andata bene ma non benissimo – dice Alda Maracci, studentessa al secondo anno – Sono riuscita a sostenere Storia del diritto romano a gennaio con un ottimo risultato. Fra pochi giorni devo dare Costituzionale, mi sento preparata e so che andrà bene. Purtroppo lascerò Istituzioni di diritto romano per maggio, non so se è stata colpa mia o del pochissimo tempo a disposizione. Mi sento in colpa ma non sono una macchina e ad inizio secondo semestre mi sento già con poca benzina”. Il problema, secondo Enrico Pasquino, iscritto al primo anno, sta “nella sessione ristretta. Da matricola inesperta sono a zero esami perché non ho avuto modo di ripetere bene nessuno dei tre insegnamenti previsti. Ora mi ritrovo a fare le corse con Istituzioni il 13 febbraio e Costituzionale il 18: praticamente un suicidio. Ho preferito dedicare gennaio a chiarirmi le idee e poi puntare a dare i due esami più difficili”. Come recita un noto libro, continua lo studente, “Io speriamo che me la cavo. Non dico di aspirare a voti brillanti, vorrei avere la possibilità di non iniziare il semestre con la zavorra. Gli esami non sostenuti sono peggio delle bocciature. Restano appesi e non si ha nemmeno la preparazione per rifarli. Insomma, un problema”. Una voce fuori dal coro, Eleonora Baiano: “Sono una matricola super organizzata. A gennaio ho dato Storia ricevendo un voto onesto: 25. Il 13 febbraio ho sostenuto Istituzioni ed è andata bene: 24. Fra pochi giorni mi attende Costituzionale, non so come andrà ma sono fiduciosa. In questi mesi ho studiato moltissimo, rinunciando alla mia vita privata per poter essere al passo con la sessione. Di certo la mia corsa ha influito sui voti, non avrò la media del 30, ma almeno non diventerò vecchia a Giurisprudenza”. Non è di parere concorde Mara Abbate che alla quantità degli esami ha preferito una buona media. “Ho all’attivo Istituzioni e Storia del diritto romano, entrambi superati con 27 e 28, non posso proprio lamentarmi – commenta la studentessa al I anno – Ho escluso a priori Costituzionale, la disciplina merita uno studio a parte e non avrei mai avuto il tempo per la giusta concentrazione. Ora mi preparo al secondo semestre, nel frattempo però studio, così a maggio potrò dare Costituzionale in tutta tranquillità non rinunciando ad una buona media”. 
Qualche buona notizia arriva dal terzo anno, il prof. Carlo Longobardo, docente di Diritto Penale, ha concesso ai ragazzi uno slittamento della data d’esame, prevista inizialmente il 13 febbraio. “Per fortuna ci sono ancora docenti attenti alle nostre esigenze – dichiara Mauro Migani, studente al IV anno – Le lezioni inizieranno il 5 marzo, non aveva senso non concedere una data aggiuntiva visto i tempi dilatati (in questo caso) fra fine esami ed inizio corsi. Ho già sostenuto Commerciale a gennaio ed è andata bene. Grazie alla generosità del docente potrò dare un altro esame difficile, senza terminare il semestre in modo poco soddisfacente”. Entusiasti anche gli studenti del prof. Salvatore Boccagna il quale, al momento in cui si scrive, sembra favorevole ad uno slittamento della data d’esame di Procedura Civile. “Siamo in fase di chiusura – dice Giulio Russo, studente al IV anno – Il docente si è dimostrato disponibile e quasi di sicuro ci sarà almeno una data aggiuntiva. Discipline così difficili non dovrebbero mai essere posizionate ad inizio o metà mese”. A gennaio, racconta Giulio, “mi sono tolto un peso: ho finalmente dato Economia Politica, un grosso scoglio per me. Ora non mi resta che attaccare Procedura, con una settimana o dieci giorni in più la ripetizione cambia e migliora. Così come lo stato d’animo. Avere dall’altra parte un docente comprensivo, fa apparire questo Dipartimento più umano”. In attesa anche Nicole Ruotolo Sarnataro, iscritta al quarto anno: “Se vi dovesse essere lo slittamento, sosterrò l’esame. Se così non fosse, non potrei e mi salterebbe il mese di febbraio. Purtroppo ho sostenuto Diritto Penale a gennaio, sono dovuta, quindi, ripartire da zero con la ripetizione e 20 giorni non sono bastati. Per queste materie contano anche le ore. Sarò patetica ma sono stata già bocciata una volta, non voglio assolutamente ripetere questa brutta esperienza”. Un po’ di respiro arriva dagli esami di Diritto Amministrativo. “Non si registrano vittime – scherza Alfredo Bonanomi, studente al V anno – Ho assistito a quasi tutti gli esami di gennaio per farmi un’idea, e non ho notato alcun bocciato. Così è stato durante il mio appello, forse qualcuno è stato invitato a ripresentarsi, ma i casi possono contarsi sulle dita di una mano. Dal mio canto sono molto felice di come sono andate le cose. Ho sostenuto tre prove in questi mesi, posso riposarmi un po’. A giugno mi aspetta Procedura Civile e dovrò essere carico”. Buone notizie anche dagli esami di Diritto Civile. “Tutto nella norma – riporta Valerio Protti, studente al IV anno – Buoni voti e pochi bocciati. Discipline come queste sono difficili il giusto, non ti fanno impazzire e permettono di preparare più materie contemporaneamente. Ho sostenuto anche Diritto Amministrativo ottenendo un discreto risultato. Ora mi preparo per i corsi, devo essere pronto visto che mi trascino Diritto Commerciale da un bel po’ ed è ora di tirare i remi in barca”. 
Susy Lubrano
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