Ingegneria e Medicina “il connubio del futuro”

“Ingegneria Biomedica è un ramo bellissimo – afferma convinta Alessia – e che, ultimamente, va per la maggiore. L’unico problema, purtroppo, è che a Napoli c’è molto poco di biomedico. La laurea in Ingegneria Biomedica è molto simile a quella in Ingegneria Elettronica. I professori sono tutti molto qualificati”. L’esame più difficile “Analisi 1, con un professore estremamente severo, ma anche molto preparato. Una volta superata questa disciplina, che costituisce la base dell’Ingegneria, ti si aprono tutte le porte”. Poi aggiunge: “È un Corso dove ci sono molti ragazzi, ma anche tante ragazze e, quindi, è molto più facile stringere amicizie. I primi due anni si seguono a Piazzale Tecchio, l’ultimo tra via Claudio ed Agnano”. Per affrontarlo “occorrono tanta forza di volontà ed una motivazione dettata dal desiderio di voler aiutare l’umanità. Qui si uniscono Ingegneria e Medicina, un connubio che rappresenta davvero il futuro. Chi crede nel futuro ce la può fare! Non è il caso di coloro che, invece, ripiegano su Ingegneria Biomedica solo perché non hanno superato il test di Medicina. Se si sceglie questo Corso con amore, si ricevono, poi, tante gratificazioni!”.
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