Letteratura Latina, in cento ai due corsi

“Meglio chiarirlo subito: un corso di recupero non vuol dire regalare l’esame. Una precisazione necessaria per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio”. A parlare è la professoressa Marisa Squillante che, insieme alla collega Elena Scuotto, sarà  impegnata nel corso di Letteratura Latina destinato agli studenti del vecchio ordinamento. Per Latino scritto i corsi sono affidati ai professori Salvatore Marruzzino ed Antonella Borgo; per Letteratura Italiana a Vincenzo Donna  e ad Adriana Mauriello; per Storia della Filosofia a Giovanni Ciriello; per Filosofia Morale a Giuseppe Ferraro.  “Mettiamo a disposizione degli studenti un monte di venticinque ore– osserva Squillante – in modo da sopperire alle carenze di base. Si tratta di un corso zippato, almeno per quello che riguarda Letteratura Latina, molto rapido in cui se non si riescono ad offrire i contenuti didattici, perlomeno si riesce a fornire un metodo di studio”. Contrariamente allo scorso anno, gli studenti in debito con gli esami non sono stati contattati dalla segreteria. L’informazione non è stata capillare, ma è avvenuta attraverso il passa parola e grazie all’ottimo lavoro dei rappresentanti degli studenti, quelli da poco decaduti. “Quest’anno gli intoppi burocratici hanno creato non poche difficoltà – commenta la professoressa. – Ho dovuto rifiutare alcune iscrizioni perché i due corsi di Letteratura prevedono un massimo di cento studenti. Le lezioni si terranno dagli inizi di aprile e si svolgeranno di pomeriggio per venire incontro alle esigenze di chi lavora”.  Gli studenti porteranno all’esame lo stesso programma di chi non segue il corso. “La commissione, a differenza dello scorso anno, sarà formata dai docenti che svolgono i corsi, è presieduta dal prof. Nicola Paglini, che sostituisce Giovanni Polara, in anno sabbatico, con il quale è stato concordato il programma, per evitare, come è giusto che sia, che si abbia un comportamento diverso per gli studenti che non hanno scelto il recupero”. La scelta del classico è caduta su Fedro che va a sostituire Lucrezio, proprio per facilitare chi ha dimenticato o non ha mai avuto troppa dimestichezza con il latino, mentre il percorso segue le tappe di tutta la Letteratura: (da quella arcaica, fino ad arrivare al quinto secolo dopo Cristo, coincidente con la caduta dell’Impero Romano e la deposizione dell’ultimo imperatore Romolo Augusto nel 476 d.C.). “La scorsa volta – commenta la professoressa – abbiamo registrato una buona percentuale di promossi. Adesso la prova finale sarà esaurita in unica soluzione, senza fasi intermedie, o frammentazioni. Cioè se in passato l’esame era suddiviso in una parte dedicata ai classici ed un’altra riservata alla letteratura, ora non è più così. In più gli studenti dovranno sostenere l’esame entro l’anno accademico, cioè marzo 2006. E’ un modo per velocizzare i tempi. Si rischierebbe altrimenti di essere bypassati dal nuovo ordinamento e dall’avvio a regime delle specialistiche”.
Elviro Di Meo       
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