Studiare Matematica a Napoli vuol dire frequentare il Dipartimento di Matematica e Applicazioni ‘Renato Caccioppoli’, calcando le orme di grandi nomi della scienza del ’900 come lo stesso matematico ribelle o il suo collega Carlo Miranda. Al Corso di Laurea Triennale fa riferimento la successiva Magistrale articolata in due curricula (Generale e Applicativo). Al primo anno del percorso lo studente incontrerà quasi tutti esami annuali (Algebra I, Analisi I, e Geometria I) più due semestrali di Fisica e Informatica, rispettivamente al primo e al secondo semestre. “Avere degli esami annuali è molto positivo perché – spiega Riccardo Treglia, rappresentante degli studenti, iscritto al secondo anno – si ha tutto il tempo per assimilare bene i concetti. Ma va detto che quello più difficile è il secondo anno: molto più ‘veloce’”. Il secondo anno vede quasi tutti esami semestrali (Algebra 2, Analisi 2 e Geometria 2) insieme a materie del tutto nuove come Fisica Matematica, Probabilità e Statistica o il Laboratorio di Programmazione e Calcolo.
“Chi si iscrive da noi sa che oltre alla matematica non possiamo offrirgli nulla! La matematica spesso è vista come un ‘orco’, ma questo solo perché i ragazzi possono averla affrontata nel modo sbagliato alle superiori. In realtà è un universo molto affascinante, per il quale bisogna avere passione, curiosità e metodo”, commenta la prof.ssa Gioconda Moscariello, Direttore del Dipartimento.
“È tutto molto diverso rispetto al liceo: non è la stessa matematica – racconta anche Riccardo, che viene da uno scientifico – Devi avere molta capacità di astrazione e anche un po’ di fantasia, perché, a differenza degli ingegneri, noi viviamo in un mondo teorico. Per questo è importante non perdere nulla. Anche se non abbiamo sbarramenti, si può dire che tutti gli esami sono propedeutici al successivo, quindi non bisogna portarsi lacune”.
Per testare la propria preparazione in ingresso, il 4 settembre è prevista una prova di valutazione, utile per “rendersi conto in anticipo di eventuali difficoltà e aiutarsi”, sottolinea la prof.ssa Moscariello. Istituito un servizio di tutoraggio in itinere per seguire chi non ha raggiunto un punteggio valido al test.
Gli sbocchi occupazionali per i laureati in Matematica vanno oltre l’insegnamento: “Basti pensare ai dottorati che si possono svolgere all’estero, non solo in matematica. Di recente la Federico II ha consegnato un dottorato Honoris Causa in Scienze Tecnologiche a Mauro Ferrari, matematico laureato a Padova, ma che si è addottorato in California e oggi è Presidente e CEO del Houston Methodist Research Institute”, ricorda la prof.ssa Moscariello. Oltre questo esempio eccellente di scienziato italiano, i matematici sono richiesti anche nelle banche, nelle industrie, come analisti o informatici, “trend in crescita soprattutto nell’ultimo anno”.
Valentina Orellana
“Chi si iscrive da noi sa che oltre alla matematica non possiamo offrirgli nulla! La matematica spesso è vista come un ‘orco’, ma questo solo perché i ragazzi possono averla affrontata nel modo sbagliato alle superiori. In realtà è un universo molto affascinante, per il quale bisogna avere passione, curiosità e metodo”, commenta la prof.ssa Gioconda Moscariello, Direttore del Dipartimento.
“È tutto molto diverso rispetto al liceo: non è la stessa matematica – racconta anche Riccardo, che viene da uno scientifico – Devi avere molta capacità di astrazione e anche un po’ di fantasia, perché, a differenza degli ingegneri, noi viviamo in un mondo teorico. Per questo è importante non perdere nulla. Anche se non abbiamo sbarramenti, si può dire che tutti gli esami sono propedeutici al successivo, quindi non bisogna portarsi lacune”.
Per testare la propria preparazione in ingresso, il 4 settembre è prevista una prova di valutazione, utile per “rendersi conto in anticipo di eventuali difficoltà e aiutarsi”, sottolinea la prof.ssa Moscariello. Istituito un servizio di tutoraggio in itinere per seguire chi non ha raggiunto un punteggio valido al test.
Gli sbocchi occupazionali per i laureati in Matematica vanno oltre l’insegnamento: “Basti pensare ai dottorati che si possono svolgere all’estero, non solo in matematica. Di recente la Federico II ha consegnato un dottorato Honoris Causa in Scienze Tecnologiche a Mauro Ferrari, matematico laureato a Padova, ma che si è addottorato in California e oggi è Presidente e CEO del Houston Methodist Research Institute”, ricorda la prof.ssa Moscariello. Oltre questo esempio eccellente di scienziato italiano, i matematici sono richiesti anche nelle banche, nelle industrie, come analisti o informatici, “trend in crescita soprattutto nell’ultimo anno”.
Valentina Orellana