Morlicchio: “sarò il Rettore di tutti”

Fumata bianca a L’Orientale: 123 sulle 177 schede deposte nell’urna di Palazzo Corigliano, il 18 giugno, hanno riportato il nome di Elda Morlicchio. Con una netta maggioranza, l’eminente germanista è Rettore della più antica Scuola di Sinologia d’Europa. “La percentuale di votanti che hanno voluto dare la loro preferenza alla mia proposta, al mio progetto sul futuro dell’Ateneo – commenta la neo eletta – rappresenta per me un motivo di conforto, perché so che ho molti colleghi che mi sosterranno; ma sono anche consapevole che la responsabilità è grande e mi auguro di poter gestire al meglio il nostro Ateneo”.
47 sono invece i voti (più 5 schede bianche e due nulle) per l’altro candidato, il prof. Giuseppe Cataldi. “Quest’esperienza è stata molto positiva, mi ha portato a conoscere meglio l’Ateneo. La collega ha vinto con pieno merito e sono convinto che sarà un ottimo Rettore perché dotata di grande senso di responsabilità istituzionale. Adesso tutti dobbiamo metterci al servizio dell’Ateneo, e, se sarà necessario, non mi sottrarrò ai miei doveri offrendo ancora il mio contributo”, afferma il professore.
Obiettivo del neo Rettore, che resterà in carica per i prossimi sei anni, è proprio quello di mantenere unito l’Ateneo che si ricompatta dopo una vivace campagna elettorale: “Mi preme moltissimo mantenere coesa la nostra comunità, perché ritengo che i tre Dipartimenti, ognuno dei quali offre didattica e attività di ricerca di alto livello e diverse tra loro, sono la nostra più grande ricchezza proprio per l’unione di questa loro diversità, che ci permette di offrire, a livello internazionale, qualcosa considerato unico. Il dibattito di queste settimane è servito a far emergere con chiarezza le cose che vanno bene, e cosa, invece, va discusso e magari cambiato. Tengo a ribadire che sarò il Rettore di tutti e trarrò dalle critiche, che mi sono state avanzate da alcune anime della nostra collettività, uno stimolo di crescita. Le persone che hanno manifestato dissenso per la mia candidatura – rivolgendosi in parte a studenti e personale – hanno evidentemente espresso un disagio, che può essere risultato più acceso perché in campagna elettorale, ma a cui va dato ascolto”.
La prof.ssa Morlicchio entrerà in carica il primo novembre, per ora continuerà a svolgere i suoi compiti come ProRettore e Presidente del Polo Didattico, ma già è al lavoro per formare la nuova squadra di Governo: “Dovrò individuare il gruppo di colleghi a cui assegnare le deleghe, per i numerosissimi compiti che ci aspettano. Per quanto riguarda i due ProRettori saranno sicuramente uno del Dipartimento di Studi Sociali e l’altro di Asia Africa e Mediterraneo, in modo da avere rappresentate tutte le componenti dell’Ateneo”. E probabilmente saranno due uomini – “per riequilibrare la Governance, vista la grande prevalenza femminile”, afferma tra il serio e il faceto. Poi aggiunge: “è un motivo di orgoglio per L’Orientale il fatto di essere un Ateneo dove c’è spazio per la ‘sperimentazione’, se così vogliamo chiamare una guida al femminile. Io mi auguro, però, che i Rettori donna non vengano considerate eccezioni, ma siano in giusta percentuale, come già ho dichiarato al Presidente della CRUI, dove le donne si contano sulle dita di una mano”.
Oltre al passaggio di consegne tutto in rosa, a fare notizia è anche l’altissima affluenza al voto, fin dalle prime ore della mattina, con un record storico per l’Ateneo, che ha toccato il 92% di votanti (177 su 192 aventi diritto) e che ha fatto parlare di una grande vittoria della democrazia e della partecipazione. “È un risultato molto positivo per tutto l’Ateneo – commenta il Rettore uscente Lida Viganoni – Una così alta partecipazione significa la volontà della nostra comunità di guardare avanti. Il mio augurio alla prof.ssa Morlicchio è di fare molto di più di quello che sono riuscita a fare io in questi anni, per questo Ateneo. Con la partecipazione e la collaborazione di tutti, ho cercato di tenerlo sui giusti binari. Le auguro di trovare una strada, non dico in discesa, ma che almeno non sia così in salita come quella che abbiamo dovuto percorrere negli ultimi anni. Insomma, spero che il peggio sia alle spalle e che adesso si possa avere maggiore stabilità e che si possa lavorare per assestarci dopo la burrasca”.
Valentina Orellana
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