Le stelle, la natura, la terra: al Collegio di Scienze matricole appassionate

Il primo impatto con le aule universitarie per gli studenti che hanno scelto uno dei Corsi di Laurea del Collegio di Scienze si è consumato tra test di ammissione (il 9 settembre per Biologia Generale e applicata, Scienze Biologiche, Chimica, Biotecnologie Biomolecolari e Industriali, Ottica e Optometria, cui si sono candidati in 1795 per 1350 posti complessivi) e prove di autovalutazione (il 4 settembre per Matematica, Fisica, Chimica Industriale, Informatica, Scienze Geologiche, Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura) il cui esito negativo non preclude l’iscrizione all’università, pur fornendo un quadro veritiero sulla preparazione di base con l’aggravio, per alcuni corsi, di un debito formativo di 3 crediti.
Siamo andati a testare il polso dei circa settecento ragazzi, prossimi studenti di Scienze, che hanno sostenuto la prova il 4 settembre. Puntuali alle 8.30 si sono presentati nella sede di Monte Sant’Angelo, armati di carta d’identità e scortati dalle famiglie. Tanti e molteplici gli interessi dei presenti, spesso già reduci da prove analoghe. Come Marina Della Ragione, che ha partecipato ai test per Medicina Veterinaria e per le Professioni Sanitarie, che si è preimmatricolata ad Informatica e sosterrà anche l’esame di ammissione a Biologia: “mi sono data più possibilità nell’ambito di una serie di materie che mi interessavano, anche se quello che vorrei studiare è Ostetricia”. Rebecca Anzalone vuole iscriversi a Fisica ed ha già affrontato il test di Medicina che si è svolto in primavera “pur non essendone proprio convinta. Sono sempre stata portata per la Matematica e, in generale, per le materie scientifiche, in particolare la Fisica che trovo interessante e stimolante”. Anche Viviana Aiello e Maria Giovanna Colacicco, preimmatricolate a Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, hanno in mente altri auspici. “È una seconda opzione. Una prova che faccio per sicurezza, ma voglio studiare Biologia e spero di superare il test del 9 settembre”, dice Viviana mentre Maria Giovanna si augura di essere riuscita ad entrare a Farmacia.
Altri hanno le idee più chiare. Conquistata dalle stelle, Feliciana vorrebbe studiare Fisica e specializzarsi in Astrofisica. Partecipa già alle attività di un gruppo di astrofili e spera di riuscire a dedicarsi alla ricerca. Anche Mario Russo vuole iscriversi a Fisica ma, per ora, senza un piano preciso: “mi piace capire come funzionano le cose, poi vedremo”. Luigi Bianco, invece, vuole diventare geologo. Ha avuto qualche tentennamento davanti alla possibilità di studiare Giurisprudenza, ma ora non ha più dubbi: “la materia mi ha sempre affascinato, ho anche verificato tutte le specializzazioni e sondato le opportunità di lavoro”. Carlo Caianiello studierà Chimica Industriale: “al liceo la Chimica mi è piaciuta molto”. Mentre Alessandra vuole studiare Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura: “l’Ambiente mi interessa molto e questo Corso sembra il più completo”.
Le porte si aprono poco dopo le nove. L’esame vero e proprio inizia un’ora dopo. Il tempo a disposizione per rispondere rispettivamente a venti domande di Logica e Comprensione Verbale, a quindici per ciascuna sezione Matematica 1 (matematica di base, equazioni, polinomi etc…) e Scienze e dieci dedicate alla sezione Matematica 2 (disequazioni di primo e secondo grado, trigonometria, coniche) è di due ore e mezzo. I primi studenti cominciano ad uscire poco dopo le 12.30. L’opinione condivisa è che si sia trattato di una prova sostenibile, forse un po’ lunga, ma certamente molto più fattibile dei quiz proposti a Medicina, assurti a termine di paragone e ‘palestra di allenamento’ per molte matricole del campo scientifico. “Rispetto a quella di Medicina, questa prova è stata facile, facile, facile – dice senza dubbi né remore Rossella Barbato, prossima studentessa di Matematica con il sogno, coltivato fin da bambina, di diventare medico – La verità, però, è che sono sempre stata molto brava in Matematica ed ho preferito seguire quella che sembra un’inclinazione naturale”. “ll test era accessibile con una normale preparazione scolastica, tranne forse Chimica e Fisica – afferma Federica Capolongo, proveniente dall’Istituto Psico-Pedagogico e prossima iscritta ad Informatica – È stata una scelta di pancia, fatta senza pensarci molto. Mi piace abbastanza e dà buone prospettive”. “Per me la parte del test maggiormente impegnativa è stata quella dedicata alla Matematica. Sulle domande di Fisica, invece, mi sentivo preparato”, sostiene Antonio Allocca, diplomato all’Istituto Tecnico Informatico che proseguirà gli studi in questo settore. “Il test era ben strutturato, l’unica parte un po’ più impegnativa era la seconda di Matematica, per il resto tutto mi è sembrato abbastanza scorrevole – afferma Elvira Errico che si dichiara ‘appassionata di Scienza in generale’ e si iscriverà a Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura – Ho seguito un anno ad Economia ma è stata una scelta sbagliata, condizionata da altre persone. Ora ho deciso di studiare quello che mi piace e sono proprio contenta”. Chiara Troilo sceglierà Matematica. Intende specializzarsi a Pisa perché “è il Corso in Italia che propone percorsi più interessanti in ambito aziendale. Spero tanto di non andare ad insegnare”. Marcello D’Avino ha una vocazione: Chimica Industriale perché, “fra tutte le materie che ho studiato a scuola, la Chimica è l’unica che mi sia mai piaciuta”. Entrambi fanno una disamina del test appena svolto: “è troppo lungo, si arriva alla fine stanchi e due sezioni di Matematica, con domande simili su argomenti comuni, sono eccessive. Sarebbe preferibile accorparle e assegnare alla materia un quarto d’ora di tempo in più. Anche la Comprensione del testo ci ha lasciati un po’ perplessi. Il primo brano, in particolare, sembrava tratto da un romanzo antico, pieno di lunghe metafore per spiegare concetti semplici”. Antonio Boris, napoletano con origini russe, prossimo studente di Matematica che spera di trovare lavoro in una università straniera, ha trovato il test molto semplice: “si è perso un po’ di tempo in più solo sulla parte di Logica perché c’erano dei problemi da risolvere e delle associazioni da fare”. “Le domande erano molto generiche, ma se ci ragionavi ci arrivavi”, spiega Pasquale Rapacciuolo, immatricolando a Chimica Industriale e già impegnato in uno stage aziendale nel campo del controllo qualità.
Al termine della prova, nell’aula A7, i docenti del Corso di Laurea in Matematica, il coordinatore Marco Lapegna e la prof.ssa Maria Rosaria Tricarico, hanno incontrato i ragazzi interessati a seguire questi studi. Dopo una breve presentazione del Corso, dei servizi d’Ateneo rivolti agli studenti e orientamento sull’organizzazione universitaria, hanno distribuito anche delle chiavette USB con del materiale informativo. “Abbiamo un minimo di risorse per l’orientamento ed è giusto investirlo per fornire accoglienza a questi ragazzi”, commenta il prof. Lapegna mentre la prof.ssa Tricarico risponde a coloro i quali chiedono come mai ci siano due sezioni di Matematica al test: “rappresentano due livelli di conoscenza e di approfondimento distinti”. L’appuntamento, per tutti, è in aula lunedì 22 settembre per l’inizio dei corsi.
Simona Pasquale
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