Insegnamento: dovrebbero partire dal prossimo anno Corsi di Laurea Magistrali e Tirocini Formativi

Buone nuove per quanti – laureati e studenti – aspirano all’insegnamento. Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (31 gennaio 2011) del decreto ministeriale che fissa la nuova normativa per l’accesso alla professione di insegnante nelle scuole, negli Atenei ci si attrezza per far partire sia i Tirocini Formativi Attivi (TFA) per tutti i laureati Magistrali (vecchio e nuovo ordinamento), che i Corsi magistrali per l’insegnamento. 
“Le nuove modalità di arruolamento prevedono l’attivazione di bienni Magistrali pensati per l’insegnamento, dopo i quali si dovrà svolgere un anno di Tirocinio. Al termine di questo percorso, si otterrà l’abilitazione all’insegnamento, equivalente delle vecchie Siss (Scuole di Specializzazione per l’insegnamento)”, spiega il prof. Luigi Verolino, direttore del Sof-Tel Federico II. Dal prossimo anno, però, si partirà con un doppio canale per consentire sia a chi è già laureato di accedere al tirocinio, per il quale si è ancora in attesa dei decreti attuativi, così da incanalare le quattro classi di laureati che si sono trovate senza sbocchi dopo la chiusura delle Siss, sia per dare la facoltà ai laureati triennali di iniziare il biennio specialistico. “Entro il 30 settembre dovremo completare l’offerta formativa – illustra il prof. Arturo De Vivo, Preside della Facoltà di Lettere della Federico II – E’ previsto, a regime, un canale di lauree magistrali per l’insegnamento che riguarda le scuole medie inferiori. Chi si è laureato alla Triennale potrà concorrere per entrare in questi Corsi di Laurea, che saranno a numero chiuso, e che permetteranno, in seguito, l’accesso al TFA. Si tratta di un 2+1”.
L’avvio di questi Corsi di Laurea rischia, però, di slittare di un altro anno, visti i tempi stretti i cui si devono muovere gli Atenei: per far partire i corsi ad ottobre, l’offerta formativa, in genere, si chiude a giugno. Se si rimanda a fine settembre, quando potranno partire i corsi? “Ogni Facoltà che presenta Corsi triennali con sbocchi nell’insegnamento dovrà avviare queste Magistrali. L’interesse dei Rettori napoletani è, però, di lavorare su una base interateneo, cioè con dei Corsi ai quali partecipano docenti e studenti delle diverse università coinvolte. Il numero degli accessi per questi Corsi, così come per i tirocini, dovrà essere stabilito dalla Direzione Scolastica Provinciale in base alle esigenze delle scuole, con una maggiorazione del 30 per cento. Cioè se si ha bisogno di 10 docenti di latino e greco, i posti a concorso saranno 13”, anticipa il Preside De Vivo.
Nel frattempo, chi ha già conseguito la Laurea Magistrale ed aspira ad insegnare nella scuola media, superiore e inferiore, può accedere direttamente al concorso per il tirocinio. E’ importante sottolineare che bisogna, comunque, possedere i requisiti di crediti ed esami previsti per la classe d’insegnamento alla quale si vuole accedere (come accadeva per la SISS). “I congelati della SISS avranno accesso di diritto al tirocinio – rassicura De Vivo – Mentre stiamo già lavorando dallo scorso anno alle prove di selezione per tutti gli altri laureati”. Il concorso sarà diviso in tre prove: un test composto da 60 domande (“analogo a quello che veniva somministrato per l’accesso alla SISS. Sono quiz che arrivano dal Ministero”), uno scritto “che verrà deciso dalla sede di concorso, così come la terza prova orale”. Le materie d’esame cambiano in base alla classe di insegnamento. Il tirocinio sarà di 500 ore di lavoro divise in tre blocchi: un terzo di insegnamenti disciplinari, un terzo di insegnamenti didattico-pedagogici e il restante consisterà in 20 crediti di tirocinio a scuola e tirocini indiretti. “Speriamo di riuscire a tenere il concorso a settembre in modo da poter partire con i TFA già dal mese di dicembre – si augura ancora il Preside – Ma finché non ci saranno i decreti attuativi non potremo procedere”. 
Valentina Orellana
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