Non solo libri, occorre “uscire fuori a curiosare”

Il Corso di Laurea “prevede l’approccio a diverse tipologie di studi che permettono allo studente di crearsi un proprio bagaglio culturale, scelto in base ai progetti lavorativi futuri. Oltre agli esami obbligatori (materie umanistiche, storiche, economiche e quelle specifiche dei Beni Culturali), infatti, si possono approfondire anche materie artistiche, le quali sono divise in diversi settori (da quello cinematografico a quello archeologico o bibliografico)”, spiega Sara Zamagni. La formazione non è solo teorica ma anche pratica. Gli esami orali sono 18 cui aggiungere le abilità informatiche, il test di lingua straniera e un tirocinio obbligatorio di 100 ore. “Le materie più difficili sono sicuramente quelle economiche, del tutto nuove. Il linguaggio economico è ostico e, quindi, risulta indispensabile partecipare alle lezioni. Ciò non toglie che vi siano altri esami piuttosto complicati, come Archeologia classica e Storia romana. Gli esami più belli, invece, sono quelli a scelta libera. Per me che ho scelto il percorso archivistico-bibliotecario, ad esempio, le materie più affascinanti sono state Papirologia e Biblioteconomia”. Tutte le lezioni, ad eccezione di Economia che si segue a Mezzocannone 16, si svolgono in via Marina. Non mancano esperienze particolari: “Al II anno, durante il corso (esame a scelta) di Biblioteconomia, l’insegnante ci ha dato l’opportunità di trattare, a turno, un particolare argomento e di esporlo, poi, al resto della classe. Superare l’imbarazzo di sedermi al posto del docente e fare lezione ai miei compagni è stata una vera prova!”. Però, avverte Sara, “Non basta studiare, bisogna uscire fuori e curiosare tra i numerosi beni culturali che offre la nostra città. Napoli è una scuola per tutti noi, ci permette una continua ricerca di bellezze, attraverso cui conoscere ed affrontare le problematiche che oggi mettono a rischio il nostro patrimonio artistico e culturale”.
Gli esami più belli, ma anche tosti, per Roberta La Mura: “sono quelli di Storia dell’arte e Archeologia, non per il grado di difficoltà, ma per il tempo richiesto nel prepararli. Bella anche l’esperienza di tirocinio nel laboratorio di Restauro della Biblioteca Nazionale!”.
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