L’Università investe in orientamento e stage

Il 23 ottobre, su iniziativa dell’Università e della Luiss, si è svolto un convegno all’hotel Oriente dedicato all’Orientamento. Sono intervenuti alcuni studenti dei licei napoletani. Relatori: il Rettore della Federico II Fulvio Tessitore, il delegato di ateneo al progetto Porta Luciano De Menna, il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli per le piccole imprese Sergio Fedele, Stefano Paneforte della Confindustria, Rossella Martelloni. Quest’ultima ha presentato il modello teorico di orientamento per gli atenei elaborato dal Luiss Managment.
“E’ il passaggio dall’università di élite a quella di massa che ha reso indispensabile l’orientamento -ha spiegato Tessitore-. Anche perché se l’università è in crisi lo è ancora di più la scuola superiore, che sempre meno traghetta all’Università ragazzi in possesso delle conoscenze adeguate ad intraprendere un corso di laurea. Non è un problema che si risolve con il numero chiuso, che è una forma di selezione ingiusta ed inadeguata. Le risposte sono altre; quella dell’orientamento è una di queste. L’orientamento in ingresso ed in itinere abbiamo dovuto inventarcelo, nel senso migliore del termine”. Annuncia una nuova iniziativa: “stiamo per varare, è questione di mesi, la Scuola Superiore per la Formazione Superiore. Partecipano con la Federico II l’Unione Industriali, due grandi gruppi industriali ed un gruppo bancario”. De Menna sintetizza la filosofia di P.Or.T.A.: “informare al momento giusto ed attraverso i giusti canali”. Si rivolge agli studenti presenti: “voi avete il diritto di chiederla, di pretenderla. Per cominciare, contattateci. Il numero di telefono di P.Or.T.A. è cambiato: 081/6101332. Siamo alla Mostra d’Oltremare (al Padiglione 20), presso l’ex Dipartimento di Fisica. Abbiamo un sito Internet che spiega chi siamo e cosa facciamo: www.orientamento.unina.it”.
Sergio Fedele illustra le iniziative assunte in collaborazione dalla Federico II e dalla rappresentanza delle piccole e medie imprese. “Da quattro anni, ormai, le aziende che rappresento ospitano laureandi e neolaureati della Federico II e del Navale per stage tra i quattro e gli otto mesi. Nell’anno che termina sono stati 120. Il 60% degli stage, nel ‘99, è sfociato in rapporti di lavoro. Partirà tra poco, inoltre, un progetto che prevede alcuni interventi di imprenditori all’università, per illustrare agli studenti la realtà e le difficoltà delle piccole e medie imprese”. La piccola e media impresa bussa a denari: “una parte dei fondi per la formazione potrebbero essere destinati a finanziare questa attività, che crea lavoro e formazione”. Gli fanno notare che anche da parte delle realtà imprenditoriali medio piccole la propensione ad investire nel capitale umano e nell’innovazione è scarsa. La loro competitività si basa soprattutto sul contenimento del costo del lavoro. Non lo nega, ma anche per questo ritiene preziosa la collaborazione con la Federico II: “l’incontro con una realtà qualificata non può che aiutarci ad investire nell’innovazione e nel capitale umano”. 
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