“Mi sono ritrovata a Farmacia per caso. Volevo iscrivermi a qualche Corso di ambito sanitario, mi piaceva soprattutto Fisioterapia, ma non ho superato il test. Ce l’ho fatta, invece, ad Informazione scientifica. Dopo il primo anno, poi, ho deciso di passare a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, che ho cominciato a frequentare da quest’anno – racconta Ilaria Tessitore – ho trovato un Dipartimento molto più organizzato rispetto agli altri. A questo si aggiunge un ambiente molto aperto anche a chi non proviene dal Liceo Scientifico, perché i corsi partono dagli elementi di base. Inoltre, materie come Farmacologia e Farmaceutica mi hanno colpito molto per l’importanza che hanno. A volte la figura del farmacista è sottovalutata, invece vale quanto quella del medico”. Per lei, che viene da un istituto tecnico, le difficoltà non sono però mancate: “per me una materia come Chimica è completamente nuova”. Proprio l’esame di Chimica è stato all’inizio il suo tallone d’Achille. Per sua fortuna le cose adesso sono cambiate: “a CTF Chimica è in un unico modulo. Il professor Mangoni ha spiegato tutto partendo dalle basi e approfondendo ogni argomento”. Adesso in Dipartimento veste anche i panni di rappresentante degli studenti. È stata eletta con Farmaciaunina. Segnala il principale problema da affrontare: “gli esami sono tanti ed è difficile laurearsi nei cinque anni previsti”. Un obiettivo: contribuire ad informare sugli sbocchi occupazionali che sono tanti. Ad esempio, i settori “nutraceutico e cosmeceutico”.







